Sessualità nel matrimonio cristiano, ciò che è davvero importante
Sessualità nel matrimonio cristiano
Sessualità nel matrimonio cristiano, vista da vicino, un marito cristiano racconta:
Mia moglie e io abbiamo avuto difficoltà a concepire quando ci siamo sposati nel 2004.
Dopo l’arrivo di nostra figlia, due anni più tardi, abbiamo avuto nuovamente problemi a concepire.
Essendo aperti ad una famiglia numerosa, siamo andati ad una messa di guarigione per chiedere al buon Dio il Suo aiuto.
Venne il nostro turno per sottoporci alla preghiera personale.
Dicemmo al sacerdote che avevamo problemi a concepire e desideravamo molti figli.
Dopo che impose le mani su di noi e aver pregato, iniziò a sorridere.
E poi a ridere….
Gli chiesi per cosa stava ridendo.
Rispose: “Dio ha molto in cantiere per voi, non dovete preoccuparvi di nulla”.
Poco dopo concepimmo la nostra seconda figlia.
Meno di un anno dopo la sua nascita, arrivò il terzo figlio.
Dopo l’arrivo di nostro figlio, un’altra figlia, un altro figlio, un altro figlio e tre aborti spontanei nel mezzo.
Proprio così, la nostra fertilità era scattata.
Sembrava che tutto quel che dovessi fare, fosse guardare mia moglie e lei diveniva incinta.
Ora capivo perché il sacerdote rideva.
Mentre io e mia moglie amavamo con tutto il cuore i nostri 7 figli e i 3 nostri piccoli angioletti in Paradiso, abbiamo realizzato che necessitavamo di più spazio fra una nascita e l’altra.
La mia cara moglie necessitava di tempo per recuperare e rinforzare il suo corpo dopo i mesi estenuanti di allattamento giorno e notte.
I bimbi appena nati hanno anche bisogno di tempo per essere amati e allevati prima dell’arrivo di un altro bimbo che poi diventerà priorità.
Abbiamo visto queste cose come motivazioni serie.
Mia moglie e io non credevamo nell’uso della pillola o di una qualche chirurgia per bloccare il Dono della fertilità.
A dire il vero, vediamo il sesso contraccettivo come moralmente cattivo.
Sì, lo so, suona pazzesco.
Lasciatemi spiegare.
Noi crediamo che la sessualità nel matrimonio cristiano abbia lo scopo di concepire bambini e legarsi col proprio coniuge. La contraccezione, sostanzialmente, avvelena entrambe le cose. Blocca lo scopo di generare figli rifiutando la fertilità.
In sostanza, nel rifiutare la fertilità, è come se un coniuge dicesse all’altro che c’è una parte di loro con la quale non vogliono aver niente a che fare e a questo punto, la sessualità nel matrimonio cristiano perde il suo significato diventando perversione ed egoismo.
E quindi quell’incondizionato dono di sé e il ricevere l’altro nell’amore, del quale il matrimonio necessita per sopravvivere, va a finire fuori dalla finestra.
Perciò, mia moglie e io non volevano avvelenare il nostro amore con alcun tipo di contraccezione.
La nostra sola opzione per posporre la gravidanza per un certo tempo, erano la completa astinenza (una sfida per qualsiasi uomo) oppure unirsi solo quando mia moglie non era fertile.
Così, abbiamo imparato un nuovo metodo per riconoscere la fertilità.
Un problema piuttosto significativo è sorto quando mia moglie ha avuto vari segni di fertilità durante molti giorni del suo ciclo mestruale, non solo in quelli dell’ovulazione.
Che disdetta.
Questo significa aspettare, e aspettare, e aspettare per il momento giusto che ci avrebbe permesso di unirci durante il periodo sterile.
In aggiunta a questo, a volte, lei aveva una durata del ciclo maggiore rispetto a quella della maggior parte delle donne.
Ok, sarò onesto.
Di solito, trovo questi tempi di attesa simili ad un processo.
E no, non ci può essere alcun tipo di imbroglio durante questo periodo.
Nessuna masturbazione, da solo o reciproca, dal momento che la prima è una perversione egoistica dell’atto sessuale e, la seconda, equivale al sesso contraccettivo.
La sola vera opzione per salvaguardare la bellezza e la santità dell’atto sessuale durante questo tempo di astinenza era la padronanza di sé.
E sì, la padronanza di sé è difficoltosa, una grande curva di apprendimento.
Se durante questo periodo non mi ero crogiolato nella mia miseria o nel mondo della fantasia, ho dovuto imparare a controllare i miei impulsi e desideri.
E qui è dove qualche volta ho fallito, passando oltre una linea di confine che ci eravamo posti così da non raggiungere il punto di non ritorno.
Una cosa che ho scoperto è che l’astinenza, durante i periodi di fertilità, diventa come uno specchio che ti mostra tutte le cose di te stesso che non ti piace vedere.
Cose sgradevoli.
Come ad esempio, quanto egoista posso essere.
Quanto poco posso controllare i miei impulsi e desideri.
E quanto facilmente posso perdere di vista cos’è davvero importante nella nostra relazione, come il fatto che siamo insieme, che siamo stati fedeli e sinceri l’un con l’altra tutti questi anni e che siamo ancora innamorati pazzi l’uno dell’altra.
Posso solo immaginare la gente che si gratta il capo, chiedendosi perché mia moglie e io ci siamo messi in questo sacrificio quando ci sono delle alternative così semplici là fuori che rendono possibile a un uomo di non dover mai negarsi?
Ho pensato a lungo a questa domanda.
Probabilmente non ho ancora la risposta corretta, ma so che è qualcosa che ha a che fare con l’essere amati nel rinunciare a se stessi per amore di chi si ama.
Amo veramente mia moglie.
Non ho dubbi che la contraccezione avvelenerebbe il nostro amore.
Perciò, se vogliamo dare il giusto spazio ai nostri figli, dobbiamo astenerci durante i periodi fertili.
Questo significa che l’amore richiede non solo che mi neghi nei periodi fertili, ma che imparo a trovare pace e gioia in essi.
Già, questo è un compito arduo per qualsiasi uomo, ma penso davvero che sia tutta la verità e nient’altro che la verità.
Scopri di più da Annalisa Colzi
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.