L’Eucaristia: il mistero d’amore di Gesù per l’umanità
Gesù ha amato tanto il mondo da offrire la sua vita per noi sulla croce. Ma il suo amore non si esaurisce lì: Egli ha voluto diventare nostro Pane, Sacramento di vita, regalandoci se stesso nell’Eucaristia.
Gesù ha preannunciato l’Eucaristia già durante la sua vita terrena, a Betlemme, a Cana e nel deserto. Ma è solo nell’Ultima Cena che Egli compie questo grande dono del suo amore. Egli sceglie personalmente la città, la casa e l’ora per istituire l’Eucaristia.
Durante l’Ultima Cena, Gesù prende del pane, lo benedice e lo offre come il suo Corpo; prende del vino, lo benedice e lo offre come il suo Sangue. In questo modo, Egli si fa cibo per noi, si dà a noi come nostro nutrimento spirituale.
L’Eucaristia: il sacramento dell’amore di Gesù per noi
L’Eucaristia è un mistero d’amore che Gesù ha voluto lasciarci come un segno tangibile del suo amore per noi. Lui stesso ci ha istituito questo sacramento di vita, e ci invita ad adorarlo e a riceverlo con rispetto e devozione.
Gli Angeli in Cielo contemplano il mistero dell’Eucaristia con rispettoso stupore. Noi, invece, siamo chiamati ad accogliere con gratitudine questo grande dono di amore che Gesù ci ha lasciato.
L’Eucaristia ci permette di entrare in comunione con Gesù e di vivere in Lui. Ci fa partecipare alla sua vita divina e ci rende capaci di amare come Lui ama. Infatti, solo quando siamo uniti a Gesù nell’Eucaristia, possiamo amare gli altri come Lui li ama.
L’Eucaristia è dunque il segno supremo dell’amore di Gesù per noi, e ci invita ad amare gli altri come Lui ci ama. Dobbiamo accogliere questo grande dono con cuore grato e rispettoso!
San Giovanni Evangelista scrive:
Gesù, avendo amato i suoi ch’erano nel mondo, li amò sino alla fine. (Giovanni, XIII, 1).
Questo ci fa comprendere quanto ci ama il Signore, perché nonostante la sua missione sulla terra era giunta a termine, trovò un modo sublime per stare sempre con noi. Non con il pensiero, non con l’intenzione e lo spirito, no; ma in modo fisico, concreto, o meglio; in carne ed ossa. Non si accontentò nemmeno di essere presente, infatti Gesù ha desiderato fortemente, lasciarsi mangiare, per essere Lui stesso nostro cibo, sostentamento dell’anima.
L’amore di Gesù espresso nell’Eucaristia.
Com’è buono il Signore Gesù, quanto ci ama! – dice San Pietro Giuliano Eymard fondatore della Congregazione del SS.Sacramento – Non contento di essersi fatto nostro fratello nell’Incarnazione, nostro Salvatore nella Passione, dando se stesso per noi sulla croce, vuole spingere l’amore sino a divenire nostro Sacramento di vita. Con qual gioia Egli preparò questo grande e supremo dono della sua dilezione! Con qual trasporto istituì l’Eucaristia e ce la lasciò in testamento! Seguiamo la divina sapienza nella preparazione dell’Eucaristia. Adoriamo la sua potenza che si esaurisce in tale atto d’amore.
Il Cielo è rapito alla vista del mistero dell’Eucaristia. La SS. Trinità lo contempla con amore. Gli Angeli l’adorano in un’estasi di ammirazione. Ed in quali fremiti di rabbia prorompono i demoni nell’inferno!
Sì, Gesù Signor mio, tutto è consumato! Tu non hai più nulla da dare all’uomo per provargli il tuo amore. Ora puoi morire; morendo non ci lascerai. Il tuo amore è perpetuato sulla terra. Ritorna pure nel Cielo della tua gloria, l’Eucaristia sarà il Cielo del tuo amore.
L’amore di Gesù nel Santissimo Sacramento e la nostra riconoscenza.
O Cenacolo! dove sei? O Mensa santa, che portasti il Corpo consacrato di Gesù! O focolare divino, che Gesù accese sul monte Sion, brucia, divampa, incendia il mondo! O Padre santo, voi sempre amerete gli uomini: essi posseggono per sempre Gesù Cristo! Voi non avrete più folgori, né diluvi per devastare la terra: l’Eucaristia è il nostro arcobaleno. Amerete gli uomini, perché Gesù Cristo, vostro Figlio, tanto li ama!
Quanto ci amò il buon Salvatore! Ciò non basta per avere la nostra riconoscenza? Che vogliamo di più per consacrargli in cambio il nostro affetto, la nostra vita? Abbiamo ancora qualche altro desiderio?
Domandiamo qualche nuova prova dell’amor di Gesù? Ahimè, se l’amore di Gesù nel Santissimo Sacramento non ci rapisce il cuore, Gesù è vinto! La nostra ingratitudine è grande più della sua bontà; la nostra malizia più potente della sua carità! Oh, no, mio buon Salvatore, la tua carità mi spinge, mi stimola, mi avvince! Voglio tutto dedicarmi al servizio ed alla gloria del tuo Sacramento; voglio, a forza di amore, farti dimenticare che sono stato così ingrato finora; servendoti a tutta prova, voglio farmi perdonare di averti così tardi amato!
L’importanza dell’Eucaristia e la sua adorazione: le parole di San Pietro Giuliano
Queste sono le bellissime parole infuocate di San Pietro Giuliano, parole forti che ci aiutano a comprendere quanto sia importante l’Eucaristia, Corpo di Cristo, offerto per noi. Quanto sia poco rispettato e adorato dai cristiani stessi, Gesù sotto le specie eucaristiche. E quanto superficiakmente, ci accostiamo ad accoglierlo nel nostro cuore, senza averlo prima pulito dai nostri peccati, commettendo così il peccato sacrilego.
Da oggi, cerchiamo di credere fermamente in questo immenso Sacramento e mistero d’amore. L’Eucaristia, è dono gratuito, e dobbiamo ringraziare il Signore, dobbiamo donarci a Lui, unirci a Lui con amore, devozione, rispetto e gratitudine, adorandolo con tutte le nostre forze. Gesù rimarrà con noi fino alla fine dei giorni.
Non corriamo dai cartomanti, dai maghi, dai santoni, dai veggenti; andiamo in Chiesa, perché in quella piccola scatola d’oro, c’è tutta l’infinità di Dio; c’è Dio stesso in carne ed ossa; parliamo con Lui, e Lui ci ascolterà e ci risponderà. Abbiate fede!
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