La Madonna del Carmine dona lo scapolare a San Simone Stock
La Memoria della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo detta comunemente la Madonna del Carmine, da celebrarsi il 16 luglio, ha origini antichissime.
La Madonna del Carmine è venerata anche come particolare protettrice delle anime sante del Purgatorio, infatti a livello iconografico spesso è raffigurata mentre trae dalle fiamme dell’espiazione del Purgatorio le anime purificate e anche per questo è invocata come “Madonna del Suffragio”. La Madonna, in una delle rivelazioni a santa Brigida, affermò: “Io sono la Madre di tutte le anime che si trovano in purgatorio ed intervengo continuamente con le mie preghiere per mitigare le pene che meritano per le colpe commesse durante la loro vita”.
E’ nota la promessa di Maria al Papa Giovanni XXII. In una apparizione gli ordinò di far conoscere a tutti coloro i quali avessero portato il sacro scapolare del Carmelo sarebbero stati liberati dal Purgatorio il sabato dopo la loro morte, giorno che dalla Chiesa è dedicato alla Beatissima Vergine. Il pontefice lo dichiarò nella “ Bolla Sabatina” e fu poi confermato da Alessandro V, da Clemente VII, Pio V, Gregorio XIII e Paolo V. San Pio X, pur consigliando sempre l’uso dello scapolare tradizionale, concesse ai fedeli con decreto del 16 dicembre 1910 di poter sostituire allo scapolare la medaglia benedetta recante le immagini della Madonna e del Sacro Cuore di Gesù. Pio XII così si espresse nel 1950: “La piissima Madre non tralascerà di intervenire con la sua preghiera a Dio, perché i suoi figli, che espiano in Purgatorio i loro peccati, raggiungano al più presto la patria celeste secondo il cosiddetto “ privilegio sabatino” tramandato dalla tradizione”.
La Vergine Maria con il titolo di Madonna del Carmine mette in evidenza le anime del Purgatorio. Questo deve spingerci ad avere grande devozione per i nostri fratelli che espiano i propri peccati ed è un grande atto ti carità pregare per loro e offrire sacrifici affinchè presto possano godere la visione di Dio in cielo. Sappiamo bene che nessuno di noi può affermare che nell’ora della morte, si trova in uno stato di perfetta carità. Ed è qui che per Grazia di Dio, andiamo nel purgatorio per pulirci da ogni residuo di peccato ed in questo luogo che la Madonna del Carmine ci viene incontro per aiutarci a purificarci ed abbreviare le sofferenze delle fiamme purificatrici.
L’Apparizione di Maria regina del Carmelo, che ebbe, il superiore dei carmelitani, Simone Stock, nel 1251, è all’origine della devozione dello scapolare, una delle più generali pratiche di devozione mariane in tutto il mondo cattolico, anche per la promessa legata all’uso dell’abitino che preserva dall’inferno e promette il passaggio dal purgatorio al paradiso il primo sabato dopo la morte. Le apparizioni mariane di Lourdes e di Fatima sembrano offrire ulteriori conferme a questa devozione. Lo scapolare del Carmine fu anche un segno distintivo dei cattolici nelle persecuzioni protestantiche, napoleoniche e social comuniste. Lo scapolare è parte assai importante dell’abito carmelitano e l’uso dello stesso, sia pur in formato ridotto, sta a significare l’affiliazione all’ordine carmelitano, al fine di godere i benefici e averne i vantaggi spirituali.
San Bernardino ha chiamato la Madonna “Plenipotenziaria” del Purgatorio, perché ha nelle sue mani tutte le grazie e i poteri per liberare dal Purgatorio chi vuole. La Vergine stessa rivelò al beato Alano: “Io sono la Madre delle anime del Purgatorio, ed ogni ora per le mie preghiere sono alleggerite le pene dei miei devoti”. Specialmente la recita del santo rosario è di una efficacia particolarissima. Sant’Alfonso Maria dè Liguori ci insegna: “Se vogliamo aiutare le anime del Purgatorio, recitiamo per loro il rosario, che arreca loro grande sollievo”. San Pio da Pietrelcina, donando la corona del santo rosario ad alcuni suoi figli spirituali diceva: “Svuotiamo un angolo del Purgatorio”. Un mattina un confratello cappuccino chiese a Padre Pio un ricordo durante la Messa per il proprio papà defunto. Padre Pio invece volle applicare la Messa in suffragio per l’anima di quel sacerdote. Subito dopo la Messa , P. Pio chiamò il confratello e gli disse. “ Questa mattina tuo padre è entrato in Paradiso”. Il confratello rimase sbalordito e felice, tuttavia non potè fare a meno di esclamare: “Ma padre Pio, mio papà è morto trent’anni fa!”. Padre Pio gli rispose con voce grave: “ Eh, figlio mio davanti a Dio tutto si paga!”.
Santa Faustina Kowalska, l’apostola della divina Misericordia, in data 15 agosto 1937, scrisse sul suo diario: “ Durante la meditazione la presenza di Dio è penetrata vivamente in me ed ho conosciuto la gioia della Santissima Vergine al momento della sua Assunzione in cielo… Durante la cerimonia che si è svolta in onore della Madre di Dio, verso la fine della stessa ho visto la Vergine Santissima che mi ha detto: “ Oh, quanto mi è gradito l’omaggio del Vostro amore!”. E in quel momento ha coperto col suo manto tutte le suore della nostra congregazione. Con la mano destra ha stretto a se la madre generale Michaela e con la sinistra me, e tutte le suore erano ai suoi piedi coperte dal suo manto. Poi la Madre di Dio ha detto : “ ognuna di voi che persevererà nello zelo fino alla morte nella mia Congregazione, eviterà il fuoco del Purgatorio, e desidero che ciascuna si distingua per queste virtù: umiltà e mitezza, purezza e amor di Dio e del prossimo, compassione e Misericordia”.
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