Sono stata stuprata quando ero una senzatetto
Mia figlia è la luce venuta da quell’orrore
Era uno dei periodi più neri della mia vita, stavo passando un periodo di subbuglio con i miei genitori, una pessima rottura con il padre dei miei due figli, ero stata tradita dagli amici ed ero finita per la strada, in una lista d’attesa dei senzatetto per poter avere un riparo.
Non avevo niente e nessuno. Pregavo di morire…ma nel giro di una settimana, anziché morire, sono stata stuprata.
Scoprì che in quella violenza, rimasi incinta.
Essendo stata stuprata molte volte nella mia vita, sapevo che l’istinto spingeva a eliminare il brutto ricordo, a non pensarci.
Avere una pancia che pian piano cresceva, continuava a ricordarmi l’accaduto, è stato davvero doloroso inizialmente, ma mi sforzavo di sopportare il dolore e andare avanti.
Ero così emotiva, ma sapevo che il mio bambino aveva bisogno di me per sopravvivere. E poi, ero finalmente riuscita ad avere una stanza nel rifugio per senzatetto. Volevo chiamare un’agenzia per mettere in adozione il bambino, ma non ci riuscivo. Ogni volta che tentavo, piangevo così forte. Alla fine, decisi che volevo tenere il bambino che ha reso più facile andare oltre lo stupro.
E’ nata una bellissima bambina da quell’esperienza. Mia figlia è dolce, affettuosa e bellissima.
Quel che ho passato non è niente in confronto alla gioia che la mia piccola bimba ha portato nella mia vita.
Dio mi ha dato una ragione per andare avanti. La mia piccola è una bambina miracolosa.
Il mio dolce angelo mi ha aiutata in così tanti modi che non riesco nemmeno a contarli. Ha reso il mondo un luogo pieno di luce.
Mia figlia potrebbe sembrare un inconveniente per coloro che non l’hanno mai incontrata, essendo stata concepita in uno stupro ed essendo affetta da disabilità.
Tutti quelli che l’hanno conosciuta sanno anche che l’amore e la bontà sono incondizionati.
I vicini sorridono quando la vedono e aspettano i suoi abbracci.
Ora viviamo in Texas, dove Alice è in terapia logopedica, in ergoterapia e sottoposta a fisioterapia.
Non ha altro a parte la A.D.H.D. (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività), ma è migliorata molto.
E’ la bambina più dolce che ci sia, ama abbracciare chiunque incontri.
Non le ho mai dovuto insegnare a condividere: le viene naturale.
E’ così tanto generosa di natura.
Amo così tanto mia figlia, e le ho visto cambiare la vita delle persone.
Attraverso tutta questa esperienza, ho adottato la mia amica più stretta come madre.
E’ successo che anche il suo unico bambino è stato concepito in uno stupro.
E’ stata una fonte di conforto in tutto, ed è orgogliosa di chiamare Alice sua nipote.
In realtà ho due amiche strette con bambini concepiti in uno stupro, ma loro non ne parlano mai.
Una aveva 16 anni ed era stata buttata fuori di casa dai genitori perché era incinta.
Finchè suo figlio non ha compiuto 12 anni, non ha mai detto ai suoi genitori che era stata stuprata dal fidanzato.
Era già stata stuprata prima e il padre stupratore la spinse ad abortire, aveva 14 anni.
Si sente ancora male al riguardo, quando rimase incinta di suo figlio era determinata al fatto che non sarebbe mai più successo.
L’altra mia amica invece era al college e non sapeva di essere incinta finchè la gravidanza non è avanzata.
Dice che se lo avesse scoperto prima, avrebbe certamente abortito a quel tempo.
Stava per mettere il bambino in adozione, ma cambiò idea.
Non è più stata in grado di portare a termine un’altra gravidanza e, questo, è il suo unico figlio.
Dopo che è cresciuto, ha deciso di far volontariato in un centro aiuto per la gravidanza, e suo figlio è la ragione per la quale lei è divenuta pro-vita!
Quindi…se hai una storia come le nostre, sappi che non sei sola, e che spero che tutto questo possa incoraggiarti.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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