Papa Francesco e Medjugorje le due note positive
Papa Francesco e Medjugorje
E’ un binomio che interessa molto. Un binomio che fa vendere. Ecco perché ogni volta che Papa Francesco e Medjugorje vengono abbinati i media si scatenano riportando, però, solo frasi ad effetto tralasciando le cose più importanti. E molti cadono in questo tranello.
Così è stato per l’intervista sull’aereo al ritorno da Fatima. Alla domanda su Medjugorje tutti i media si sono fermati alle parole che più potevano fare gossip: “Io personalmente sono più “cattivo”: io preferisco la Madonna madre, nostra madre, e non la Madonna capo-ufficio telegrafico che tutti i giorni invia un messaggio a tale ora… questa non è la mamma di Gesù. E queste presunte apparizioni non hanno tanto valore”. Parole che, apparentemente, separano Papa Francesco e Medjugorje. Ma vogliamo indagare meglio?
“Il rapporto-Ruini è molto, molto buono”
E dopo aver elogiato teologi, vescovi e cardinali che ne hanno fatto parte, Papa Francesco, dice una cosa molto importante che nessuno sembra aver compreso: “Poi, c’erano alcuni dubbi nella Congregazione per la Dottrina della Fede e la Congregazione ha giudicato opportuno inviare a ognuno dei membri del congresso, di questa “feria quarta”, tutta la documentazione, anche le cose che sembravano contro il rapporto-Ruini”.
Quindi la Congregazione, con a capo il cardinale Muller, chiede che ogni membro possa avere tra le mani sia i risultati della Commissione Ruini, sia le opinioni contrarie a tali risultati.
Ricordo che Muller è il Cardinale che fece annullare gli incontri di Ivan e di Vicka. Quindi si suppone una certa antipatia per le apparizioni di Medjugorje. Se il Papa avesse lasciato nelle sue mani tutto il plico si può presumere in una emerita bocciatura, invece Papa Francesco a sorpresa chiede, dopo aver ricevuto la notificazione, di inviare a lui le opinioni perché non gli sembrava giusto “mettere all’asta il rapporto-Ruini, che era molto ben fatto”.
Il nocciolo vero e proprio sono i frutti spirituali
Questo, sottolinea il Papa, è “il nocciolo vero e proprio del rapporto-Ruini: il fatto spirituale, il fatto pastorale, gente che va lì e si converte, gente che incontra Dio, che cambia vita… Per questo non c’è una bacchetta magica, e questo fatto spirituale-pastorale non si può negare. Adesso, per vedere le cose con tutti questi dati, con le risposte che mi hanno inviato i teologi, si è nominato il Vescovo Hoser – bravo, bravo perché ha esperienza – per vedere la parte pastorale come va. E alla fine, si dirà qualche cosa”.
Ed è alla fine della risposta che Papa Francesco e Medjugorje sembrano ritornare in sintonia. Le conversioni, dice il Papa, non sono opera di una bacchetta magica e quindi occorre indagare e per capire meglio ha scelto monsignor Hoser, un bravo vescovo.
Monsignor Hoser sappiamo bene cosa ha detto riguardo a Medjugorje e quindi mi sembra inutile aggiungere altro.
Ricordo solo che un tempo Bergoglio non poteva vedere il Rinnovamento Carismatico poi ne è divenuto uno dei più grandi difensori tanto da accettare di partecipare al loro incontro annuale. Che dire se non… ai posteri l’ardua sentenza a noi solo l’obbedienza.
Scopri di più da Annalisa Colzi
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.