Sposati a prima vista! ma non è detto che sia amore
Sposati a prima vista
e vissero infelici e scontenti
In America é uscito un nuovo format televisivo: il suo nome è “Married at the first sight”, letteralmente Sposati a prima vista. Si tratta addirittura della seconda stagione, dal momento che la prima, pare abbia avuto un grande successo.
sposarsi legalmente con uno sconosciuto
Nel loro sito descrivono così lo scopo di questo “programma”:
tutto bello finché…
Ecco così un altro tranello di Satana, che fa passare il brutto per bello, rivestendolo di veli e abiti da sposa (le spose, si sa, sono tutte belle), e dopo la cerimonia (durante la quale, ripeto, sposi uno sconosciuto/sconosciuta) ci si trasferisce nel bel mezzo di sontuose feste, con torte, fotografo, invitati… e poi viaggi di nozze da sogno (sempre però spiati dall’occhio degli esperti) e alberghi di lusso (la prima stagione è stata proprio sponsorizzata dall’ Hotel The Westin New York Grand Central a Manattan, una robina da 774 camere).
Tutto bello quindi, grande festa, grande allegria… Ma anche grande delusione per alcuni/e che si sono ritrovati/e sposati/e a persone che, anche solo esteticamente, non assomigliavano neppure al principe azzurro o alla principessa da tempo sognato/a!
il matrimonio nel catechismo
Ma al di là di questo, che fa parte dell’aver scelto di giocare a mosca cieca con la propria vita, la gravità di questa cosa sta proprio nel voler alienare da ogni contenuto il matrimonio.
Leggiamo nel CCC al paragrafo 1603 «La vocazione al matrimonio è iscritta nella natura stessa dell’uomo e della donna, quali sono usciti dalla mano del Creatore. Il matrimonio non è un’istituzione puramente umana, malgrado i numerosi mutamenti che ha potuto subire nel corso dei secoli, nelle varie culture, strutture sociali e attitudini spirituali. Queste diversità non devono far dimenticare i tratti comuni e permanenti. Sebbene la dignità di questa istituzione non traspaia ovunque con la stessa chiarezza, esiste tuttavia in tutte le culture un certo senso della grandezza dell’unione matrimoniale, poiché “la salvezza della persona e della società umana e cristiana è strettamente connessa con una felice situazione della comunità coniugale e familiare”».
Quindi il matrimonio non è un giro di roulette, ma ha un valore enorme per tutta la società umana e cristiana. Ecco perchè donarsi ad una persona, per tutta la vita, c’è bisogno di conoscerla, di provare per lei amore, stima, fiducia, attrazione. Di conoscere i suoi pensieri, le sue reazioni, i suoi valori, i suoi interessi… insomma, potrei fare un elenco lunghissimo. Cita il CCC al paragrafo 1632 «Perchè il “Sì” degli sposi sia un atto libero e responsabile, e l’alleanza matrimoniale abbia delle basi umane e cristiane solide e durature, la preparazione al Matrimonio è di fondamentale importanza», quindi per sposarsi servono delle buone basi da cui partire e non si può prescindere da un fidanzamento, seppure breve.
l’incapacità di relazionarsi
Inoltre, a mio avviso, questa è l’espressione dell’incapacità totale di relazionarsi con gli altri. Ora, che abbiamo tutto per poter comunicare, scopriamo di non esserne più capaci. Mettiamo dei filtri, ci nascondiamo dietro a questi strumenti e pensiamo di essere liberi di rapportarci con chiunque solo perchè riusciamo ad chattare con persone di tutte le parti del mondo.
In realtà non siamo più in grado di guardarci negli occhi e di avere relazioni vere, importanti e impegnative, quelle che ci costringono a metterci in gioco. Ecco perchè può succedere che proprio le persone più affermate e potenti, di maggiore successo, quelle che fanno della carriera la propria vita, e che hanno contatti con un grande numero di persone, si ritrovino poi ad iscriversi ad agenzie simili, perchè dal punto di vista umano sono in grande difficoltà e non riescono a rapportarsi con una persona dell’altro sesso. Ma è veramente triste e avvilente vivere in questo modo.
Ci si vuole sposare a tutti costi (così come si vogliono avere figli a tutti i costi!), ma si vuole bypassare quello che c’è da vivere prima prima; illudendosi che partendo direttamente dal matrimonio, non ci si ritroverà poi ad affrontare le stesse problematiche che emergono naturalmente nel fidanzamento. Invece queste difficoltà arriveranno ugualmente. Perchè il peccato ha distorto le relazioni tra uomo e donna; ma a quel punto ci sarà il peso di un Sì già detto sulle spalle.
matrimonio indissolubile?
Crediamo che sia questo il modo di vivere l’unione matrimoniale. Essere chiamati al matrimonio è un dono stupendo e che coinvolge tutta la creazione; è un Sì, una donazione totale all’altro fino alla morte.
Ma che sciocca che sono… me ne ero scordata!!! Alla “faccia di Gesù” che nel vangelo ha affermato l’indissolubilità del matrimonio; al MAFS dopo diverse settimane insieme la coppia può decidere se stare insieme o divorziare! In una intervista uno dei single ha dichiarato: “Perchè ho voluto provare? Tanto che cosa ho da perdere?”. Già, allora che problema c’è? Nella peggiore delle ipotesi si separeranno; e saranno reinseriti nelle liste dei single in attesa di un nuovo partner (speriamo, questa volta, sia quello giusto!).
E non finisco con: …e vissero tutti felici e contenti!
Questa volta non me la sento…
Sabina Cantoni Tognetti
http://www.fyi.tv/shows/married-at-first-sight
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