San Francesco di Sales e gli uccelli in volo
San Francesco di Sales, ci dona una bellissima immagine della Grazia di Dio; lui la vede come gli uccelli che volano in cielo. Approfondiamo questo paragone che trovo sia davvero perfetto per spiegare appunto, cosa significa essere in Grazia, avere la Grazia di Dio.
San Francesco di Sales e la grazia
San Francesco di Sales diceva che Dio vuole elevarci con la Sua grazia, ma noi dobbiamo aprire le ali come un uccello per poter volare nel Suo amore.
Avolte possiamo avere la tentazione di pensare che non dobbiamo fare niente per ricevere la grazia di Dio. Se il Signore ci offre il dono della Sua grazia, dobbiamo essere aperti a quel dono per riceverlo. Ma cosa significa essere aperti? Significa metterci nella condizione di poterla ricevere.
La grazia è il dono più prezioso
La Grazia di Dio, è un dono prezioso, perché non solo ci permette di salvarci l’anima, ma ci mette in profonda relazione con Dio, ci rende pieni della pace divina, dell’amore divino. Ci dona la capacità di essere appunto graditi al Signore, quindi nelle sue “Grazie”.
Papa Francesco riflette su questo concetto quando esamina gli scritti di San Francesco di Sales nella sua lettera apostolica Totum amoris est.
Nel testo, il Pontefice sottolinea il paragone che San Francesco compie tra la grazia e il volo degli uccelli:
«Ci sono certi uccelli, Teotimo, che Aristotele chiama apodi’, perché hanno gambe talmente corte e piedi così deboli, che non se ne possono servire, proprio come se non li avessero; e se, per caso, si appoggiano a terra, ci rimangono, senza poter riprendere il volo da soli, perché, non avendo l’uso delle gambe, né quello dei piedi, non hanno modo di spingersi e lanciarsi in aria; per cui rimangono accovacciati per terra e vi muoiono.
Riescono a sopravvivere solo se il vento, sostituendosi alla loro incapacità, con folate sul terreno li prenda e li sollevi. In tal caso se, servendosi delle ali, assecondano lo slancio e la prima spinta che dà loro il vento, lo stesso vento continua a venire in loro aiuto spingendoli sempre più in alto per aiutarli e riprendere il volo».
Come dice San Francesco di Sales, Dio ci da la capacità di volare ma sta a noi, alla nostra volontà di dispiegare le ali. Dio infatti non costringe, ma ci dà la possibilità di poter accogliere la sua Grazia.
Una santa violenza
San Francesco di Sales spiega che la grazia “possiede una santa violenza, non per violare, ma per rendere amorosa la nostra libertà; agisce con forza, ma tanto soavemente che la nostra volontà non rimane schiacciata sotto un’azione così potente; ci spinge, ma non soffoca la nostra libertà: per cui ci è possibile, di fronte a tutta la sua potenza, consentire o resistere ai suoi movimenti, a nostro piacimento”.
E’ come un padre e una madre che vogliono il bene del proprio figlio e gli danno consigli, cercano di invogliarlo affinché faccia la cosa giusta, ma sta sempre al figlio, scegliere.
Quindi, Dio vuole donarci la Sua grazia, ma possiamo scegliere liberamente se accettarla o rifiutarla. Non esiste uomo o donna che non abbia avuto l’opportunità di scelta. Dio a tutti fa questa proposta, a tutti aiuta a fare la scelta giusta. Non dimentichiamo che abbiamo in noi una coscienza, che è la bussola che Dio ha posto in noi.
A noi la scelta
Quando non l’ascoltiamo, commettendo errori, peccati ecc ecc man mano la voce della coscienza diventa sempre più fioca, fino a scomparire, a non sentire più il rimorso. A quel punto abbiamo fatto la nostra scelta, abbiamo scelto appunto, il peccato, alla grazia.
Il Signore non viola il nostro libero arbitrio imponendoci la grazia, ma ce la offre come dono gratuito, un dono che dobbiamo accettare prima di sperimentarne gli aspetti salvifici.
Se vogliamo volare spinti dal vento della grazia di Dio, dobbiamo aprire le ali del nostro cuore, e permettergli di elevarci con il Suo amore.
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