Satana conosce il futuro o lo conosce solo Dio?
Padre Angelo dell’Ordine dei Domenicani risponde …
Vorrei farle una domanda che mi sta togliendo la pace (soprattutto la notte) e più leggo e cerco di erudirmi sulle cose di Dio, più ho dubbi.
Ho appena finito di leggere le Confessioni di Santo Agostino. Il libro è meraviglioso e mi ha cambiato la vita in tanti modi. Per citare un esempio, alcuni mesi fa ho visto una trasmissione della BBC inglese con il fisico Stephen Hawking il cui titolo era “Dio esiste?” o roba del genere. Bene, facevano tante di quelle elucubrazioni teoriche per giungere alla fine, alle parole di Hawking “che Dio non esiste, non può esistere semplicemente perché prima della creazione non c’era ancora il ‘tempo’ e Dio semplicemente non avrebbe avuto ‘tempo’ per creare nulla. Dunque, quando qualcuno mi domanda ‘Dio esiste?’ io rigetto la domanda al mittente perché non ha senso parlare di Dio”.
Bene, io sono credente e ovviamente non ho smesso di credere a causa di una trasmissione stupida come questa fatta dagli inglesi, ma ci sono rimasto male perché non sono un fisico e non saprei dare una risposta al poderoso Hawking.
Dopo mesi di insofferenza però, non è che il buon Santo Agostino aveva la risposta? Il Santo d’Ippona dà per scontato che prima della creazione non c’era il tempo e che ovviamente era stato Dio a crearlo (il tempo), inoltre, aggiunge che nel “posto” in cui Dio si trova non esiste tempo, ma solo eternità e quindi non ha senso parlare di tempo, né prima né dopo, per Dio. Bingo! Risposta perfetta! (…).
Comunque, mi scuso per la lunga introduzione, sono davvero contento dei tesori che ho scoperto con Santo Agostino, ma veniamo al dunque, ecco la mia domanda: Dio conosce il futuro? Santo Agostino dice che il futuro non esiste, è tutto da creare. Dice anche (così come il grande teologo Walter Kasper) che il male non è stato creato da Dio, ma la Creazione, essendo assolutamente libera (altrimenti Dio non sarebbe assolutamente buono) può “convertirsi” al male da sola. Bene.
Ma allora, se Dio “conosce” il futuro, come possono le Creature essere libere? Come può Giuda essere condannato se tutto quello che ha fatto era già scritto prima ancora che fosse nato? Poteva Giuda cambiare idea? Io credo di sì, perché è logico e l’uomo è libero, ma, dall’altra parte, se Giuda poteva cambiare idea, come spieghiamo i profeti e mistici che “prevedono” il futuro?
Abbiamo o non abbiamo la piena libertà? Se Dio conosce tutto il futuro abbiamo il rischio di cadere nella filosofia eretica di Calvino, ma se siamo assolutamente liberi e nemmeno Dio conosce il futuro, come spiegare Daniele, Elia, Isaia e anche Cristo stesso e la Madonna che nelle sue apparizioni prevede sempre il futuro?
Per concludere, le do la mia interpretazione: il futuro non esiste, come afferma Santo Agostino. Nemmeno Dio lo conosce, perché non esiste. L’uomo è assolutamente libero. Ciò nonostante (anche come dice Santo Agostino) l’uomo può leggere “gli indizi” del presente e così arrivare ad un futuro “probabile”. Non sarebbe questo che i profeti hanno fatto (seppur con l’ispirazione divina) e anche Gesù stesso (caduta di Gerusalemme) e la Madonna (come a Fatima)? In ogni modo, tutto ciò che prevedono sono “ammonimenti” come quelli della Madonna, ma l’uomo, ascoltando questi ammonimenti potrebbe cambiare e non far avvenire ciò che è stato predetto. In pratica non succede mai perché, purtroppo, non diamo mai ascolto alla voce divina, ma così potrebbe essere. Che dice? Sono troppo sbagliato nella mia strada? La ringrazio immensamente per la pazienza e le chiedo un ricordo nelle sue preghiere.
ED ECCO LA RISPOSTA…
Caro Rafael,
mi compiaccio con te per la lettura delle Confessioni di sant’Agostino, dalle quali hai tratto molte risposte di carattere filosofico.
Io mi limito a sottolineare e a precisare alcune cose.
1. Se in Dio ci fosse il tempo, Dio non sarebbe più Dio. Sarebbe in potenza verso un divenire che ancora non c’è.
Aristotele, l’antico filosofo pagano, aveva capito che Dio è motore immobile.
Aveva capito in altre parole che in Dio non c’è divenire, neanche nel momento della creazione, perché passerebbe dalla potenza all’atto.
È Dio invece che, creando, “crea” anche il tempo, il divenire, e cioè il passato, il presente e il futuro.
2. Dio conosce tutto il futuro.
Questo non pregiudica affatto la libertà dell’uomo.
Un conto è pre-conoscenza e un altro conto è predeterminazione.
3. Anzi Dio conosce anche il futuribile, e cioè come sarebbero andate le cose se gli uomini avessero fatto scelte diverse.
Dio è onnisciente.
Se non conoscesse qualche cosa, significa che potrebbe conoscerla in seguito.
E così, senza accorgertene, metti il divenire in Dio, cosa che è incompatibile con l’essenza stessa di Dio. Infatti gli mancherebbe ancora qualcosa, sarebbe in potenza. Non sarebbe più come aveva detto l’antico Aristotele Atto puro, senza divenire alcuno.
4. Fai poi questo ragionamento e dici: “il futuro non esiste, come afferma Santo Agostino. Nemmeno Dio lo conosce, perché non esiste”.
Qui bisogna distinguere: il futuro attualmente non esiste.
Se il futuro fosse presente non sarebbe più futuro! Anche questo è chiarissimo.
Ma quante cose noi conosciamo sebbene non esistano ancora! Quando tu metti la pasta nell’acqua bollente, sai per esperienza che di lì a qualche minuto sarà cotta. Quando tu semini, sai a che suo tempo ci sarà il raccolto. Non lo vedi, ma lo prevedi con certezza.
Quando tu spari addosso ad una persona, non l’hai ancora vista morta, ma sai con certezza che succederà questo.
Potrei dire che tutte le azioni che noi compiamo, le compiamo perché sappiamo che, poste determinate premesse, vi saranno determinati effetti.
È un prevedere, un preconoscere.
Non si tratta di una congettura, nella speranza di giungere ad un effetto probabile. Poste certe premesse, si sa con certezza quello che capiterà.
6. Quanto Gesù ha predetto su Gerusalemme non era una congettura.
Ha descritto la distruzione dicendo anche come le cose sarebbero andate.
Gesù sapeva che gli abitanti di Gerusalemme non si sarebbero convertiti e sapeva a che cosa sarebbero andati incontro, privi della conversione.
Gesù ha parlato anche della fine del mondo, del giudizio universale. Ne ha parlato non attraverso congetture, ma descrivendone la dinamica: il suo ritorno glorioso sulla terra, la risurrezione dei morti, il giudizio al cospetto di tutti e la destinazione eterna: salvezza e dannazione.
7. Anche le profezie ammonitrici, come quelle del profeta Giona o della Madonna a Fatima, non sono indizi probabili di quello che accadrà: sono in se stesse certissime. Ma il loro realizzarsi dipende dalla conversione degli uomini.
Giona e la Madonna in quel momento sono stati portavoce dell’onniscienza di Dio.
8. Sono invece congetture le profezie dei demoni: poste determinate premesse, ne arguiscono le conclusioni.
Ma queste conclusioni non sono infallibili perché l’agire degli uomini è soggetto alle decisioni del libero arbitrio.
E il libero arbitrio degli uomini sfugge ai demoni.
Ti ricordo volentieri nella preghiera e ti benedico.
Fonte: http://www.amicidomenicani.it/leggi_sacerdote.php?id=2637
Dipinto di Andrea Felice
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