Quanto è importante l’intercessione dei santi per un cristiano?
Per noi cristiani, appartenenti alla Santa Madre Chiesa, Cattolica Romana, l’intercessione dei santi è importante. Soprattutto l’intercessione di Maria Madre di Dio, che va aldilà di ogni intercessione. Lei è la Mediatrice, la nostra Avvocata, la Regina del cielo. Basti pensare al miracolo di Cana, l’acqua che diventa vino. Gesù va oltre i tempi prestabiliti. Anche i santi grazie alle loro preghiere, alle loro penitenze, ma soprattutto grazie alla loro fede, ottenevano tutte le grazie per chi chiedeva il loro aiuto. Infatti la Santa Chiesa si basa proprio sulla comunione dei santi. In paradiso non si pensa al proprio benessere e alla propria felicità, ma si è felici perché gli altri sono felici; si dice infatti che c’è più gioia nel dare che nel ricevere.
Trovo assurdo alcune frasi come: ” Perché devo pregare un santo che è uomo come me, quando posso pregare direttamente Dio? Perché devo pregare e chiedere alla Vergine Maria se è una creatura come me? Non è meglio chiedere direttamente a Dio?! “
In questa frase c’è molta ignoranza religiosa e molta superbia. L’intercessione dei santi non sta nel fatto che siano di carne ed ossa come noi, ma nell’amicizia profonda che hanno con Gesù, meglio ancora in Maria che è la Madre di Gesù. E noi siamo così superbi da ritenerci migliori di loro? Siamo così esaltati da pensare anche minimamente che le nostre preghiere otterranno più dei santi? Più della Vergine Maria?
Il patrocinio dei santi è davvero importante perché ci aiutano a progredire verso la conquista del Paradiso. Santa Teresa D’Avila ce ne da testimonianza. Infatti dai suoi scritti leggiamo:
“Quando vidi lo stato in cui mi avevano ridotta i medici della terra e come fossi tutta scontorta in così giovine età, decisi di ricorrere ai medici del cielo e domandare ad essi la salute, perché quantunque sopportassi quel male con tanta gioia, desideravo anche di guarire. Pensavo talvolta che se con la salute avessi dovuto dannarmi, sarebbe stato meglio rimanere così, ma insieme m’immaginavo con la salute di poter servire meglio il Signore. Ecco qui il nostro errore: non voler rimetterci in tutto nelle mani di Dio che sa meglio di noi quello che ci conviene.
Cominciai a far celebrare messe e a recitare orazioni approvate.
Presi per mio avvocato e patrono il glorioso S. Giuseppe, e mi raccomandai a lui con fervore. Questo mio Padre e Protettore mi aiutò nella necessità in cui mi trovavo e in molte altre più gravi in cui era in gioco il mio onore e la salute della mia anima.
Ho visto chiaramente che il suo aiuto mi fu sempre più grande di quello che avrei potuto sperare. Non mi ricordo finora di averlo mai pregato di una grazia senza averla subito ottenuta. Ed è cosa che fa meraviglia ricordare i grandi favori che il Signore mi ha fatto e i pericoli di anima e di corpo da cui mi ha liberata per l’intercessione di questo Santo benedetto.
Procuravo di celebrarne la festa con la maggior possibile solennità. È vero che ci mettevo più vanità che spirito, perché volevo che si facesse tutto con ricercatezza e scrupolosità, ma l’intenzione era buona.
Per la grande esperienza che ho dei favori ottenuti da S. Giuseppe, vorrei che tutti si persuadessero ad essergli devoti. Non ho conosciuto persona che gli sia veramente devota e gli renda qualche particolare servizio senza far progressi in virtù. Egli aiuta moltissimo chi si raccomanda a lui. È già da vari anni che nel giorno della sua festa io gli chiedo qualche grazia, e sempre mi sono vista esaudita. Se la mia domanda non è tanto retta, egli la raddrizza per il mio maggior bene.
Chiedo solo per amore di Dio che chi non mi crede ne faccia la prova, e vedrà per esperienza come sia vantaggioso raccomandarsi a questo glorioso Patriarca ed essergli devoti. (Santa Teresa d’Avila, Vita, VI, 5-8).
Come possiamo notare, santa Teresa si affidava alle preghiere e all’intercessione di San Giuseppe. Ogni santo quando era sulla terra aveva una speciale devozione per un santo in particolare. L’intercessione dei santi quindi fa parte di ogni cristiano, Bisogna sapere che i santi non si prendono nessun merito in cielo, ma come specchio, riflettono tutto in Dio.
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