Pregare con distrazione?
Papa Francesco ha trattatospesso dell’argomento “pregare con distrazione” ma in modo particolare un giorno, ha proferito delle parole che ritengo siano davvero luminose che possono aiutarci a comprendere meglio l’argomento.
Due tipi di distrazione
“La distrazione che ci prende quando vorremmo cominciare a pregare ma la mente inizia a viaggiare per conto suo, “la preghiera convive spesso con la distrazione. Infatti, la mente umana fatica a soffermarsi a lungo su un solo pensiero.”
Ovviamente questo non riguarda solo la preghiera, ogni cosa ha bisogno della giusta concentrazione, come lo studio; è una disciplina mentale e nel Vangelo viene dato un consiglio, quello di essere sempre vigili: “Gesù richiama i discepoli al dovere di una vita sobria, guidata dal pensiero che prima o poi Lui ritornerà. Non conoscendo però il giorno e l’ora del suo ritorno, tutti i minuti della nostra vita sono preziosi. In un istante che non conosciamo risuonerà la voce del nostro Signore, ecco perché bisogna essere sempre vigili.
Pregare con distrazione a causa dell’aridità spirituale
Vi è poi il tempo dell’aridità, (spesso preghiamo distratti perché siamo aridi) che viene descritto perfettamente dal Catechismo: “Il cuore è insensibile, senza gusto per i pensieri, i ricordi e i sentimenti anche spirituali.… I maestri spirituali descrivono l’esperienza della fede come un continuo alternarsi di tempi di consolazione e di desolazione. Ma attenzione, con un cuore spento non possiamo pregare perché non ne avvertiamo la consolazione: il cuore deve essere aperto e luminoso, perché entri la luce del Signore. (Papa Francesco).
Ed ecco infine l’accidia, “una forma di depressione dovuta al rilassamento” che non a caso è uno dei 7 vizi capitali, da combattere. “Il vero progresso della vita spirituale non consiste nel moltiplicare le estasi, ma nell’essere capaci di perseverare in tempi difficili, senza avere paura di chiedere a Dio il perché? Ricordando che anche le nostre espressioni più dure e più amare, Egli le raccoglierà con l’amore di un padre, e le considererà come un atto di fede, come una preghiera.
Quindi prendendo spunto dalle parole del Papa, possiamo capire che pregare con distrazione è spesso inevitabile ma bisogna affrontare tutto con tenacia e volontà, perché la preghiera è respiro, è forza, è nutrimento della nostra anima.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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