Gli inganni nascosti della masturbazione
Capita spesso che le mamme ci chiedano di parlare della masturbazione. Sono di solito mamme che hanno figli adolescenti, ai quali desiderano dare i giusti insegnamenti per vivere al meglio la sessualità. Però si trovano spesso in una situazione di confusione a causa dei “si dice…”.
Le domande più frequenti sono queste:
La masturbazione è peccato grave? Perchè?
Negli adolescenti la masturbazione è inevitabile?
Reprimere gli impulsi sessuali provoca danni fisici o psicologici?
E da sposati cosa cambia?
Forse la Chiesa dovrebbe aggiornarsi su questo argomento?
proviamo allora a fare un po’ di chiarezza
Esiste un desiderio divino sulla sessualità.
Leggiamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica: Per masturbazione si deve intendere l’eccitazione volontaria degli organi genitali, al fine di trarne un piacere venereo. «Sia il Magistero della Chiesa, sia il senso morale dei fedeli hanno affermato senza esitazione che la masturbazione è un atto intrinsecamente e gravemente disordinato». «Qualunque ne sia il motivo, l’uso deliberato della facoltà sessuale al di fuori dei rapporti coniugali normali contraddice essenzialmente la sua finalità».
La ragione principale è che, l’uso deliberato della facoltà sessuale, al di fuori dei rapporti coniugali normali, va contro la sua finalità.
Nel disegno divino la sessualità è vissuta infatti in un contesto di vero amore che si apre alla reciproca donazione e alla procreazione umana.
Soltanto a questa relazione regolare dev’essere riservato ogni esercizio deliberato della sessualità.
Nella masturbazione questa condizione non è presente.
La masturbazione è quindi oggettivamente un’alterazione grave del disegno divino sulla sessualità. Pertanto è un peccato grave, un’ingiuria grave fatta a Dio.
la continenza è possibile
Per quanto riguarda gli adolescenti, bisogna sfatare tanti pregiudizi.
“Il primo organo sessuale è il cervello. Per cui se l’andamento fisiologico viene lasciato libero di percorrere il suo iter normale regolato dall’ipofisi, tutto funziona secondo natura.
Tutto viene armonizzato dalla natura la quale, nella sua razionalità, agisce in maniera normale e regolare.
Il “bisogno”, processo che esige un forzato intervento esterno per sostituire o integrare ciò che la natura non ha realizzato, non esiste.
Ma la volontà può porre le premesse perché il bisogno nasca, ricercando immagini capaci di suscitare il riflesso o provocandolo con una stimolazione meccanica della cute dei genitali.
Questo intervento equilibratore o meno della volontà, sta proprio a indicare che la continenza è possibile; non esistono impulsi che l’uomo non possa controllare e contenere” (v. mattioli, La difficile sessualità).
Ciò significa che in realtà il bisogno nasce solo se provocato, stimolato e che la volontà può gestire la situazione.
la masturbazione causa dipendenza
La Chiesa non chiede di reprimere, ma di vivere la propria sessualità da persone che nella loro testa sono interiormente libere. Persone che non hanno sempre la mente fissa sul sesso, come se questo fosse il bisogno fondamentale.
È stato notato che dove i ragazzi sono impegnati nel dedicarsi o nel condividere la vita con altri sentono molto meno questo problema o addirittura non lo sentono affatto.
Evitare la masturbazione non causa alcun male né fisico né psicologico.
Più preoccupante è invece il disordine e la dipendenza che causa la masturbazione: “In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato” (Gv 8,34).
la tomba della tua libertà
P. Andrea Gasparino, all’obiezione secondo cui la masturbazione non farebbe male a nessuno e non si capisce perché la Chiesa la dovrebbe condannare, così rispondeva:
“Non è la Chiesa che la condanna, è Gesù Cristo. E la condanna perché la masturbazione è la tomba della tua libertà. La masturbazione è egoismo allo stato puro (e qui troviamo anche la risposta sul perchè la Chiesa non possa cambiare posizione, andrebbe contro la verità).
Il male più grave della masturbazione è che intacca la tua personalità; difficilmente cresce nell’amore chi ha il vizio della masturbazione.
È un virus che intacca la volontà. È un disordine condannato da Cristo.
Questo male rischia sempre di diventare abitudine e l’abitudine crea a poco a poco una mentalità egoistica che plagia la tua personalità.
Se un giovane dorme su questo male diventa così profondamente egoista da segnare negativamente tutta la sua esistenza.
apriti con un sacerdote e comincia la tua battaglia
Devi combattere contro la masturbazione, con serenità, ma anche con serietà.
È un male che si sradica con facilità se sai lottare bene e se hai una guida. Apriti con un sacerdote e comincia la tua battaglia. Ho visto dei ragazzi e delle ragazze uscire in modo così deciso da questa droga giovanile da diventare dei santi. E mai più ricadere.
L’uomo può vincere qualunque battaglia quando lo vuole veramente. Il cristiano poi ha dalla sua la forza di Cristo” (A. Gasparino, Sessualità dono di Dio).
chiamati a donarsi all’altro in totalità
Alla luce di quanto esposto sopra è logico comprendere che il matrimonio non conferisce alcun diritto alla masturbazione.
Conferisce invece il diritto e anche il dovere di donarsi totalmente, come avviene nell’amore casto.
Quanto Giovanni Paolo II ha detto della contraccezione, vale ancor più per la masturbazione vicendevole: “Così al linguaggio nativo che esprime la reciproca donazione totale dei coniugi, la contraccezione impone un linguaggio oggettivamente contraddittorio, quello cioè di non donarsi all’altro in totalità.
Ne deriva, non soltanto il positivo rifiuto all’apertura alla vita, ma anche una falsificazione dell’interiore verità dell’amore coniugale, chiamato a donarsi in totalità personale” (Familiaris Consortio 32c).
Ricordiamoci che Dio non toglie i piaceri della vita, è lui che li ha creati. Ma li ha legati ad attività importanti per la propria esistenza o per quella altrui.
Col suo comandamento Dio intende tutelare la vera gioia, quella che dura a lungo e che non viene ribaltata in breve da un senso così desolante come quello lasciato dalla masturbazione.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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