YouTubers nei centri commerciali per fare proseliti
La nuova trovata per avvicinare i giovanissimi
ti porto YouTubers nei centri commerciali
Questo nostro amico ci introduce nel nuovo fenomeno dei YouTubers nei centri commerciali, un modo per rendersi più accessibile ai ragazzi e di sicuro effetto mediatico.
Cara Annalisa, ti scrivo nuovamente. Ci conosciamo già, ti avevo inviato una lettera in passato che avevi pubblicato sul tuo blog. Sento nuovamente il bisogno di scriverti. Anche questa volta l’argomento sono i giovani e i media.
è diventata consuetudine invitare YouTubers nei centri commerciali
La volta scorsa ti segnalai un gruppo di otto YouTubers, gli Illuminati Crew. In questi giorni ho scoperto che è diventata consuetudine invitare cantanti, tipo Fedez, o appunto YouTubers nei centri commerciali. Riguardo questo ultimo gruppo, gli Illuminati Crew appunto, ho notato che fanno proseliti tra i giovanissimi, dai dieci anni in su. I ragazzi guardano i loro video, altamente diseducativi, ed imparano. Imparano cosa? Ad esempio la maleducazione. Ma questi video soprattutto modificano la loro percezione della realtà.
Sono d’accordo con te, i media hanno modificato il modo di pensare della gente. Sono strumenti, purtroppo, che hanno questo grande potere. Gli Illuminati Crew, contribuiscono con il loro esempio all’annichilimento di tutti i valori, compreso il rispetto per padre e madre (come se il rapporto genitori – figli non fosse già abbastanza complicato e svilito).
In ogni caso, non mi dilungo sui loro contenuti, che puoi esaminare personalmente su Youtube.
internet ha centuplicato gli effetti deleteri della televisione
Quello che volevo sottolineare è che ora questi personaggi si stanno facendo conoscere anche attraverso i Centri Commerciali. Siamo passati dalla radio alla televisione, per arrivare all’arma più potente: Internet. Questo strumento è stato, pressoché subito, infestato da ciò che infestava la televisione, centuplicandone gli effetti deleteri. Ma ora, ora è il momento dei contatti diretti, di uscire dallo schermo per incontrare di persona i propri seguaci. Ecco allora che si organizzano pomeriggi con gli YouTubers nei centri commerciali.
I centri commerciali sono luoghi dove tutti, vuoi per passare il tempo (avrei da ridire anche su questo), vuoi per necessità, volenti o nolenti, ci si ritrova. Ed ecco le nuove piazze. Le nuove agorà dove dei piccoli anticristi (sarò forse pessimista) fanno le loro adunanze, i loro comizi al posto di Santo Stefano, San Paolo e i nostri altri amati Santi.
escono allo scoperto e predicano dal vero
Ora ci sono loro e, in maniera sempre più sfacciata, stanno uscendo allo scoperto. Sia coi simboli, sia con i nomi. Illuminati crew d’altronde lascia ben poco alla fantasia come nome. Ora per loro è venuto il momento di sostituirsi ai nostri Santi, come già ho detto, predicando dal vero.
Se i cantanti sono per i ragazzi in un qualche modo irraggiungibili, i vari Fedez e Illuminati sono a portata di mano. Sono qui. Sono tra noi. Avere gli YouTubers nei centri commerciali vuol dire che puoi fare un selfie con loro; avere un autografo; ricevere i gadget e magari fare loro dei regalini! Per i giovani ragazzi (ricordo dai 10 anni in su) questa è l’anticamera del Paradiso.
tra amici si parla delle solite banalità
Finisco con un’amara considerazione: riprendo un pensiero che ho già esternato, ma che necessita di un aggiornamento. Quando esco con gli amici i discorsi vertono sempre sulle solite banalità: ragazze e sesso, automobili, vestiti e moda, e poco altro.
Perciò, ho apprezzato molto quando la figlia, appena quindicenne, di un mio amico ha dimostrato entusiasmo per la mia proposta di una serata al planetario. È stata una serata semplice, istruttiva, serena.
Ho promesso loro di andare a trovarli ancora, prima della fine dell’estate, per osservare con il telescopio, dal loro giardino, le stelle. Potrei approfittarne per raccontare le affascinanti storie dei miti celesti e, perchè no, dare qualche nozioncina di astronomia. Niente di impegnativo. Tutto raccontato con semplicità e come una favola. Ma istruttiva. Un impiego del tempo più sano che guardare i video dei suddetti YouTubers.
Il messaggio che vorrei trasmettere non è quello che bisogna uscire a mangiar un pizza e discutere su un trattato di matematica avanzata o fisica quantistica. Ma che è possibile intrattenersi anche con qualcosa di semplice. Si può parlare di milioni di argomenti: di piante, di fiori, delle stagioni, anche di calcio o di motori, ma il tutto va bene quando è compensato da altro. Ci deve esser un equilibrio. Non c’è nulla di male se una sera delle amiche parlano di borsette o cosmetici (purché non si diventi schiavi della moda). Ma non c’è solo quello.
i media ci hanno reso incapaci di pensare
I media hanno trasformato le persone in sacchi vuoti. Ad esempio, un tempo i contadini non possedevano nessuna istruzione. Ma pur essendo “ignoranti” possedevano la saggezza popolare. Sapevano riconoscere le piante, ascoltare il vento e guardar le stelle. In questo modo riuscivano a intuire come sarebbe stato il tempo e come avrebbero dovuto organizzare il lavoro nei campi.
I media ci hanno reso incapaci di pensare, di guardare la realtà e di riflettere. Per fare questo hanno distrutto ogni valore. Hanno eliminato Dio e, non paghi, sono riusciti a inculcare l’odio per Lui (basta leggere i commenti su Facebook per vedere Gesù e Maria insultati continuamente).
è possibile dare ai giovani stimoli costruttivi?
Mi chiedo se sia possibile stimolare i giovani a fare qualcosa di costruttivo, semplice, divertente e qualche volta anche culturale? È mai possibile che la gente sia attratta da dei deficienti di YouTube, dai cantanti, dai grandi fratelli e, orrore degli orrori, come si fa ad adorare il diavolo? Non riesco a concepirlo. Comprendo più facilmente chi cede alle tentazioni facendosi ingannare dall’azione subdola del diavolo, ma quando la sua opera è palese…
Termino qui, sono stato lungo, ma non sono capace di essere breve. Perdonami e a presto.
Scopri di più da Annalisa Colzi
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.