Prendersi cura degli altri è il linguaggio dell’amore
Bellissime parole che ci aiutano a riflettere: “Impariamo il linguaggio dell’amore, prendiamoci cura degli altri“. Questa frase di Papa Francesco riassume tutto il cristianesimo che appunto senza amore è solo un tintinnio di un cembalo.
Prendersi cura
Oggi purtroppo si vive in un clima di egoismo, di egocentrismo. Abbiamo voglia di apparire, di metterci in mostra; lo possiamo vedere in questa era fatta di videosocial dove tutti si prendono cura di se stessi, per accrescere il proprio “ego”.
E se c’è egoismo, non c’è amore per gli altri, e se non c’è amore per gli altri, non ci si può prendere cura di chi ha bisogno di noi.
Impariamo da Maria
Papa Francesco ci ha spesse volte detto che dobbiamo prendere Maria come modello vero cristiano. Eh si, perché la Madre di Dio è modello per eccellenza. Lei si è presa cura degli apostoli, rinunendoli in preghiera nel cenacolo. Ma ancor prima, la Vergine Santa, si è presa cura degli sposi che non avevano più vino.
Papa Francesco ci fa notare come la Madonna accoglie con stupore il mistero della nascita di Gesù, custodisce tutto nel suo cuore e, soprattutto, si preoccupa del Bambino”.
Senza parlare, Lei resta in silenzio: “Mentre gli angeli fanno festa, i pastori accorrono e tutti lodano Dio a gran voce per l’evento che è accaduto, Maria non parla, non intrattiene gli ospiti spiegando ciò che le è successo, non ruba la scena, a noi piace tanto rubare la scena! Al contrario, mette al centro il Bambino, prendendosi cura di Lui con amore.
Come tutte le mamme del mondo
Come tutte le mamme, accudiscono il proprio bambino. Questo è il suo insegnamento per noi, “ occuparsi di..”. Che è il contrario dell’egoismo; quindi, esorta Francesco, se vogliamo ricostruire la speranza, occorre abbandonare i linguaggi, i gesti e le scelte ispirati all’egoismo e imparare il linguaggio dell’amore, che è occuparsi di chi ha bisogno. Avere a cuore il biosgno del prossimo è un linguaggio nuovo, che va contro i linguaggi dell’egoismo.
Cosa significa curare?
Riassumiamolo in cinque punti:
- Vivere bene la nostra vita.
- Usare bene il nostro tempo.
- Curare la nostra anima.
- Salvaguardare il creato e l’ambiente in cui viviamo.
- Pensare ai bisogni del nostro prossimo, di coloro che il Signore ci ha messo accanto, come pure dei fratelli e delle sorelle che sono nel bisogno e interpellano la nostra attenzione e la nostra compassione.
Ricordiamoci quindi di curare gli altri e noi stessi, non mettendoci in mostra e calpestando gli altri per alimentare il nostro egoismo ma occuparci e preoccuparci della salute interiore, e della nostra vita spirituale.
Chiediamo a Maria quindi che in questa epoca inquinata dalla diffidenza e dall’indifferenza, ci renda capaci di compassione e di cura – capaci di avere compassione , capaci di ‘commuoversi e di fermarsi davanti all’altro, tutte le volte che sia necessario.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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