Non ti farai idolo o immagine alcuna: ecco come accusano la Chiesa
Voglio chiarire una volta per tutte quest’accusa banale che ogni tanto viene fuori. E’ una frase tipica da cavallo di battaglia di chi vuole colpire il cristianesimo e la Santa Madre Chiesa. Ne sentiamo di tutti i colori ma questa frase “Non ti farai idolo e immagine” è un pò come il panettone a Natale, viene sempre fuori puntualmente, accusandoci di essere idolatri e purtroppo tanti cristiani non sanno come difendersi dinanzi a tali accuse. Ora basta! Ecco come dobbiamo rispondere a chi ci accusa di idolatria, ma analizziamo quanto dice la Sacra Bibbia:
Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù in cielo, né di ciò che è quaggiù sulla Terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a quelle cose e non le servirai. Perché io, il Signore tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione per quanti mi odiano, ma usa misericordia fino a mille generazioni verso coloro che mi amano e osservano i miei comandamenti
Prendiamo il passo seguente:
Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù in cielo, né di ciò che è quaggiù sulla Terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra….
Cosa significa? In quel periodo i pagani costruivano statue e inventavano dèi rappresentati da animali volatili e mammiferi. Ad esempio, presso gli antichi egizi l’aquila rappresentava la materializzazione del dio Mendes, rappresentante del dio sole. Ecco quindi la frase non ti farai idolo o immagine alcuna di ciò che è lassù in cielo L’AQUILA E’ NEL CIELO.
Altri pagani invece avevano come divinità il toro (infatti quando Mosè scese dal monte trovò un vitello d’oro che gli ebrei avevano costruito per adorarlo pensando che Mosè fosse morto) In Mesopotamia invece, il toro, veniva considerato come un simbolo associato ad alcune divinità e simboleggiava potenza e regalità. In particolar modo tra i Sumeri esso era associato a due tra le più importanti divinità di tutto il loro vasto “Pantheon”, ossia gli Anunna Enki ed Enlil. Ecco perchè Dio dice quaggiù in terra il TORO E’ SULLA TERRA. E così via…come potete notare è ben diverso da ciò che noi cristiani facciamo, non adoriamo e non veneriamo tori, pecore, capre, aquile, pappagalli ecc ecc NO! Le nostre statue rappresentano Cristo, Maria, gli Angeli di Dio e i santi che ci ricordano in un certo senso che anche noi siamo chiamati alla santità. Le statue o i quadri, ci aiutano ad accrescere il nostro fervore nella preghiera.
Inoltre, il cristiano (attenzione che è importantissima questa cosa) non adora le statue, ma adora Gesù Sacramentato presente in tutti i tabernacoli. Dinanzi a statue e immagini non si genuflette ma le guarda con cuore ardente, sollevando lode al Signore.
Quindi riassumendo:
Prima punto: il cristiano non adora le statue ma le contempla per poter elevare il proprio pensiero a Cristo e a Maria, mentre le statue dei santi ci aiutano a ricordare che tutti siamo chiamati a diventare santi.
Secondo punto: Dio si riferisce alle statue che venivano costruite dai pagani, statue che rappresentavano animali e cose e non a statue che rappresentano Suo Figlio, Cristo Gesù e a Maria Santissima o santi a lui graditi. Ecco perchè dice: QUELLE NON LE SERVIRAI, perchè non sono divinità. Lui è l’Unico Dio!
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