Quella noia nella preghiera può diventare ricchezza per l’anima
Noia nella preghiera
La noia nella preghiera è spesso presente, anzi quasi sempre. “Ci annoiamo, preghiamo male ecco perchè proviamo noia nella preghiera”….questa è la risposta che la nostra mente elabora sin da subito. Qualcuno invece potrebbe darci la risposta semplice e facile: ” Hai noia nella preghiera perchè non ami e non credi realmente in Dio”.
Quel profondo mistero della preghiera
Tutte risposte valide senza dubbio. Quando siamo annoiati preghiamo male. Quando non crediamo nella nostra preghiera, ci annoiamo. Ma ci annoiamo anche quando preghiamo solo con le labbra. Quando le labbra e il cuore non sono in sintonia. Quando il cuore non trasmette ciò che la mente in quel momento sta pensando. Ma scaviamo, andiamo ancora più giù per scoprire qualcosa che forse non abbiamo mai pensato:
La noia fonte di ricchezza
Si, avete letto bene. La noia potrebbe essere una fonte di ricchezza per la nostra anima. Quando proviamo fervore, quando proviamo desiderio di pregare, in quel momento è Lo Spirito Santo che ci consola. Quando invece la preghiera pesa più di un macigno tanto da sentirci schiacciati dalla noia, e nonostante ciò restiamo fedeli alla nostra preghiera giornaliera…l’anima nostra si sta arricchendo!
Quando pregando ci accorgiamo che le labbra vanno da una parte e la mente ad un’altra…e ci sforziamo di pregare bene senza alcun risultato….Ci stiamo arricchendo! Tutto questo forse somiglia a una campana stonata, ma in realtà, le campane, sono stonate!
Ditemi: Ha più valore la preghiera di chi prega con tanto fervore e gioia, oppure di chi con noia si accosta comunque alla preghiera pur non avendo voglia?
Santa Teresina di Lisieux diceva: “Il Rosario mi pesa più dell’indossare uno strumento di penitenza”.
Quanto valore per la nostra anima, pregare, pregare con noia, pregare con pesantezza, con stanchezza. Pregare quando in quel momento vorremmo fare altro. Pregare quando siamo stanchi e vorremmo rilassarci.
Gesù ci ha salvati salendo sulla croce non sulla giostra
Gesù disse: “Padre, allontana da Me questo calice…” ma poi riprese: ” Ma non la Mia sia fatta, ma la Tua volontà”. Gesù quindi salì sulla croce con paura, con stanchezza, con pesantezza, con ansia, con terrore….Non con fervore!
Non confondiamo quindi la parola noia, con la parola svogliatezza.
Preghiamo lo stesso quindi quando ci sentiamo annoiati! E’ solo una scusa che il demonio ci mette nel cervello quando pensiamo: ” Sono troppo annoiato è inutile pregare, pregherei male e la mia preghiera non avrebbe valore”….Preghiamo con noia, ma preghiamo!
Ho fatto esperienza della preghiera noiosa
Ho degli orari fissi di preghiera, orari in cui mi sono ripromesso di rispettarli, costi quel che costi. Quelle ore a volte diventano un vero incubo perchè non sempre ho voglia di pregare. Ecco che allora Gesù mi mette alla prova dicendo: ” Cosa scegli di fare?” Io rispondo: “Penitenza”. La preghiera se non ha il valore di orazione, potrà essere un vero strumento di penitenza, proprio come diceva Santa Teresina.
“Quando proviamo fervore nella preghiera, è Gesù che ci sta consolando. Quando proviamo pesantezza e noia, siamo noi che stiamo consolando Gesù, andando contro il nostro volere e piacere.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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