Il vero significato della Supplica alla Madonna di Pompei
Oggi si recita la Supplica alla Madonna di Pompei. Tanti non conoscono la meravigliosa storia di come sia nata questa devozione e come sia nato il santuario, ogni pietra del Tempio è un miracolo che la Regina delle Vittorie, così chiamata la Madonna dal beato, concedeva e le persone beneficate lasciavano generose offerte per la costruzione della chiesa. Nostra Signora del Rosario di Pompei apparve al Beato Bartolo Longo come possiamo leggere di seguito tratto dal libro: il beato Bartolo Longo anniversario di Platino:
“Era all’inizio di ottobre quando Bartolo Longo sentendosi il cuore gravato da una tristezza più cupa del solito, si trattenne in casa lungamente a meditare e a pregare; poi, non potendo più sopportare l’intimo affanno, uscì, e a passi frettolosi si diresse verso una località chiamata Arpaia, fra le più orride e selvagge di tutta la Valle di Pompei.
Pioveva a dirotto e soffiava un vento crudo e tagliente. Qualche campagnolo, incontrandolo pensò che fosse impazzito. Correva disperato senza sapere dove andare. Finalmente si trovò in un campo incolto e deserto. Il vento si era calmato, la pioggia cadeva lenta, si guardò intorno e non c’era anima viva.
Allora si arrestò di botto; il cuore gli scoppiava; aveva un gran ronzio nelle orecchie; la vista gli s’era improvvisamente offuscata… credette di essere sul punto di morire. Emise un gemito: « Oh Signore! » mentre tentava con i pugni chiusi di comprimere un poco i battiti violenti del cuore… In quel momento stesso, in mezzo allo smarrimento dei sensi, udi una voce sussurrargli: « Se cerchi salvezza, propaga il Rosario. È promessa di Maria. Chi propaga il Rosario è salvo! »
Con la fronte imperlata di sudore freddo, Bartolo sollevò le mani al cielo in un gesto di invocazione desolata e di supremo abbandono. Ed ecco ad un tratto schiudersi dinanzi una visione soave: la Vergine bella vestita di sole che lo guardava e gli sorrise! È un attimo! Bartolo trasognato cade in ginocchio sulle zolle umide di pioggia e mentre gli occhi abbagliati dalla visione gli si riempiono di lacrime, esclama con uno schianto di voce dolorosa: « O Regina del Paradiso, ti ascolto, basta. Se è vero che tu rivelasti a S. Domenico che chi propaga il Rosario si salva, io mi salverò; perchè non uscirò da questa terra senza avervi veduto il trionfo del tuo Rosario! Una violenta raffica di vento lo investi e parve volesse spazzar via perfino l’eco delle sue parole; poi di nuovo fu calma e silenzio.
Da questo momento Pompei divenne come Lourdes. Fiumi di pellegrini a chiedere miracoli alla Regina del Rosario. Bartolo Longo nel 1883 scrisse la supplica alla Madonna di Pompei che viene recitata solennemente due volte l’anno, l’8 maggio e la prima domenica di ottobre. L’otto maggio del 1915, la preghiera fa il suo ingresso in Vaticano: alle 12.00 di quel giorno, Benedetto XV e i dignitari vaticani la recitarono nella cappella Paolina. Da allora la tradizione è continuata con i Pontefici successivi.
Il Beato definì la Supplica “Ora del Mondo” in ragione del fatto che, contemporaneamente, in diverse parti della terra, milioni di fedeli si ritrovano per recitarla. La Supplica alla Madonna di Pompei, negli anni, è stata, infatti, tradotta in tutte le lingue del mondo.
Nel mondo sono nate così moltissime chiese, parrocchie e santuari dedicati alla Madonna di Pompei, solo negli Stati Uniti ci sono ben 20 chiese intestate alla Regina del Rosario di Pompei: a New York, Chicago, Providence, Lancaster, etc. Altrettante ce ne sono in Canada.
Ogni anno si contano circa un milione e mezzo di pelleggrini che vanno ad onorare Nostra Signora del Rosario di Pompei e fare omaggio alla tomba del Beato Bartolo Longo.
Per chi desidera recitare la Supplica basta cliccare qui. Si recita alle ore 12,00.
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