La santità di Dio è distribuita sulla Chiesa e su ogni suo membro
Nel diario di Santa Faustina leggiamo: La santità di Dio è distribuita sulla Chiesa e su ogni suo membro, ma non in uguale misura. (Pg 181)
Ma cosa vuol dire? Cioè Dio distribuisce la santità? E non nella stessa misura? Quindi siamo tutti santi? Quindi c’è chi è più santo dell’uno e dell’altro? Vediamo di capirci meglio:
Quando si parla di santità è necessario fare una distinzione:
Tra la santità increata e creata. Quella increata è eterna e si identifica con Dio stesso. Quella creata è quella che è donata a noi ed è una partecipazione della vita e della santità di Dio.
Viene donata a ciascuno secondo la misura del dono di Cristo e la propria personale partecipazione. Può crescere e si può perdere. Infatti quando parliamo di santità, parliamo di Grazia che è la stessa cosa.
Sta a noi quindi farla crescere, come è colpa nostra se essa sparisce e decresce. Vivere i comandamenti di Dio, ci da grazia. Frequentando i sacramenti come l’Eucaristia, la confessione, ci aiuta ad aumentare la Grazia in noi. Proprio perché comincia ad esistere, può crescere e si può perdere viene detta santità o grazia creata.
La grazia creata non è un’emanazione divina. Proprio perché creata, Dio la può donare a gradi diversi secondo “la misura del dono di Cristo” come dice San Paolo in Ef 4,7 e secondo la capacità e la cooperazione dei singoli, come dice il Signore nel Vangelo nella parabola dei talenti: “il padrone distribuì i talenti secondo le capacità di ognuno” (Mt 25,15).
Come si evince dalla stessa parabola dei talenti, la grazia creata può crescere. Tutto dipende dalla nostra volontà.
Anzi, non solo può crescere, ma deve crescere senza sosta perché questo è il motivo per cui Dio ci ha creati e ci ha messi in questo mondo: per renderci sempre più partecipi della sua vita e comunione divina.
Impegniamoci quindi a conquistare sempre di più la santità, così un giorno potremo raggiungere in cielo quella gloria che Dio ha preparato per coloro che lo amano e che sono provvisti di buona volontà.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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