La grande forza dell’Eucaristia
Molti santi sono diventati tali perché hanno provato la grande forza dell’Eucaristia. Oggi la maggior parte delle persone, invece, ignora Gesù Sacramentato. Addirittura partecipa alla santa messa in tv, per la pigrizia di andare in chiesa, cosa che bisogna sapere, non ha validità. E’ come dire: vengo a cena da te in videochiamata. Sono in diretta ma non partecipo alla cena, lo stomaco resta vuoto! E’ lo stesso partecipare alla santa messa guadandola in televisione. Non ha alcun senso se non quello di ascoltare la liturgia della Parola.
Se un cristiano non ha rapporti con Gesù Eucaristia, rimane vuoto, indifferente, insensibile, e compie pochissimi passi verso le virtù cristiane. Se vogliamo invece crescere, migliorare, cambiare dentro il cuore e rendere santa la nostra anima, dobbiamo amare Gesù Eucaristia, mangiarlo, adorarlo, ammirarlo, perderci nel suo silenzio, per poter sentire la sua voce.
I santi sono stati alla scuola di Gesù Maestro, racchiuso nella Santissima Ostia bianca che è Corpo di Gesù Vivo e Vero. San Pio da Pietrelcina coltivò sempre nella sua lunga vita, questo amore, assorbendo come una versa spugna la grande forza dell’Eucaristia, che lo aiutò a sostenere le vicende dolorose della sua vita.
Sin da ragazzo a Pietrelcina non tralasciava mai la Comunione eucaristica, tanto più non voleva perdere la Comunione quotidiana quando entrò nel convento dei Frati Minori Cappuccini per diventare anch’egli frate cappuccino.
Nel gennaio 1903, infatti, entrò nel noviziato dei padri Cappuccini a Morcone, vivendo dell’Eucaristia e comunicandosi ogni giorno con grande ardore. Invece, noi quante volte facciamo la comunione con freddezza e indifferenza? Quante volte mangiamo Gesù di fretta senza nemmeno dirGli grazie?!
Una mattina, capitò questo brutto episodio a fra Pio, non era ancora sacerdote: fu incaricato di fare da sacrestano, e per una piccola dimenticanza del precedente frate sacrista, fu privato della Santa Comunione. Il Maestro dei novizi che celebrava la Santa Messa, infatti, nell’atto di distribuire il Corpo di Cristo, giunto innanzi a fra Pio, aveva passato oltre il piattino, dicendo: «Un’altra volta avrai più memoria» pensando che la negligenza fosse stata sua. Molti anni dopo, Padre Pio, ricordando quel brutto giorno senza la Comunione Eucaristica, ripeteva commuovendosi: «Quante lacrime quel giorno!».
Prendiamo esempio dai santi e iniziamo a conoscere Gesù che notte e giorno rimane chiuso in un tabernacolo per noi. Lui ha mantenuto la sua promessa quando disse: «io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,20). Purtroppo siamo noi a lasciarlo solo. Se tutti potessimo vedere la grande forza dell’Eucaristia che rilascia nella nostra anima, lasceremmo vuoti i concerti di cantanti che sponsorizzano satana e la perversione, e riempiremmo le chiese per essere più vicini a nostro Signore Gesù Cristo. Non lamentiamoci poi se accadono disgrazie o prove che non riusciamo a superare perché ci manca la vera forza che viene dal cielo!
Scopri di più da Annalisa Colzi
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