Noi abbiamo scelto monsignor Giovanni d’Ercole e non lo Stato
Monsignor Giovanni D’Ercole una persona di umiltà straordinaria e ora vi spiego perchè!
Qualche giorno fa ho lanciato l’iniziativa di aiuto ai terremotati. Tutto è scattato quando ho appreso che una persona di cui mi fido si sarebbe recato personalmente a portare gli aiuti.
Purtroppo, è brutto dirlo, non mi fido di tante istituzioni, soprattutto dello Stato. Abbiamo visto, fin troppo bene, di che cosa è stato capace di fare lo Stato. Ha solo piazzato dei container dove non vi è neppure il bagno all’interno.
Non so come si possano chiedere sms di solidarietà e poi lasciare tutti al freddo, al gelo, sotto delle tende o nei container con metri di neve.
Vabbè, sappiamo bene cosa fa lo Stato per il popolo e quindi è meglio sorvolare.
Ritorniamo agli aiuti.
Quindi avevo scritto, nel primo articolo, che avrei raccolto i beni di prima necessità che Fabio avrebbe portato a buon fine.
Vi sono stati alcuni che, data la lontananza, non sapevano come fare. Ho scritto allora un secondo articolo dove ho spiegato meglio che cosa si poteva fare per non disperdere gli aiuti.
L’idea a quel punto era di mandare i beni di prima necessità attraverso Fabio e l’eccedenza dei soldi li avremmo dati a monsignor Giovanni d’Ercole.
Così ieri ho contattato personalmente monsignor Giovanni D’Ercole attraverso un messaggio vocale su whatsapp. Alla sera mi ha telefonato e per prima cosa ha ringraziato (è di una umiltà stratosferica). Poi ha detto che vi sono due modi che possiamo fare attraverso di lui. Portare gli aiuti noi personalmente alle famiglie che lui ci indica e che sono fortemente bisognose o farlo attraverso di lui.
Gli ho risposto che ci fidavamo di lui e che li avremmo dati a lui. Ringraziandoci ha detto che poi manderà i dettagli degli aiuti fatti con i soldi donati.
Questa sera faremo il bonifico di 7000 euro. Sì, avete capito benissimo, 7000 euro.
Anche noi non pensavamo minimamente a tanta generosità. Ringraziamo davvero di cuore tutti coloro che hanno fatto i bonifici pro terremoto.
Vi terremo informati e quando il Vescovo ci manderà i resoconti li condividerò senz’altro con voi.
Naturalmente manderemo anche gli aiuti attraverso Fabio. Con circa 800 euro compremo i beni di prima necessità, e daremo 50 euro per il viaggio, a cui si aggiungeranno tanti altri beni che le persone stanno portando personalmente.
Anche su questo vi aggiorneremo.
Il Signore vi ricompensi e vi doni tanta pace. Annalisa
Scopri di più da Annalisa Colzi
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