L’Esercito di Maria
Esercito di Maria
col rosario fra le mani
Agli inizi del 1700 una nuova ondata di persecuzione investe la Chiesa. A differenza dei primi secoli, quando i cristiani venivano martirizzati in modo spettacolare, adesso i nemici si muovono silenziosi, subdoli; in pratica: lupi travestiti da agnelli. E fanno parte di una setta segreta chiamata Massoneria il cui unico scopo è quello di distruggere tutto ciò che odora di sacro.
I Papi dell’epoca misero in guardia i fedeli dall’accostarsi a questa società segreta, scrivendo numerose encicliche. L’ultima dichiarazione sulla massoneria da parte della Chiesa risale al 26 novembre 1983, da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede, firmata dall’allora Card. Joseph Ratzinger, oggi Papa emerito Benedetto XVI, in cui si dice: “Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione”.
A tutt’oggi la Massoneria opera per scardinare i principi cattolici e non di rado riesce nell’impresa.
Ma, c’è sempre un “ma” nelle opere di Dio; proprio nel periodo in cui la Massoneria tenta di corrompere la società cattolica, il Creatore del mondo gioca la sua carta preferita. “Maria Santissima”; la sua opera d’arte.
Un grande apostolo della Vergine: Luigi Grignon de Montfort, fa la sua comparsa proprio in quegli anni bui, profetizzando che: “La salvezza del mondo ebbe principio per mezzo di Maria; per mezzo di Maria deve avere anche il suo compimento”.
Maria, però, chiede la collaborazione al genere umano. Ecco perché negli ultimi tempi “La formazione e l’educazione dei grandi santi, che vivranno verso la fine del mondo, sono riservate alla Vergine” (Montfort).
Ma, in che modo questa splendida catechista forma i suoi prediletti?
Perseveranza
Istruzione
Sono questi alcuni dei requisiti chiesti dalla Vergine Maria per avere l’onore di far parte del suo esercito, l’esercito di Maria. Un esercito silenzioso, orante, combattente. L’esercito di Maria, in grado di sconfiggere le armi di satana, di distruggere i suoi piani, di annientare le sue opere.
E’ un esercito che ha dichiarato guerra all’eterno nemico di Cristo; all’antagonista per eccellenza; a quel povero “diavolo” chiamato Satana; o anche divisore, falsario, demonio ecc.
La Vergine, aiutata da questi fedeli combattenti, ben presto sferrerà l’ultimo colpo.
Una delle armi più potenti che possiamo tenere tra le mani e che la Madonna raccomanda è la recita del Santo Rosario a cui Dio ha dato – perché così gli è piaciuto – una grande efficacia.
Leggiamo questo gustoso episodio riportato dal Montfort nella sua opera Il segreto ammirabile del Santo Rosario: “Alfonso, re di Léon e di Galizia, desiderando che i suoi domestici onorassero la Vergine santa col rosario, pensò bene di portare al fianco una grossa corona per incitarli con il suo esempio, senza ch’egli tuttavia, si obbligasse a recitarlo; in tal modo indusse tutti i componenti la corte a recitarlo devotamente. Il re si ammalò e giunse agli estremi. Lo si credeva già morto, ed invece era semplicemente rapito in estasi e portato davanti al tribunale di Gesù cristo.
Vide i demoni che l’accusavano di tutti i delitti che aveva commesso; il divin Giudice era già sul punto di condannarlo alla pena eterna, quando la Vergine intervenne presso il Figlio per intercedere in favore del re. Si prese allora una bilancia, si buttarono su un piatto tutti i peccati del re; la Madonna gettò sull’altro piatto il grosso Rosario che Alfonso aveva portato per onorarla; vi aggiunse i Rosari che dietro il suo esempio, aveva fatto recitare. Tutto questo pesò più dei peccati; ed allora la Vergine gli disse guardandolo benignamente: “Per ricompensarti del piccolo servizio che mi hai reso portando la corona, ti ho ottenuto da mio Figlio di vivere ancora per alcuni anni. Impiegali bene e fai penitenza”.
Ritornato in sé il re esclamò: “O benedetto Rosario della Vergine, al quale devo di essere sfuggito dalla dannazione eterna!” E dopo aver riacquistato la salute, fu sempre devoto del Rosario che recitò ogni giorno”.
Oltre alla preghiera, è bene coltivare anche l’istruzione; perché non si è mai visto un soldato andare in guerra senza conoscere le strategie che il nemico potrebbe mettere in atto.
Il servo di Dio p. Tomas Tyn, sacerdote nato nel 1950 a Brno in Cecoslovacchia e morto di recente, dice in un’omelia: “Ecco, vedete come è importante coltivare, oltre le virtù morali, anche le virtù intellettuali. Ci sono dei cristiani che pensano che essere degli sciocchi, degli sprovveduti, dei superficiali, essere imprudenti sia quasi un titolo di merito e di santità. Non è vero! Non c’è Santo ingenuo, ogni Santo è sì innocente come un bambino, ma è anche astuto come un serpente. Quindi bisogna aprire gli occhi della nostra mente, vedere il male ed adorare Iddio, infinitamente più potente del male stesso”.
Spero che questo breve scritto abbia convinto tutti voi ad arruolarvi nel fantastico esercito di Maria Santissima. Concludo queste povere parole con un ringraziamento alla giovane e bella ragazza di Nazareth.
O immensa Trinità, che con il tuo attributo più grande – la Misericordia – attiri i tuoi figli alla salvezza eterna, fa che diveniamo dei veri soldati di Maria. A Lei rivolgiamo il nostro saluto e la nostra piena obbedienza.
Salute a Te, Vergine Madre di Dio e augustissima Regina degli eserciti.
Annalisa Colzi
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