
San Pier Damiani: avere speranza nella sofferenza
Quando la sofferenza si presenta nella nostra vita, può essere allettante cedere alla disperazione o perdere ogni speranza. Eppure, proprio in quei momenti, abbiamo l’opportunità di riporre la nostra speranza in Dio.
Una delle esperienze più difficili della vita è affrontare la sofferenza. Essa può manifestarsi in molte forme, da una malattia cronica a un crollo emotivo.
Possiamo inoltre provare un grande dolore nel vedere soffrire le persone che amiamo o addirittura nel perderle.
Sopportare la sofferenza può essere difficile, poiché la nostra visione della vita rischia di offuscarsi, inducendoci a mettere in dubbio la bontà di Dio.
Cosa dobbiamo fare? Come possiamo mantenere viva la speranza?
Speranza in mezzo alla sofferenza
San Pier Damiani affronta questo tema in una lettera che la Chiesa propone nell’Ufficio delle Letture.
Anzitutto, corregge l’idea che la sofferenza sia una punizione di Dio, inserendola invece nel contesto di una relazione familiare: “Non è il tormento di uno schiavo, ma la disciplina di un figlio da parte del suo genitore.”
San Pier Damiani ci ricorda poi che, per quanto dolorosa possa essere la sofferenza, essa non dura per sempre e, cosa ancora più consolante, Dio è con noi:
“Ma per gli eletti di Dio c’è grande conforto: il tormento dura solo poco tempo. Poi Dio si china, rialza la creatura caduta e sussurra parole di consolazione.”
Ci incoraggia dunque a riporre la nostra speranza in Dio, affinché la sofferenza ci conduca al Paradiso:
“Con la speranza nel cuore, l’uomo si rialza e cammina di nuovo verso la gloria della felicità eterna.”
Per illustrare ulteriormente il significato della sofferenza, San Pier Damiani utilizza diverse analogie che ci aiutano a comprenderne lo scopo:
“Gli artigiani applicano lo stesso principio: il fabbro martella l’oro per eliminare le impurità; lo scultore lima il metallo per rivelarne la lucentezza nascosta; la fornace del vasaio mette alla prova i vasi. Così il fuoco della sofferenza mette alla prova il coraggio degli uomini giusti.”
L’apostolo Giacomo riecheggia questo pensiero
“Considerate una grande gioia, miei cari fratelli e sorelle, quando vi trovate ad affrontare molte prove e tribolazioni.”
Infine, San Pier Damiani ci esorta a mantenere lo sguardo fisso sulla gioia che segue il dolore:
“Con serenità, guarda avanti alla gioia che segue la tristezza. La speranza ti conduce a quella gioia e l’amore accende il tuo zelo. La mente ben preparata dimentica la sofferenza inflitta dall’esterno e anela con ardore a ciò che ha contemplato dentro di sé.”
La sofferenza può essere difficile da sopportare, ma se adottiamo una giusta prospettiva sulla vita, possiamo confidare in Dio e riporre la nostra speranza nelle sue promesse.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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