Rinunciare alle seduzioni di Satana ci rende forti
Le seduzioni di Satana spesso non sono evidenti. Chi è facile cadere nel peccato mortale, senza preoccuparsi della propria anima, allora viene tentato in modo chiaro ed esplicito. Chi invece è già incamminato su un strada spirituale, di preghiera, frequentazione dei sacramenti ecc ecc, di certo non subisce le seduzioni di Satana che mostrino segni evidenti di peccato, perché tale persona starebbe lontana dal cadere, ma tali seduzioni sono più raffinate, si camuffano di bene, sembrano azioni buone, innocenti ma che in realtà portano al male. Bisogna anche dire che sono le stesse tentazioni a renderci forti.
Un esempio lampante lo vediamo quando Gesù va nel deserto e viene tentato da satana. Il demonio non tenta Gesù su peccati evidenti, ma tocca i suoi bisogni attuali, come la fame. Gesù aveva fame perché aveva digiunato quaranta giorni e quaranta notti. Leggiamo infatti: « E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, dì che questi sassi diventino pane». (Mt 4,2-3).
A tal proposito, il Papa ci dice:
Lo Spirito Santo ha spinto il Cristo nel deserto, « lo Spirito Santo, disceso su di Lui subito dopo il battesimo ricevuto da Giovanni nel fiume Giordano, lo stesso Spirito ora lo spinge ad andare nel deserto, per affrontare il Tentatore, per lottare contro il diavolo. L’intera esistenza di Gesù è posta sotto il segno dello Spirito di Dio, che lo anima, lo ispira, lo guida».
È un cammino dice il Papa, infatti l’uomo è chiamato a lottare, a rinunciare continuamente le seduzioni di Satana, e solo così può conquistare il Paradiso, l’eternità. Solo rinunciando a tali seduzioni possiamo vincere e rafforzarci nella fede. E come dice il sommo Pontefice: ” Dio parla al cuore dell’uomo, e dove sgorga la risposta della preghiera, in quella solitudine, si apre alla Parola di Dio. Il Tentatore, approfitta della fragilità e dei bisogni umani, insinua la sua voce menzognera, alternativa a quella di Dio.
Questa parte del Vangelo, dove Gesù viene tentato, ci ricorda cosa siamo noi cristiani, “ la vita del cristiano, sulle orme del Signore, è un combattimento contro lo spirito del male però è importante tenere a mente un particolare; nelle tentazioni Gesù mai dialoga con il diavolo, mai. Nella sua vita Gesù mai ha fatto un dialogo con il diavolo, mai. O lo scaccia via dagli indemoniati, o lo condanna. La tentazione è di dialogare con lui, come ha fatto Eva; e se noi entriamo in dialogo con il diavolo saremo sconfitti. ”
Lo Spirito Santo, ci spinge a meditare nel deserto, in noi stessi, per rinnovare “ le promesse del nostro Battesimo: rinunciare quindi alle seduzioni di Satana, ci porta a rinnovare le promesse a Dio. “
Scopri di più da Annalisa Colzi
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