Sono passata dall’inferno le pericolose pratiche alternative
La Pratiche alternative
il rischio di perdere l’anima
Oggi di gran moda, le pratiche alternative sono però un pericolo per l’anima. Infatti, non tutte le pratiche alternative sono innocue. Emanuela rimane invischiata in una delle tante pratiche alternative che la società offre. Questa la sua testimonianza.
Mi chiamo Emanuela, ho 53 anni sono diplomata geometra. Mamma di tre splendidi figli, ho sempre avuto il desiderio di andare oltre il solito quotidiano. Ho sempre desiderato scavalcare le miserie e sentirmi libera. Purtroppo ho dovuto “battere la testa” per rendermi conto dei miei errori.
Fragilità personale
Probabilmente avrò anche una mia fragilità personale o forse, mi sono lasciata prendere troppo da problemi contingenti. Così dopo due mesi di notti insonni e di scarsa alimentazione, ho conosciuto il baratro della depressione.
Dai miei trent’anni in avanti iniziai a frequentare vari gruppi dove si lavorava con l’energia. Ma quale energia? Di guarigione, di gioia, di fanatismo…boh non lo so…
baratro della depressione
Quello che so è che dal baratro della depressione (vi assicuro che è un’ esperienza terribile) gridavo a Dio. Dicevo: ”Aiutami, fallo almeno per i miei figli…”. Passavo la mia giornata chiusa in casa al buio. Non riuscivo ad andare al lavoro, né a far la spesa, nulla. Solo una profonda angoscia mi avvolgeva e mi rendeva incapace di svolgere qualunque cosa. Andavo avanti e indietro compulsivamente. Quando avevo attacchi d’angoscia giravo per la casa senza fermarmi, anche per ore.
E Dio mi ha ascoltata. “Sono passata dall’inferno”, ma ora con la Sua forza ho ripreso a vivere.
Grazie Gesù perché hai usato la mia depressione per riportarmi nel tuo gregge…
Avevo girato ben quattro psichiatri. Tutti proponevano le solite medicine anti depressive, che su di me peggioravano solo il mio malessere.
Sapevo bene che la mia depressione non poteva essere curata solo con le medicine. Non era quello di cui io avevo bisogno.
Mi sentivo impotente ed ero sicura che solo un miracolo mi avrebbe restituito l’equilibrio.
Pur non avendo molta fede, un giorno, disperata, andai dalle suore di clausura del Cottolengo. Chiesi l’indirizzo d’un esorcista, che secondo me mi avrebbe potuto aiutare ad uscire da quel malessere terribile. Mi sentivo come dentro ad una voragine legata da qualcosa di tremendo. Loro mi diedero l’indirizzo di un convento di monaci.
Il giorno stesso, con molta fatica, andai a chiedere aiuto. Da lì sono certa che il Papà che è nei Cieli mi ha aiutato e fatta uscire dalla depressione.
Mi hanno dato il numero di telefono di un laico perché il sacerdote esorcista era stato trasferito.
Al telefono, prima del colloquio, mi ha suggerito d’iniziare con una confessione.
Nel mio orgoglio ero abituata al pensiero di non dover raccontare cose che già Dio sapeva ad un prete. Ma ho preso coraggio e sono andata a confessarmi.
Pochi giorni dopo..
Martedì 2 settembre io e questa persona ci siamo incontrati. Abbiamo parlato. Ho spiegato la mia situazione e abbiamo pregato per la mia guarigione. In meno di un’ora la mia vita è cambiata. Ho fatto spazio all’Amore di Dio che mi sta guarendo. Ora vedo la mia vita con altri occhi. Dopo oltre due mesi sono riuscita di nuovo ad andare a lavorare, guidare, fare la spesa… Oggi ho di nuovo voglia di vivere.
Fin dall’inizio questo laico ha chiarito che non avrei dovuto pagare nulla.
Ha precisato che non avrebbe accettato offerte o regali di alcun tipo. E nei giorni successivi mi ha ripreso ogni volta che tendevo a ringraziare lui. Mi ha sempre ripetuto che dovevo solo ringraziare il Signore Gesù niente più.
Quando ci siamo incontrati abbiamo insieme recitato un Padre nostro, un’ Ave Marie e Gloria al Padre.
Durante il colloquio, mi ha chiesto di essere sincera. Non ho mai perso conoscenza. Non ha fatto niente di particolare. Nessuna stranezza. Sono sempre stata lucida e cosciente. Abbiamo insieme recitato il Vieni Spirito Santo. Ho fatto atto di rinuncia delle pratiche fatte, una ad una… e sono uscita come una persona nuova.
Anche con gli psichiatri avevo parlato, raccontato la mia storia, ma non era accaduto nulla di simile. Infatti, una volta fuori, tutto era oscuro come prima…
Oggi prego. Se posso, vado a messa anche in settimana. Metto ordine nella mia vita e sento che Dio è la soluzione a tutti i nostri problemi. Dobbiamo solo abbandonarci a Lui.
Forse dovevo esser ridotta com’ero per comprendere quanto tempo avevo sprecato con:
· anni di yoga, di cui sono stata anche insegnante
· filosofie orientali varie
· rituali sciamanici, tra cui capanne sudatorie
· Reiki
· cristallo terapia
· assaporavo tutto ciò che riguardava la New Age, fiori di Bach ecc.
· mi dilettavo con i tarocchi
· ho praticato Diksha
· meditazioni trascendentali
· meditazioni dinamiche
· costellazioni familiari
ecc… per rendermi conto che sono solo palliativi, per bene che vada. Ma per male che vada può accadere di rimanere legati a qualcosa di spirituale che non è Dio. Come è successo a me. Sono solo surrogati fuorvianti e basta.
Molti anni prima di iniziare queste esperienze frequentavo la Chiesa.
Pregavo. Recitavo con il breviario le varie preghiere del giorno. Un giorno conobbi un gruppo di Biella che mescolava yoga e cristianesimo. Quella esperienza mi trasse nell’errore. Cominciai a credere che certe pratiche fossero lecite e innocue.
La presenza, nel gruppo, di sacerdoti mi tranquillizzò. Se vi erano loro vuol dire che la Chiesa approvava. Tutto questo generò in me confusione. La curiosità fece il resto. Credevo che certe tecniche fossero innocue mentre sono in netto contrasto con gli insegnamenti della Chiesa.
Adesso posso dire: Grazie mio Signore. Grazie per il Tuo perdono. Tu sei psicologo, psichiatra, amico, fonte vera della nostra gioia. Gesù solo TU SEI LA VIA, LA VERITA’, LA VITA.
Emanuela M
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