Perchè la preghiera liturgica è importante

Pariamo tanto di preghiera, diciamo spesso che è fondamentale pregare per poter creare un legame con Dio e sentirlo sempre più accanto a noi e nella nostra vita. Trascuriamo però la preghiera liturgica che è la preghiera per eccellenza. Anche Papa Francesco ultimamente ci ha parlato di questa grande importanza che ha la preghiera ufficiale della Chiesa. Ad essa poi va affiancata la preghiera del cuore, quella intima e privata che ognuno di noi costruisce nel rapportarsi con Dio, quotidianamente.

Come dice il Sommo Pontefice,  “la preghiera non può prescindere dalla liturgia”. Molti infatti non pregano mai con la liturgia, ma solo privatamente. Dobbiamo invece essere uniti all’orazione liturgica della Chiesa per essere un solo corpo con la Chiesa stessa.

Il Concilio Vaticano II infatti dice: “ la preghiera dei cristiani passa attraverso mediazioni concrete: la Sacra Scrittura, i Sacramenti, i riti liturgici, la comunità. Nella vita cristiana non si prescinde dalla sfera corporea e materiale, perché in Gesù Cristo essa è diventata via di salvezza. ”

Il Papa ci da conferma: “Cristo si rende presente nello Spirito Santo attraverso i segni sacramentali: da qui deriva per noi cristiani la necessità di partecipare ai divini misteri.[…] Ogni volta che celebriamo un Battesimo, o consacriamo il pane e il vino nell’Eucaristia, o ungiamo con l’Olio santo il corpo di un malato, Cristo è qui! È Lui che agisce ed è presente come quando risanava le membra deboli di un infermo, o consegnava nell’Ultima Cena il suo testamento per la salvezza del mondo. ”

Anche quando si va a Messa, ad esempio, noi non solo ascoltiamo, ma partecipiamo. È importante capire questa distinzione, “la Messa è sempre celebrata, e non solo dal sacerdote che la presiede, ma da tutti i cristiani che la vivono. E il centro è Cristo! Tutti noi, nella diversità dei doni e dei ministeri, tutti ci uniamo alla sua azione, perché è Lui, Cristo, il Protagonista della liturgia. ”

E come esortò San Paolo nella sua Lettera ai Romani, la nostra vita stessa deve diventare culto a Dio, attraverso la preghiera liturgica.