Come Satana distrugge la Creazione di Dio attraverso l’aborto e l’omosessualità
“E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me” (Giovanni12,32).
“Noi sappiamo che siamo da Dio, mentre tutto il mondo sta in potere del Maligno” (1Giovanni5,19).
Leggere questi versetti della Sacra Scrittura ci dà la perfetta consapevolezza di cosa sta realmente accadendo nel mondo, all’interno della storia umana, considerata nella sua profondità.
La storia umana è uno scontro fra due forze: la forza di attrazione, la cui fonte è nel Cuore trafitto del Crocifisso Risorto, e il potere di satana, che non vuole essere cacciato dal suo regno.
L’area nella quale lo scontro ha luogo è il cuore umano, la libertà umana.
E lo scontro ha due dimensioni: una dimensione interiore e una esteriore.
Considereremo brevemente l’una e l’altra.
1. Al processo, Pilato, chiede a Gesù se è re; qual è il significato della sua domanda? Lui ha un vero potere politico sovrano sul territorio.
Gesù risponde: “tu lo dici: io sono re. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce” (Giovanni18,37).
“Gesù vuole che comprendiamo che la sua regalità non è quella dei re di questo mondo, ma consiste nell’obbedienza ai Suoi insegnamenti, alla Sua Parola, alla Verità. Anche se Lui regna sui Suoi, non lo fa attraverso forza o potenza, ma attraverso la Verità di cui è testimone, la stessa che ‘tutti coloro che sono dalla verità’ ricevono con Fede”. (padre I. De La Potterie)
Tommaso d’Aquino mise le seguenti parole nella bocca del Salvatore: “come manifesto la verità da me stesso, mi preparo un regno”. Gesù sulla Croce attrae tutti a Sé, perché è sulla Croce che, la Verità di cui è testimone, risplende.
Eppure questa forza di attrazione può aver effetto solo su coloro che “sono dalla verità”.
Cioè, su quelli che sono profondamente disponibili alla Verità, che amano la verità, che vivono famigliarmente con essa.
Gesù dice di satana: “egli era omicida fin da principio e non stava saldo nella verità, perché in lui non c’è verità. Quando dice il falso, dice ciò che è suo, perché è menzognero e padre della menzogna. (Giovanni8,44)
L’espressione è drammatica
La prima affermazione, “egli era omicida fin da principio”, è spiegata dalla seconda: “non stava saldo nella verità”.
L’omicidio che il diavolo commette, consiste nel suo non stare nella Verità, nel non dimorare nella Verità.
E’ omicida, perché cerca di estinguere, uccidere la verità nel cuore umano, il desiderio per la verità.
Nell’indurre l’uomo a non credere, lui vuole che l’uomo si chiuda in se stesso, lontano dalla luce della Divina Rivelazione, che è la Parola incarnata.
Pertanto, queste parole di Gesù a satana, come oggi la maggior parte dei esegeta credono, non parla degli angeli caduti.
Parla di qualcosa di molto più profondo, qualcosa di spaventoso: satana rifiuta incessantemente la verità, e la sua azione all’interno della società umana consiste nell’opposizione alla verità.
Satana è questo rifiuto; lui è questa ostilità.
Il versetto continua con: “perché in lui non c’è verità”.
Le parole di Gesù vanno alla radice profonda del lavoro di satana.
Lui è in se stesso una bugia.
Dalla sua persona, la verità, è completamente assente, e perciò è per definizione colui che si oppone alla verità.
Gesù aggiunge subito dopo: “Quando dice il falso, dice ciò che è suo, perché è menzognero e padre della menzogna”.
Quando Dio dice “dice ciò che è suo”, ci introduce nell’interiorità di satana, nel suo cuore.
Un cuore che vive nelle tenebre, nelle ombre: una casa senza porte né finestre.
Riassumendo, questo è dunque quel che sta accadendo nel cuore dell’uomo: Gesù, la Rivelazione del Padre, esercita una forte attrazione verso Sé.
Satana lavora contro ciò per neutralizzare la forza attrattiva del Crocifisso Risorto.
La forza della verità ci rende liberi di agire sul cuore dell’uomo.
E’ la forza satanica della menzogna che ci rende schiavi di noi stessi.
Tuttavia, non essendo puro spirito, la persona umana non è pienamente interiorità.
L’interiorità umana è espressa e si manifesta nella cultura, come dimensione essenziale della vita umana in quanto tale.
La cultura è il modo di vivere specificatamente umano.
Dato che l’uomo è posizionato fra due forze opposte, la condizione nella quale trova se stesso deve dare necessariamente origine a due culture: la cultura della verità e la cultura della menzogna.
C’è un libro nella Sacra Scrittura, l’ultimo, l’Apocalisse, che descrive lo scontro finale tra i due regni.
In questo libro, l’attrazione di Cristo prende la forma del trionfo sopra le potenze nemiche comandate da satana.
E’ un trionfo che avviene dopo un lungo combattimento.
I primi frutti della vittoria sono i martiri.
“E il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e il satana e che seduce tutta la terra abitata, fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli. (…) Ma essi (i martiri) lo hanno vinto grazie al sangue dell’Agnello e alla parola della loro testimonianza,e non hanno amato la loro vita fino a morire” (Apocalisse12,9.11).
2.Nella seconda parte, mi piacerebbe rispondere alla seguente domanda: nella nostra cultura occidentale, ci sono sviluppi nella quale si rivela con particolare chiarezza lo scontro fra l’attrazione esercitata sull’uomo dal Crocifisso Risorto e la cultura di menzogna costruita dal principe delle tenebre?
La mia risposta è affermativa, e ci sono due sviluppi in particolare
Il primo sviluppo è nella trasformazione di un crimine (definito dal Concilio Vaticano II nefandum crimen), l’aborto, in un diritto.
Nota bene: non sto parlando dell’aborto come atto commesso da una persona.
Sto parlando dell’ampia legittimazione che può esser commessa da un sistema giudiziario in un solo atto: incorporarlo nella categoria del Diritto Soggettivo, il quale è una categoria etica.
Questo significa chiamare ciò che è bene, male; ciò che è luce, ombra.
“Quando dice il falso, dice ciò che è suo, perché è menzognero e padre della menzogna”.
Questo è un tentativo di produrre un “Anti-Rivelazione”.
Qual è in realtà la logica che presiede la nobilitazione dell’aborto?
In primo luogo, è la più profonda negazione della verità dell’uomo.
Appena le acque del Diluvio si ritirarono e Noè toccò terra, Dio disse: “chi sparge il sangue dell’uomo, dall’uomo il suo sangue sarà sparso, perché a immagine di Dio è stato fatto l’uomo” (Genesi9,6).
La ragione del perché l’uomo non dovrebbe spargere il sangue dell’uomo è che l’uomo è immagine di Dio.
Attraverso l’uomo, Dio dimora nella Sua creazione.
Questa creazione è Tempio dello Spirito Santo, perché l’uomo vi abiti.
Violare l’intangibilità della persona umana è un atto sacrilego contro la Santità di Dio.
E’ un tentativo di satana di generare un “anti-creazione”.
Nobilitando l’uccisione di umani, satana ha disposto le fondamenta per la sua “creazione”: rimuovere dalla creazione l’immagine di Dio, oscurare la Sua presenza.
S. Ambrogio scrive: “la creazione del mondo è stata completata con la formazione del capolavoro che è l’uomo, il quale è in realtà il culmine della creazione, la suprema bellezza di ogni essere creato” (E. Sesto Giorno, Disc. 9, 10.75; BA I, pagina 417).
Nel momento in cui il diritto dell’uomo di ordinare la vita e la morte di un altro essere umano è confermato, Dio è espulso dalla Sua creazione, perché la Sua orginaria presenza è negata e il Suo luogo di residenza all’interno della Creazione, la persona umana, è profanato.
Il secondo sviluppo è la nobilitazione dell’omosessualità.
Questo infatti nega interamente la verità del Matrimonio, la mente di Dio Creatore per quanto riguarda il Matrimonio.
La Rivelazione Divina ci ha detto come Dio pensa al Matrimonio: l’unione legittima di un uomo e una donna, la fonte della vita.
Nella mente di Dio, il Matrimonio ha una struttura permanente, basata sulla doppia natura del genere umano: femmina e maschio.
Non due poli opposti, ma l’uno con e per l’altra.
Solo così l’uomo sfugge alla sua solitudine originaria.
Una delle leggi essenziali attraverso la quale Dio governa l’universo è che non agisce da solo.
Questa è la legge della collaborazione umana con la Divina Autorità.
L’unione fra un uomo e una donna, che diventano una sola carne, è collaborazione umana nell’azione creativa di Dio: ogni essere umano è creato da Dio e generato dai genitori.
Dio celebra la liturgia della Sua azione creativa nel Tempio Santo dell’Amore Coniugale.
In sintesi.
Ci sono due pilastri della Creazione: l’essere umano nella sua irriducibilità nell’universo materiale, e l’unione coniugale fra un uomo e una donna, il posto in cui Dio crea un nuovo essere umano a “Sua immagine e somiglianza”.
L’elevazione assiologia dell’aborto a Diritto Soggettivo è la demolizione del primo pilastro.
La nobilitazione delle relazioni omosessuali, quando equiparate al Matrimonio, è la distruzione del secondo pilastro.
Alla radice di ciò, c’è il lavoro di satana, che vuole costruire un attuale anti-creazione.
Questa è l’ultima e terribile sfida con la quale satana si scaglia contro Dio.
“Ti dimostro che sono capace di costruire un’alternativa alla tua Creazione. E l’uomo dirà: è meglio la creazione alternativa della Creazione di Dio”.
Questa è l’orrenda strategia della menzogna, costruita attorno a un profondo disprezzo per l’uomo.
L’uomo non è capace di elevare sé stesso allo splendore della Verità.
Non è capace di vivere senza il paradosso di un infinito desiderio di felicità.
Non è capace di trovare sé stesso in un sincero dono di sé.
E quindi – continua il discorso di satana – gli diciamo banalità riguardo l’uomo.
Lo convinciamo che la Verità non esiste e che la sua ricerca è quindi una triste ed inutile passione.
Lo persuadiamo di ridurre la misura del suo desiderio in linea con la misura di un momento fugace.
Mettiamo nel suo cuore il sospetto che l’amore è solo una maschera di piacere.
Il Grande Inquisitore di Dostoevsky, parla così a Gesù: “tu avevi un opinione troppo alta degli uomini, anche se sono ribelli, sono nati schiavi… Ti giuro che l’uomo è più debole e inferiore di quanto tu abbia mai immaginato! L’uomo è debole e codardo”.
Cosa dovremmo pensare di questa situazione?
Nella terza e ultima parte della mia riflessione, cercherò di rispondere a questa domanda.
La risposta è semplice: all’interno del conflitto fra Creazione e anti-creazione, siamo invitati a TESTIMONIARE.
Questa testimonianza è il nostro modo di vivere nel mondo.
Il Nuovo Testamento ha una dottrina abbondantemente ricca su questo argomento.
Devo limitarmi ad indicare i 3 fondamentali significati che costituiscono la Testimonianza.
Testimonianza significa dire, parlare, annunciare apertamente e pubblicamente.
Chi non testimonia in questo modo è come un soldato che fugge nel momento decisivo in battaglia.
Non siamo più testimoni ma disertori, se non parliamo apertamente e pubblicamente.
La Marcia Per La Vita è un’ottima testimonianza.
Testimonianza significa dire, annunciare apertamente e pubblicamente la Rivelazione Divina, che comporta la prova originale, scopribile solo dalla ragione, giustamente impiegata.
E parlare in particolare del Vangelo della Vita e del Matrimonio.
Testimoniare significa dire, annunciare apertamente e pubblicamente il Vangelo della Vita e del Matrimonio come se in un processo (Giovanni16,8-11).
Mi spiego.
Ho parlato frequentemente di uno scontro.
Questo scontro sta sempre più assumendo l’aspetto di un processo, di un procedimento legale, nella quale l’imputato è Gesù e il Suo Vangelo.
Come in ogni procedimento legale, ci sono anche testimoni in favore: in favore di Gesù e del Suo Vangelo.
Oggi, l’annuncio del Vangelo della Vita e del Matrimonio avviene in un contesto di ostilità, di sfida, di miscredenza.
L’alternativa è una delle due opzioni: o uno rimane in silenzio sul Vangelo o dice qualche altra cosa.
Ovviamente, quel che dico non deve essere interpretato come se i Cristiani devono rendersi…antipatici a tutti.
San Tommaso scrive: “E’ la stessa cosa, quando dinnanzi a due opposti, per seguire uno, respingi l’altro. La medicina, ad esempio, propone la cura mentre esclude la malattia. Perciò, appartiene al saggio meditare sulla verità, in particolare per quanto riguarda il Primo Principio…e rifiutare la falsità opposta” (CG Book I, Capitolo 1, n°6).
Nel contesto della testimonianza del Vangelo, il conciliatorio e il concordismo devono essere esclusi.
Su questo Gesù è stato esplicito.
Chi adotta un comportamento conciliatorio dinnanzi alla malattia, sarebbe un terribile dottore.
San Agostino scrive: “ama il peccatore, ma perseguita il peccato”.
Nota bene.
La parola latina ‘per-sequor’ è un verbo che intensifica.
Dunque il significato è: “dai la caccia al peccato. Scovalo nei posti nascosti delle sue menzogne e condannalo, porta alla luce la sua illusorietà”.
CONCLUDO con una citazione da un ottimo confessore della fede, il russo Pavel A. Florenskij: “Cristo è testimone, nell’estremo senso della parola, IL TESTIMONE. Alla Sua crocifissione, gli Ebrei e i Romani credevano di assistere solo ad un evento storico, ma l’evento si rivelò essere la Verità” (La Filosofia Della Religione, ediz. San Paolo, Milano 2017, pag. 512).
“Quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me” (Giovanni12,32).
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