Lettera di un padre al figlio
Lettera di un padre al figlio per ricordarci
quanto eravamo piccoli e fragili
Molto toccante questa lettera di un padre al figlio. Indipendentemente dal ruolo che viviamo in questo momento, tutti siamo nati da un padre, teniamolo presente. Soprattutto noi che abbiamo ancora la fortuna di essere nati da un padre in carne ed ossa… di doman non v’è certezza.
Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi…. abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo.
Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere….. ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi.
Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare…. ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno.
la cosa più importante non è quello che dico ma il bisogno di essere con te ed averti lì che mi ascolti
Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l’abc; quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso…. dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire: la cosa più importante non è quello che dico ma il bisogno di essere con te ed averti lì che mi ascolti.
Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso; vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l’ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi.
Quando dico che vorrei essere morto…. non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive.
Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te. Ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po’ del tuo tempo; dammi un po’ della tua pazienza; dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l’ho fatto per te.
Aiutami a camminare; aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti darò un sorriso e l’immenso amore che ho sempre avuto per te.
Ti amo figlio mio
Propongo questa preghiera
Atto di consacrazione dell’Italia a San Giuseppe
San Giuseppe, sposo di Maria Santissima, madre di Gesù e madre dell’umantà, che hai voluto la nostra Italia disseminata dei suoi santuari, e che sempre hai guardato ad essa con lo stesso amore di predilezione con cui l’ha guardata Gesù, che volle stabilire il suo vicario in terra, il Papa.
A te, oggi, noi consacriamo questa amata Italia e le sue famiglie.
Custodiscila, difendila, proteggila! sia pura la fede; siano santi i pastori; siano copiose le vocazioni; sia sacra e difesa la vita; siano sani i costumi; siano ordinate le famiglie; sia cristiana la scuola; siano illuminati i governanti; regni ovunque amore, giustizia e pace.
Custodisci, difendi, proteggi, o provvido custode della divina famiglia, i nostri giovani, speranza di un mondo migliore, e gli anziani, radici della nostra fede e maestri di vita.
Ottienici con la tua potente intercessione, unita a quella della tua SS.ma sposa, uomini nuovi che abbiano il coraggio di abrogare le inique leggi contro Dio e contro l’uomo, ereditate da un triste ed oscuro passato.
Con la tua protezione, o San Giuseppe, continui l’Italia ad essere centro vivo e di civiltà cristiana; faro di luce evangelica a tutto il mondo; terra di Santi per la gloria del Padre Celeste e per la salvezza di tutti gli uomini.
E, come un tempo scampasti dalla morte la minacciata vita del bambino Gesù, così difendi la santa Chiesa di Dio e la fede delle nostre famiglie da tutte le oscure insidie del male.
Gesù, Giuseppe e Maria, benedite, proteggete, salvate l’Italia! Ritorni con il vostro aiuto e “per vostra intercessione” a spalancare le porte a Cristo.
Amen.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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