Povero gatto escalamai
Questo racconto fatto da don Giuseppe Tomaselli fa ben riflettere su come oggi, i ragazzi sono sbandati e che fine potrebbero fare (alcuni già stanno facendo) se non saranno al più presto corretti, educati e indirizzati.
Ero nel cortile di un Ospizio; mentre i giovani scorazzavano, entrò un ragazzo di circa quattordici anni. Un operaio dell’Ospizio mi disse: Si guardi da quel tale! Fu cacciato da questa Casa perché rubava ai compagni! Passarono alcuni anni. Mi avviavo alla stazione ferroviaria di quel paese e vidi a pochi passi da me due carabinieri, che accompagnavano un detenuto. Ebbi la curiosità di guardare chi fosse. Era proprio quel tale, di cui mi aveva parlato l’operaio. Casualmente il detenuto era soprannominato « gatto » e dissi fra me: Povero gatto! Ha fatto la fine del topo! È caduto in trappola! Quest’esempio giovi ai genitori ed agli educatori a correggere energicamente i ragazzi quando scorgessero in loro la tendenza ai piccoli furti. (don Giuseppe Tomaselli)
Oggi non solo non si segue Dio ma lo si odia. Noto proprio questo aspetto nella società odierna, e di sicuro non è buono. I ragazzini sono cambiati perché sono cambiati i loro genitori. Prima i nostri padri e le nostre madri, avevano non solo rispetto per il Signore e per le cose sacre, ma soprattutto nutrivano il Sacro Timor di Dio. Oggi i genitori pensano al proprio benessere, alla propria vanità, incapaci di educare, indirizzare i propri figli. Spesso li lasciano come pacchi, dai nonni. Viviamo una società dove la famiglia è solo un insieme di persone. Ed i ragazzi come il Povero Gatto, di cui parla don Giuseppe, rischiano di finire in brutti giri di droga, di gang, di cattive compagnie, crescendo come una belva in una giungla.
I nostri genitori, che oggi chiamano antichi, ci insegnavano il rispetto, l’educazione. Ci insegnavano l’onestà. Oggi i ragazzi sono avidi del proprio ego, mostrandosi in qualsiasi forma sui social. Per loro è più importante accumulare un LIKE, anziché una giusta opinione di sè. Oggi si picchiano, si uccidono, per rendere virale un video. magari fossero dei poveri gatti, almeno avrebbero ancora un cuore: La cosa che più somiglia al loro stato attuale è un oggetto, una macchina telecomandata che purtroppo attualmente, il telecomando viene pilotato da satana.
Se i genitori non iniziano a lavorare seriamente sui propri figli, presto avremo un mondo senza amore, senza rispetto, senza identità. Ma se nel cuore di un padre, nel cuore di una madre, manca Dio, non c’è l’amore necessario per poter fronteggiare a questa valanga di infamità, a sopportare, educare, insegnare ad essere migliore. Avviciniamoci a Dio se vogliamo che la nostra famiglia si riunisca di nuovo intorno ad un tavolo per pranzare insieme. Avviciniamoci a Dio se vogliamo che i nostri figli crescano e camminino sulla giusta via. Affidiamoci a Maria se vogliamo che il mondo torni a parlare di amore.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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