Satana è solo un simbolo e non una persona
A chi dice che satana è solo un simbolo, una personificazione del male fatta dagli uomini, vuol dire che mette in dubbio la Sacra Scrittura che ci rivela la natura angelica di Satana che ribellandosi a Dio si è trasformato in un essere perverso e pervertitore.
Nel Catechismo della Chiesa Cattolica si legge: “La Chiesa insegna che all’inizio era un angelo buono, creato da Dio. «Il diavolo infatti e gli altri demoni sono stati creati da Dio naturalmente buoni, ma da se stessi si sono trasformati in malvagi» (Concilio Lateranense IV (1215), DS 800)” (CCC 301).
Quindi chi dice che Satana è solo un simbolo, sta mettendo in dubbio ciò che Dio ci ha rivelato e ciò che la Santa Madre Chiesa afferma. Satana quindi è un essere di natura angelica e pertanto dotato di intelligenza e di un’intelligenza particolare perché quella angelica è un’intelligenza intuitiva che coglie tutto e subito, mentre l’intelligenza dell’uomo è di natura razionale e pertanto progressiva. Ed è pure dotato di volontà.
È pertanto un essere cosciente, intelligente e libero.
La sua natura è rimasta la stessa anche dopo la ribellione a Dio.
E se i soggetti dotati di intelligenza e volontà li chiamiamo persone, ne segue logicamente che anche i demoni abbiano carattere personale.
Dalla Sacra Scrittura possiamo rilevare che il demonio interloquisce con Dio, con Gesù e con gli uomini. Tutto questo lo possiamo trarre dalla Parola di Dio in Gb 1,6-7.
Chi afferma che Satana è solo un simbolo, mette in dubbio quanto racconta il Vangelo, un episodio lampante è quando Gesù interloquisce con lui e gli comanda usando un pronome personale dandogli del tu: “Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?». Rispose: «Legione», perché molti demòni erano entrati in lui. E lo scongiuravano che non ordinasse loro di andarsene nell’abisso. Vi era là una grande mandria di porci, al pascolo sul monte. I demòni lo scongiurarono che concedesse loro di entrare nei porci. Glielo permise. I demòni, usciti dall’uomo, entrarono nei porci e la mandria si precipitò, giù dalla rupe, nel lago e annegò” (Lc 8,30-33).
San Paolo VI nella famosa catechesi del 15 novembre 1972 affermò: Il male non è più soltanto una deficienza, ma un’efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Terribile realtà. Misteriosa e paurosa”.
Padre Angelo
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