Occultismo e musica malsana, i due artigli del diavolo
La mia vita si stava distruggendo
fra occultismo e musica malsana
L’occultismo ha tanti volti deturpati. L’occultismo degrada, distrugge, annienta. L’occultismo è un vortice tenebroso dove, purtroppo, tanti giovani vi cadono dentro. Eppure, a volte, basta aprire loro gli occhi per farli uscire dalla schiavitù dell’occultismo.
Nei giorni scorsi mi è giunta questa bella lettera. E’ stata una boccata d’ossigeno in mezzo a tante brutture. Una conferma a continuare quello che faccio ormai da diversi anni.
Ho pensato di pubblicare questa lettera, non per auto incensarmi, ma perchè è una bella, delicata e profonda. Una testimonianza di come, delle volte, un incontro possa aprirci gli occhi e cambiare la nostra vita.
Carissima Annalisa, ti scrivo perché sento dal profondo del mio cuore di doverti dire tante cose. Magari possono essere per te una piccolissima spinta in più per continuare a vivere la tua missione. La missione di portare nel cuore della gente il messaggio di salvezza di Gesù.
Il mio nome è Paola (nome d’invenzione), ho 24 anni e, come te, sono nata sotto il segno della Croce! Un anno fa circa, il Signore mi ha concesso la grazia di poter essere presente ad un momento di catechesi che tu hai tenuto dalle nostre parti.
Io te abbiamo anche avuto un breve scambio di opinioni. Sia durante che dopo la catechesi. Soprattutto alla luce delle cose che il Signore, grazie al tuo intervento, mi ha svelato per permettermi di ritornare in vita.
Soltanto una settimana prima del tuo arrivo, io ho incontrato Gesù. Prima di quel momento, la mia esistenza (che non posso definire vita, dato che la vita me l’ha ridonata Lui) era basata sulle cose di questo mondo.
Per tutta la mia adolescenza, tiravo avanti con la mente offuscata dai miei interessi. Interessi per il mondo dell’occulto e passioni distruttive per una musica malsana.
Adesso, con molta tranquillità, posso dirti che avevi ragione. Sì, avevi ragione quando dicevi che il maligno sfrutta ogni occasione per addentrarsi nelle nostre vite. Per condurci alla rovina ed alla morte. Che non ha bisogno di fare i fuochi d’artificio per dimostrare la sua presenza. Anzi, la sua vigliaccheria si contraddistingue proprio nell’agire di nascosto e con l’inganno.
Dico “adesso” proprio perché in passato, specialmente durante quei momenti in cui tu ci spiegavi che molte cose apparentemente innocue, erano in realtà fonte di autodistruzione, io non potevo credere alle mie orecchie.
Avevo deciso di non credere nemmeno ad una parola che tu avevi pronunciato. Specialmente quando, parlando di musica, avevi tentato di aprirmi gli occhi su quella che era la mia band preferita.
Non la posso nominare, ma tu eri molto preparata, con mia grande sorpresa, su tutto ciò che riguardava quei quattro ragazzi tedeschi. Io, per niente al mondo, avrei rinnegato questa band.
Ricordo l’amarezza del mio cuore. Cercavo di dare una giustificazione a quella mia ossessione per loro, che ho continuato ad idolatrare persino dopo il nostro incontro.
Persino dopo il mio incontro con Gesù, il quale, proprio all’inizio del mio cammino, mi aveva messo davanti agli occhi la prima cosa che mi teneva in catene e a cui dovevo assolutamente rinunciare, se volevo crescere nel mio cammino di fede con Lui.
Ricordo la tua determinazione e le tue parole. Parole schiaccianti per me, ma confortanti per il mio spirito annientato da un dolore invisibile. Un dolore profondo, che si era impadronito di tutta me stessa, portandomi a compiere scelte sbagliate, fino a toccare il fondo.
Con questa mia lettera, voglio ringraziarti per aver messo davanti ai miei occhi accecati, la realtà delle cose, che è ben diversa da come noi pensiamo.
Basta davvero poco al nostro più grande nemico per entrare nelle nostre vite e mettere tutto a soqquadro, come un ladro che si introduce in casa solo perché noi abbiamo avuto la negligenza di lasciare la porta socchiusa, senza girare la chiave.
È bastata soltanto una canzone, una voce a trascinarmi nel baratro.
Il dolore che ancora provo è grande, perché per arrivare a questa conclusione ci ho messo un anno.
Tuttavia benedico il Signore, la mia chiave, che mi ha donato questa consapevolezza. Che con la Sua mano paterna e la Sua infinita dolcezza, ha aspettato che io mi lasciassi andare alla Sua volontà.
Lo benedico, perché tutta questa sofferenza non è arrivata per caso. Doveva essere per me motivo di incontro con Lui. Con questo Amore immenso ed incomprensibile che noi figli suoi non possiamo capire, ma possiamo soltanto accogliere e condividere con coloro che ancora non Lo conoscono.
Ho tantissima strada da percorrere davanti a me. La salita è davvero ripida. Ma so che insieme a Lui riuscirò a superare ogni cosa perché io tutto posso in Colui che mi dà forza!
Quindi, davvero grazie a te che fai davvero tanta fatica per svegliare soprattutto noi giovani. Noi giovani che viviamo in balia di una falsa libertà. Grazie a te, per aver incrociato il mio cammino in un momento così delicato della mia vita! Ti ho voluto scrivere proprio per questo. Per dirti che il tuo servizio ha portato dei frutti nella mia vita e sono sicura che molta altra gente direbbe lo stesso! Spero che riusciremo a rincontrarci , perché possiamo riconoscere nei nostri volti la gloria di Dio Padre. Ti porto con me nella preghiera.
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