Ossessione diabolica e possessione diabolica: una gran confusione
Quando si pensa al demonio, si pensa subito alle possessioni, escludiamo a priori le ossessioni diaboliche. Purtroppo bisogna dire che anche la parola possessione diabolica, si sta estinguendo e addirittura oggi viene tanto derisa, perchè nessuno crede e quando ci si trova dinanzi ad un fatto reale e documentato; anche lì si nega l’evidenza.
Quello che forse non tutti sanno, è che a satana non interessa far sapere che lui esiste. Anzi lui vuole proprio il contrario: desidera che l’uomo non creda affatto nella sua esistenza. Al diavolo interessa solo la perdizione delle anime. Noi siamo nel mezzo della lotta. Lucifero vuole procurare dolore a Gesù Cristo e l’unico modo è quello di colpirlo al cuore: distruggendo la sua amatissima creatura; NOI!
Purtroppo la triste verità è che molti teologi cadono in questa trappola, dichiarando che satana è solo una rappresentazione del male, niente di più.
Una strategia che sembra aver successo
Fortunatamente non tutti gli uomini cadono nella sua menzogna, infatti molti credono nell’esistenza del diavolo e soprattutto nelle possessioni diaboliche. Però c’è tanta confusione tra ossessione diabolica e possessione diabolica; non è la stessa cosa!
Possessione diabolica
Molto più impressionante dell’ossessione, questo perchè si viene attaccati dal di dentro. Satana agisce dentro il corpo della vittima. Lo dice la parola stessa; Lo possiede! Il Vangelo è pieno di episodi di possessione. Se neghiamo questa realtà dicendo che è solo un modo di descrivere il male, vuol dire che non crediamo al Vangelo e quindi alla Parola di Dio.
Ritornando alla possessione, bisogna dire che il demonio invade il corpo di un uomo vivo e ne muove gli organi secondo il suo arbitrio come se si trattasse di una cosa propria. Il demonio si introduce e risiede realmente nell’interno del corpo della sua vittima e in esso opera e parla. Coloro che soffrono questa invasione prendono il nome di possessi, indemoniati. La possessione suppone e comporta due elementi essenziali:
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La presenza del demonio nel corpo della vittima;
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Il suo impero dispotico su di esso.
Ossessione diabolica
L’ossessione diabolica non agisce dall’interno ma dall’esterno. La semplice tentazione è un’ossessione diabolica. Quante volte una tentazione ad esempio della carne, della gola, ci tormenta e non riusciamo a resistere fino a spingerci a cadere nel peccato? Quella è una forma di ossessione diabolica.
Ci renda ossessi, ci tormenta per farci cadere. Questo tipo di ossessione diabolica (la tentazione) è la forma più comune di cui si serve il demonio e nessuno ne va esente, neppure i più grandi Santi. L’anima sperimenta i suoi assalti in tutte le tappe della vita spirituale. Variano le forme, aumenta o diminuisce l’intensità, ma il fatto della tentazione rimane. Anche il Signore volle essere tentato per insegnarci come vincere il nemico delle nostre anime. A volte però il demonio non si accontenta della semplice tentazione. Contro le anime avanzate nel campo spirituale, dispiega tutto il suo potere infernale, dando forti tormenti. Nell’ossessione l’azione diabolica rimane estrinseca alla persona che la patisce, mentre nella possessione il demonio entra realmente nel corpo della sua vittima e la controlla dal di dentro.
Un esempio lampante di ossessione diabolica è: la disperazione! Infatti ci opprime, ci mette nella mente pensieri disperati, pessimismo, tristezza, angoscia… tutte forme di ossessioni per farci cadere nella disperazione e quindi mancare di fede e fiducia in Dio. Ci ossessiona con le sue manie di potere, di lussuria, di ingordigia, di egoismo, invidia…
L’ossessione diabolica si distingue in: Interna ed esterna
L’ossessione interna si distingue dalle tentazioni ordinarie soltanto per la sua violenza e durata. Non è facile determinare con esattezza fin dove giunga la semplice tentazione e dove incominci la vera ossessione. Tuttavia, quando il turbamento dell’anima è molto profondo e l’attrattiva verso il male molto violenta è lecito pensare ad una ossessione diabolica. L’ossessione interna può prendere gli aspetti più diversi. Alcune volte si manifesterà in forma di idea fissa sulla quale sembrano concentrarsi tutte le energie intellettuali; altre volte in forma di immagini e rappresentazioni tanto vive, che s’impongono con la forza delle più toccanti e assorbenti realtà; ora causa una ripugnanza quasi insuperabile per i doveri del proprio stato, ora fa desiderare con ardore ciò che è proibito, ecc…
Il turbamento dello spirito, dato l’intimo nesso che lega le facoltà, si riflette nella vita affettiva. L’anima, suo malgrado, si sente ricolma di immagini importune, ossessionanti, che la spingono al dubbio, al risentimento, alla collera, all’antipatia, all’odio, alla disperazione, e talora anche a pericolose tenerezze e al richiamo seducente della voluttà.
Il miglior rimedio contro tali assalti è l’orazione, l’umiltà di cuore, il disprezzo di sé, la fiducia in Dio e nella protezione di Maria, la frequenza ai Sacramenti.
L’ossessione esterna e sensibile è più appariscente e impressionante, ma in realtà meno pericolosa. Può estendersi a tutti i sensi esterni, come ci dimostrano le vite dei Santi.
La vista è vittima di tutta una serie di apparizioni diaboliche. A volte si tratta di immagini abbaglianti, piacevoli. Satana non esita a trasformarsi in angelo di luce per ingannare l’anima e ispirarle sentimenti di vanità, di compiacenza di sé, ecc… Altre volte Satana prende forme orribili e minacciose per intimorire i servi di Dio e allontanarli dall’esercizio delle virtù, come si legge nella vita del Santo Curato d’Ars, di Santa Gemma Galgani e di altri. Altre volte ancora, si presenta in forme seduttrici per trascinare al male, come fece con Sant’Antonio Abate, con Santa Caterina da Siena…
L’udito è tormentato con strepiti e rumori spaventosi (Curato d’Ars), con oscenità e bestemmie.
L’olfatto percepisce alcune volte i profumi più soavi, altre volte un lezzo intollerabile.
Anche il gusto è provato in vari modi. Talora il demonio cerca di eccitare sentimenti di gola producendo la sensazione di cibi succulenti o di liquori deliziosi. Più spesso produce nell’anima una forte sensazione di nausea per impedirle di prendere il sostentamento necessario, o fà apparire nel cibo cose ripugnanti (vermi, mosche… oppure spine, aghi, pietre, frammenti di vetro.
Il tatto, diffuso per tutto il corpo, risente in mille maniere la nefasta influenza del demonio. Si avvertono percosse terribili come risulta dalla vita di Santa Caterina da Siena, di Santa Teresa, di San Francesco Saverio e di Santa Gemma Galgani; abbracci e carezze voluttuose, come racconta di sé stesso Sant’Alfonso Rodriguez. Altre volte l’azione diabolica diventa violenta.
Possiamo quindi comprendere che c’è una grande differenza tra possessione e ossessione diabolica, e dire ossesso non vuol dire posseduto.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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