Un ponte spezzato in ognuno di noi
Un ponte spezzato, un cuore trafitto. Un ponte spezzato, un’estate finita. Un ponte spezzato, un sorriso rubato. Un ponte spezzato, un sipario calato, sotto la pioggia di un’estate fredda nel cuore. Se guardiamo dall’alto il ponte Morandi crollato, sembra proprio una ferita aperta che continua ad emanare sangue… quanto dolore, quanto anche in chi è stato fortunato, anche in chi a Genova non c’è mai stato. Quanta rabbia che si accumula. Vite spezzate insieme a questo ponte, cuori spezzati per il dolore della perdita della persona cara, SPERANZE SOSPESE proprio come quel che resta di questo ponte sospeso in aria, di chi ancora sta cercando la persona amata. E come se non bastasse, c’è chi perderà la propria abitazione e insieme alla sua distruzione, distruggerà tutti i suoi sacrifici fatti.
Cari amici, ma non è un caso che tale disgrazia sia accaduta proprio il 14 agosto, vigilia della festa dell’Assunta. La Vergine Santissima prega per tutti noi, ha evitato che tale dolore potesse diventare ancora più grande. Il ponte poteva crollare proprio dove sotto c’erano palazzi e abitazioni. I nostri cari seppure morti e strappati dai nostri affetti, mi piace immaginare che hanno avuto in realtà un invito speciale, alla festa della Regina Assunta in cielo. Non potevano mancare!
Quel sacrificio non rendiamolo invano, disperandoci, ma preghiamo per loro e chiediamo loro di pregare per noi per superare questo dolore, per riparare quel ponte spezzato nel nostro cuore, nella nostra anima e nella nostra carne.
Se c’è qualcuno che pensa che sia colpa di Dio, rispondo subito: è colpa dell’uomo non di Dio. L’uomo che è superficiale, l’uomo che pensa al potere, l’uomo che ruba, l’uomo che alla vita altrui non dà importanza. E’ colpa dell’avidità, dell’indifferenza, della superficialità. Invece di accusare Dio; PREGHIAMOLO PIU’ SPESSO E RICORDIAMOCI DI LUI NON SOLO NEL DOLORE, PERCHE’ IL NOSTRO DIO E’ DIO DELLA GIOIA, DELLA VITA, DELLA RESURREZIONE.
Genova è spezzata in due, ma lo è tutta l’Italia e ne approfitto per dire che tutto l’Esercito di Maria si unisce all’immenso dolore di questa bellissima città, di tutti i genovesi e in modo particolare, abbracciamo i familiari che hanno ormai un pezzo mancante nel loro cuore.
Lasciamo cari amici, che Dio ripari questo ponte spezzato in ognuno di noi.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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