ll giorno del riposo, profezia di liberazione
Papa Francesco chiama il giorno del riposo, profezia di liberazione. Cosa significa? Perchè?
Perchè nell’Esodo il motivo del riposo è la benedizione della creazione, nel Deuteronomio, invece, esso commemora la fine della schiavitù. In questo giorno lo schiavo si deve riposare come il padrone, per celebrare la memoria della Pasqua di liberazione.
Papa Francesco quindi usa la parola profezia di liberazione perchè Dio profetizza la libertà, quella libertà che attraverso l’amore e il rispetto della sua legge, del Suo Decalogo possiamo avere. Parla infatti di una schiavitù molto più sofferente rispetto a quella fatta di catene e sbarre; è la schiavitù interiore.
Gli schiavi, infatti, per definizione non possono riposare. Ma esistono tanti tipi di schiavitù, sia esteriore che interiore. Ci sono le costrizioni esterne come le oppressioni, le vite sequestrate dalla violenza e da altri tipi di ingiustizia. Esistono poi le prigionie interiori, che sono, ad esempio, i blocchi psicologici, i complessi, i limiti caratteriali e altro. Esiste riposo in queste condizioni? Un uomo recluso o oppresso può restare comunque libero? E una persona tormentata da difficoltà interiori può essere libera?
In effetti, ci sono persone che, persino in carcere, vivono una grande libertà d’animo. Pensiamo, ad esempio, a San Massimiliano Kolbe, o al Cardinale Van Thuan, che trasformarono delle oscure oppressioni in luoghi di luce. Come pure ci sono persone segnate da grandi fragilità interiori che però conoscono il riposo della misericordia e lo sanno trasmettere. La misericordia di Dio ci libera. E quando tu ti incontri con la misericordia di Dio, hai una libertà interiore grande e sei anche capace di trasmetterla. Per questo è tanto importante aprirsi alla misericordia di Dio per non essere schiavi di noi stessi.
Che cos’è dunque la vera libertà? Consiste forse nella libertà di scelta? Certamente questa è una parte della libertà, e ci impegniamo perché sia assicurata ad ogni uomo e donna. Ma sappiamo bene che poter fare ciò che si desidera non basta per essere veramente liberi, e nemmeno felici. La vera libertà è molto di più.
Sante parole quelle del Papa, dicendo che siamo tutti schiavi del nostro Ego che ci obbliga a fare determinate cose, che ci procura egoismo, distrazioni, disagi, amor proprio. E seguendo le parole di Papa Francesco, l’ego può diventare un aguzzino che tortura l’uomo ovunque sia e gli procura la più profonda oppressione, quella che si chiama “peccato”, che non è banale violazione di un codice, ma fallimento della propria esistenza. E’ l’ego e l’amore di noi stessi che ci spinge a dire: “Io voglio fare questo e non mi importa se c’è un limite, se c’è un comandamento, neppure mi importa se c’è l’amore”.
Papa francesco: L’ego, per esempio, pensiamo nelle passioni umane: il goloso, il lussurioso, l’avaro, l’iracondo, l’invidioso, l’accidioso, il superbo – e così via – sono schiavi dei loro vizi, che li tiranneggiano e li tormentano. Non c’è tregua per il goloso, perché la gola è l’ipocrisia dello stomaco, che è pieno ma ci fa credere che è vuoto. Lo stomaco ipocrita ci fa golosi. Siamo schiavi di uno stomaco ipocrita. Non c’è tregua per il goloso e il lussurioso che devono vivere di piacere; l’ansia del possesso distrugge l’avaro, sempre ammucchiano soldi, facendo male agli altri; il fuoco dell’ira e il tarlo dell’invidia rovinano le relazioni. Gli scrittori dicono che l’invidia fa venire giallo il corpo e l’anima, come quando una persona ha l’epatite: diventa gialla. Gli invidiosi hanno gialla l’anima, perché mai possono avere la freschezza della salute dell’anima. L’invidia distrugge. L’accidia che scansa ogni fatica rende incapaci di vivere; l’egocentrismo – quell’ego di cui parlavo – superbo scava un fosso fra sé e gli altri.
Il vero schiavo? E’ colui che è incapace di amare! E tutti questi vizi, questi peccati, questo egoismo ci allontanano dall’amore e ci fanno incapaci di amare. Siamo schiavi di noi stessi e non possiamo amare, perché l’amore è sempre verso gli altri. Per ottenere una vera liberazione dal nostro ego, dobbiamo spogliarci di noi stessi.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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