Nessuno ci ama più di Cristo ma nessuno ha più parlato dell’inferno
L’inferno esiste
Molte persone oggi mettono l’Inferno in opposizione all’amore di Dio, ma Gesù li unisce. C’è un importante verità: nessuno ti ama più di Gesù Cristo, ma nessuno ha più parlato o insegnato dell’Inferno e del Giudizio più di quanto Lui abbia fatto.
Aveva dato avvertimenti su avvertimenti e pronunciato parabole su parabole, praticamente gridando del Giudizio e della realtà dell’Inferno.
Nessuna “eresia” dei nostri giorni è più diffusa o funesta della negazione dell’inferno, della sua esistenza, e della sua cupa frequenza.
Uso citazioni attorno alla parola solo perché, come semplice sacerdote, non ho il potere di dichiarare eresia formale.
Tuttavia, “eresia” in un senso più ampio e descrittivo, significa semplicemente raccogliere e scegliere in mezzo alla verità rivelata.
Trovandosi di fronte alle verità che causano ansia (come ad esempio la Giustizia di Dio ‘contro’ la Sua misericordia o la libertà umana contro la sovranità di Dio), “l’eretico” sceglie l’una e lascia l’altro per eliminare la tensione.
L’ortodossia sceglie “entrambi” mentre “l’eretico” sceglie l’uno e scarta l’altro.
Per quanto riguarda l’insegnamento sull’Inferno e il Giudizio, “l’eretico” non può riconciliare l’amore di Dio e la misericordia con la realtà dell’Inferno e l’eterna separazione da Lui.
Tuttavia il Dio d’amore, Gesù, ha parlato di ciò più di chiunque altro.
Il problema è in noi, non in Gesù né nel Padre.
Semplicemente rifiutiamo di obbedire e accettare ciò che viene insegnato perché abbiamo il libero arbitrio, le scelte che facciamo hanno sostanzialmente l’ultima parola.
Siamo stati rapiti dal finale della fiaba dove “tutti vissero felici e contenti”.
Neghiamo che la somma delle nostre scelte costituisca la nostra reputazione, e che la nostra reputazione ci accompagna nel destino che abbiamo scelto.
Ci rifiutiamo di prenderci la responsabilità del fatto che facciamo delle scelte che nel tempo si sviluppano e alla quale un giorno non saremo più in grado di rinunciare.
Invece incolpiamo Dio (che ha mandato Suo Figlio a salvarci) e Lo chiamiamo cattivo; diciamo che Lui è il responsabile se andiamo o meno all’Inferno.
Contemporaneamente, Dio supplica: “vieni da Me. Vieni da Me prima che sia troppo tardi e chiuda la porta!”.
Morale della favola: o Dio è amore e noi siamo liberi di sceglierLo o meno nel nostro atto d’amore, oppure Dio è un negriero e non gli importa se andiamo al Suo Paradiso e viviamo con Lui per sempre.
In altre parole, libertà significa scegliere e scegliere ci permette di dire “no” a Dio. In questo caso c’è l’Inferno. Dobbiamo essere seri al riguardo; Gesù certamente lo era. Avvertiva e avvertiva e avvertiva; implorava e implorava e implorava.
Sa di cosa siamo fatti; sa quanto siamo testardi e ostinati, sa che non ci piace che ci venga detto cosa fare. Sì, Gesù osservava tristemente che alcuni – anzi “molti” – preferiscono l’Inferno al Paradiso (Matteo 7,13).
Dobbiamo dominare la nostra compiaciuta arroganza che la Salvezza è un “affare fatto” e ascoltare la supplica del nostro Messia e Signore, Gesù.
Dobbiamo permetterGli di trasmetterci l’amore, dobbiamo permetterGli di accendere in noi un santo, servile, timoroso, così da farci riflettere e indurci ad esser seri riguardo il lavoro necessario alla nostra salvezza.
A servizio di questa causa, mi piacerebbe presentare una collezione di “brani di avvertimento” come una sorta di antidoto “all’eresia” dei tempi moderni.
Nota che questi sono solo alcuni dei passaggi che avrei potuto usare.
Come spero, questa raccolta ti mostrerà che coloro che negano l’Inferno o la sua eventualità, devono scartare un gran numero di brani biblici per farlo.
Comprendiamo questa fondamentale verità: nessuno ti ama più di Gesù, ma nessuno ha più parlato o insegnato dell’Inferno e del Giudizio più di quanto Lui abbia fatto. Nessuno.
Permettete al Signore di combinare questa realtà nella vostra mente.
Delicatamente e teneramente, Gesù sta chiamando e chiamando: “oh Peccatore, torna a casa!”. Non prendere per buona la moderna “eresia” della Salvezza universale. Gesù non ha insegnato questo; nemmeno gli Apostoli, né ai Suoi portavoce stabiliti e successori nel sacerdozio.
Non provare a prevalere o a correggere Gesù. Accetta semplicemente ciò che ha insegnato e ascolta con amore e Fede.
L’Inferno è reale.
Abbiamo bisogno del Salvatore, ma Lui ha bisogno del nostro “sì”. Ecco qui alcuni brani che avvertono dell’Inferno; la maggior parte sono pronunciati dalla bocca di Gesù.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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