Il respiro del diavolo, la droga che rapisce l’anima
Due ragazzi in coma per aver sniffato “il respiro del diavolo”, la droga del controllo mentale
La si può chiamare “il respiro del diavolo“, la “droga dello stupro”; in Colombia viene chiamata “Burundanga”; in termini scientifici è la stramonio. Una terribile droga dagli effetti devastanti.
Ora è arrivata anche in Italia. Lo stramonio o respiro del diavolo è la droga del controllo mentale. Da qualche anno viene usata a scopo terapeutico in bassissime dosi, in quanto molto tossica; usata per curare disturbi del sistema nervoso centrale. Questa droga viene sniffata come la cocaina, provocando effetti allucinogeni, annullando il pensiero e provocando disinibizione e amnesia.
I rischi sono altissimi: il respiro del diavolo annienta la coscienza delle persone, che sono portate ad essere manipolate e assoggettate alla volontà altrui, dopo la perdita di ogni controllo e lo svuotamento di ogni volontà. Non si riesce in pratica a reagire; per questo si pensa anche che il respiro del diavolo sia alla base di aggressioni sessuali a danno delle donne, proprio per le conseguenze che riesce ad ottenere nell’organismo e nella psiche. L’overdose può causare delirio, allucinazione, paralisi, stato soporoso, perdita di coscienza fino alla morte.
E purtroppo si hanno già i primi casi… Due ragazzi ora sono in coma dopo aver sniffato stramonio ad una festa privata nel modenese; un terzo è ricoverato in condizioni meno gravi. Ed è l’unico ad essere stato in grado di raccontare l’accaduto ai medici che prestavano soccorso. Poi non è ancora chiaro se i ragazzi avessero ingerito quantità sufficienti di alcool da provocare così il mix potenzialmente letale.
Ricevute le notizie dai medici, la polizia sta cercando di capire se lo stramonio possa essere considerata o meno una vera e propria droga; e dove i ragazzi possano averla reperita. Esiste infatti anche il dubbio che potrebbe anche essere stata acquistata in internet, così come si compra un telefonino o un libro.
E questo è forse uno degli aspetti più inquietanti.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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