L’Angelo Custode è accanto a noi
Chi di voi si ricorda quella bellissima preghiera che ci hanno insegnato da bambini sull’Angelo Custode?
Angelo di Dio che sei il mio Custode, illumina, custodisci, reggi e governa me che ti fui affidato dalla Pietà Celeste. Amen.
Ognuno di noi ha il suo Angelo Custode. Nella ricorrenza della loro festa, 2 ottobre, facciamo il proposito di rivolgerci spesso a lui affinché ci affianchi nel faticoso cammino verso la santità.
I santi si rivolgevano spesso al loro Angelo Custode. Per esempio san Padre Pio era uno che faceva lavorare molto il suo Angelo Custode.
Un giorno, mentre Padre Pio era seduto nella veranda vicina alla sua stanza, padre Alessio Parente, approfittando della solitudine, gli chiese dei consigli su come rispondere ad una lettera che aveva ricevuto. Il padre però, senza mezzi termini, lo implorò di essere lasciato in pace: “…non vedi che sono sempre occupato?”. Padre Alessio perplesso farfugliò tra sé :”ma che sta facendo, muove la corona del rosario e dice che è occupato!”. Però appena fatta questa mormorazione mentale, Padre Pio intervenne bruscamente: “Non hai visto tutti questi Angeli custodi dei miei figli spirituali che vanno e vengono e non mi hanno lasciato in pace un momento?”. Poi però non esitò a dargli la risposta da allegare a quella lettera.
E sempre l’Angelo Custode lo metteva in guardia dalle astuzie del maligno.
L’Angelo Custode aiutava Padre pio nella lotta contro Satana. Nelle sue lettere troviamo questo episodio di cui padre Pio scrive: «Coll’aiuto del buon angiolino si è trionfato questa volta sul perfido disegno di quel cosaccio; la vostra lettera è stata letta.
L’angiolino mi aveva suggerito che all’arrivo di una vostra lettera l’avessi aspersa coll’acqua benedetta prima d’aprirla. Cosí feci coll’ultima vostra. Ma chi può dire 1a rabbia provata da barbablù! egli vorrebbe finirmi ad ogni costo. Sta mettendo su tutte le sue diaboliche arti. Ma rimarrà schiacciato. L’angiolino me lo assicura, ed il paradiso è con noi.
L’altra notte mi si è presentato sotto le sembianze di un nostro padre; trasmettendomi un severissimo ordine del padre provinciale di non scrivervi più; perché contrario alla povertà e di grave impedimento alla perfezione. Confesso la mia debolezza, babbo mio, piansi amaramente credendo essere ciò stato una realtà. E non avrei potuto mai sospettare, anche debolmente essere questo invece un tranello di barbablù, se l’angiolino non mi avesse svelato l’inganno. E solo Gesù sa che ci volle per persuadermi. Il compagno della mia infanzia cerca di smorzare i dolori che mi affliggono quegl’impuri apostati, col cullarmi lo spirito in un sogno di speranza» (Ep. 1, p. 321).
Prendiamo esempio da un sì grande santo e chiediamo al nostro Angelo Custode di starci sempre vicino. E non dimetichiamoci di sollecitare anche l’Angelo Custode dei nostri cari.
Angelo di Dio, che sei il custode di …. (inserire il nome) illumina, custodisci, reggi e governa lui (o lei, o loro) che ti fu affidato/a (o che ti furono affidati/e) dalla Pietà Celeste. Amen
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