Compravo libri di divinazione per predire il futuro
Studiati i testi per imparare, cominciai a fare le carte…
“La mia autostima era sotto i piedi – il demonio sa come dare false gratificazioni – compravo libri di divinazione che mi insegnavano a predire il futuro – cominciai a fare le carte e sedute spiritiche”
La mia storia
Intanto crescevo, era arrivata l’adolescenza.
Ero alle superiori; studiavo, mi applicavo, ma la mia testa non riusciva a ricordare nulla. Inutile dire quanto mi sentivo stupida, ignorante. La mia autostima era sotto i piedi. Ero stata così tanto dalle cartomanti che volevo provare io stessa come poteva essere facile predire il futuro. Una effimera consolazione.
Libri di divinazione che insegnano a predire il futuro
Iniziai questa terribile avventura… il demonio sa come dare false gratificazioni momentanee, tant’è che ero diventata bravissima. Compravo libri di divinazione che mi insegnavano a predire il futuro. Ero abilissima; io ci avevo messo le nozioni di base e l’altro ci metteva del suo.
Non ho mai fatto le carte al pubblico, solo ad amici, parenti e conoscenti.
Circa all’età di 17 anni, per guadagnare qualche spicciolo durante l’estate, andavo a lavorare nelle colonie. Ho lavorato principalmente a Cesenatico nella colonia dell’allora Cardinal Lercaro, gestita dalle suore. Era un momento di felicità nonostante il lavoro, poiché lontano da casa mi distaccavo dai problemi e perché lì facevo amicizia con altre ragazze provenienti da varie parti d’Italia. Nei momenti di libertà lavorativa, andavamo insieme a prendere il sole, facevamo a gara a chi diventava più “nera”.
Carte e sedute spiritiche
Di sera ci trovavamo in un grande camera per dormire a raccontarci le avventure, gli incontri che avevamo fatto ecc. Ecco di nuovo quella voglia irrefrenabile di condividere con loro la mia dote di superiorità. Cominciai a fare le carte e sedute spiritiche, ero bravissima, il maligno mi sussurrava ogni pedina da muovere, ogni bisbiglio di predilezione. Il gioco era fatto. Le ragazze mi dicevano: “Ma come fai, è proprio così, ma sai che ci hai preso…”.
Addirittura a qualcuna facevo pronostici futuri. Anche in questo caso, quando ci incontravamo negli gli anni successivi, avevo azzeccato tutto. “Sai, ho trovato quel ragazzo sportivo che avevi detto avrei trovato; gioca a tennis”. Se facciamo un po’ di calcoli matematici, non è poi una grande scoperta, la stragrande maggioranza dei giovani adora lo sport … Comunque, anche se ci avessi davvero preso, non era di certo opera mia, ma dell’astuzia diabolica di quell’essere che mi era vicino.
(continua)
Prima parte: Una preda in mano al potere occulto del male
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