Aborto e eutanasia sono un riflesso vivente dell’Inferno
L’Arcivescovo americano: aborto e eutanasia sono un “riflesso vivente dell’Inferno”
Coloro che dubitano dell’esistenza dell’Inferno, nonostante Nostra Signora di Fatima abbia mostrato i suoi orrori ai tre pastorelli portoghesi cento anni fa, possono tuttavia vedere un “riflesso vivente dell’Inferno” nell’aborto, nell’eutanasia e nell’omosessualità, secondo l’Arcivescovo di San Francisco, Salvatore Cordileone.
L’Arcivescovo Cordileone ha fatto le sue osservazioni durante l’omelia dello scorso weekend, quando ha consacrato la sua Arcidiocesi al Cuore Immacolato di Maria.
“Chi oserebbe affermare che tali barbarie non sono un deridere Dio?”, ha chiesto.
Cordileone ha elencato l’aborto legale come uno dei tanti genocidi: “e poi, c’è l’attacco alla vita umana innocente: il nostro mondo è macchiato dal sangue innocente dei bambini in quella che è diventata un’epidemia di morte equivalente al genocidio alla vita nel grembo”.
“E ora siamo sempre più testimoni dell’abbandono dei nostri fratelli e sorelle sofferenti verso l’altra estremità del viaggio della vita”, ha aggiunto, riferendosi all’eutanasia e al suicidio assistito degli anziani.
L’arcivescovo ha continuato nell’elencare, nominando il “matrimonio” legale omosessuale e facendo un riferimento al Pride Parades, come modi nella quale Dio viene beffato: “anche nella nostra città, San Francisco, vediamo…la celebrazione e anche l’esaltazione del volgare e del blasfemo, la presa in giro del bellissimo piano di Dio, nella quale Lui ci ha creati, nei nostri corpi, per la comunione fra noi e Lui. Dio viene brutalmente deriso nelle nostre stesse strade e ciò è accolto con approvazione e applausi nella nostra comunità e, tuttavia, noi restiamo in silenzio”.
Il 13 ottobre, segnava il 100° anniversario del “miracolo del sole” di Fatima.
La giornata celebra l’ultima apparizione di Nostra Signore di Fatima ai tre bambini e compimento del “segno” promesso.
Decine di migliaia di persone, inclusi atei e coloro che erano venuti per deridere i bambini, hanno testimoniato il sole danzare ed emanare colori splendenti nel cielo.
Cordileone ha affermato che oggi, 100 anni dopo l’apparizione di Fatima, si manifesta “in molti modi…un riflesso vivente dell’Inferno, un riflesso che su tanti fronti ha brutalmente deriso Dio”.
“Se pensiamo a quanto è successo in questi ultimi 100 anni, non vediamo forse che il secolo attraverso il quale siamo appena passati non era niente altro che un’esperienza e un riflesso vivente dell’Inferno. Il secolo da quando le apparizioni di Fatima sono finite fino ad oggi, ha deriso Dio, ma Dio non può essere preso in giro: non perché a Lui piaccia infliggere vendetta su di noi, ma perché voltando le nostre spalle a Dio, semplicemente le voltiamo a noi stessi, generando la nostra auto-distruzione”, ha affermato.
PRESTIAMO ATTENZIONE AL MESSAGGIO
L’Arcivescovo ha affermato che oggi, più che mai, la gente deve “prestare attenzione al messaggio di Fatima, implorando Misericordia a Dio”, specialmente attraverso la richiesta della Madonna di “preghiera, penitenza, adorazione”.
Ha chiesto che ogni Cattolico nell’Arcidiocesi, in onore alle richieste di Nostra Signora di Fatima, preghi il rosario ogni giorno: “chiedo a ogni Cattolico nell’Arcidiocesi di San Francisco, se non lo sta già facendo, di pregare il rosario ogni giorno. E chiedo a tutte le famiglie di pregare il rosario insieme almeno una volta alla settimana”.
Ha anche chiesto ai Cattolici nella sua diocesi di fare penitenza ogni venerdì: “chiedo a ogni Cattolico nell’Arcidiocesi di San Francisco di dedicare il venerdì come giorno di penitenza, in onore al giorno nella quale Nostro Signore è morto per noi, scegliendo una forma concreta di digiuno fisico da osservare in questo giorno: astenersi dalla carne o da altri tipi di cibo o da alcuni tipi di bevande che solitamente amiamo, o trascurando del tutto di mangiare”.
Infine, ha chiesto ai Cattolici, per onorare le richieste di Nostra Signora, di pregare davanti a Dio in adorazione una volta alla settimana: “chiedo ad ogni Cattolico nell’Arcidiocesi di San Francisco, di dedicare del tempo, ogni settimana, per pregare davanti al Santissimo Sacramento. Se non è possibile farlo durante la settimana, prendetevi del tempo prima o dopo la Messa della domenica per pregare in ginocchio davanti a nostro Signore, presente nel Tabernacolo. Almeno un po’ di tempo, ogni settimana, pregando davanti la presenza di nostro Signore nel Santissimo Sacramento: Corpo, Sangue, Anima e Divinità, soddisferà il suo desiderio della nostra richiesta di chiederGli Misericordia”.
L’Arcivescovo ha anche chiesto che i Cattolici osservino la devozione ai Primi Cinque Sabati, una volta all’anno: “la devozione consiste nel partecipare alla Messa e ricevere la Comunione in riparazione dei peccati, i primi cinque sabati del mese consecutivi, confessarsi e passare un quarto d’ora in preghiera pregando il rosario”.
Cordileone ha affermato che se i Cattolici onorano le richieste di Nostra Signora, si affretterà il compimento della sua promessa, che dice “alla fine, il mio Cuore Immacolato trionferà”: “prestiamo attenzione al suo messaggio, acconsentiamo alle sue richieste, così da affrettare il suo trionfo, quel trionfo che è quello di suo Figlio sulla morte, perché lei è inseparabilmente unita a suo Figlio, che è venuto a vincere per noi la nostra Salvezza Eterna”.
E aggiunge: “il suo Cuore Immacolato è la porta che ci conduce a quel trionfo. E’ attraverso quella porta che camminiamo dalle tenebre del peccato e della morte alla luce della Verità e della Misericordia di Cristo. Dall’altra parte di quella porta, c’è un glorioso, immenso, luminosissimo paradiso che è il Paradiso. Il suo cuore è il cancello del Paradiso”.
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