La presenza di Dio lungo il cammino della vita
Ci ritroviamo ad affrontare la vita con i suoi alti e bassi, insieme alle sfide della fede. Mentre cerchiamo di realizzare i nostri sogni, progetti e aspettative nel cuore, incontriamo anche le nostre fragilità e debolezze. Sperimentiamo sconfitte, delusioni e talvolta ci sentiamo bloccati dal senso di fallimento.
La presenza di Dio al nostro fianco in ogni istante
Tuttavia, non dobbiamo sentirci soli, perché la presenza di Dio si fa sentire al nostro fianco. Ma c’è da chiedersi, allora, come mai non la sentiamo spesse volte? Come mai ci sembra di affrontare le sfide della vita da soli?
Questo aspetto sembra davvero difficile da comprendere. Eh, si, perché se diciamo che la presenza di Dio è viva nella nostra esistenza, dovremmo anche in un certo modo, chi di più e chi di meno, avvertirla.
Ma allora perché è assente la presenza di Dio? Ma è davvero presente nella vita di tutti? La risposta? Certo! Questo è poco ma sicuro.
Dobbiamo solo dargli spazio nella nostra vita, come dice Papa Francesco. Dobbiamo mettere la nostra volontà da parte e seguire la strada che Gesù ha tracciato con la sua Parola. Parola che è vita, che risplende in noi, solo se la lasciamo agire, diventare seme, e quando spunterà nel nostro cuore, dovremo con premura curarla.
Seguiamo quindi il percorso di questo cammino che possiamo chiamare “dal fallimento alla speranza”, come afferma il Papa.
Come i discepoli di Emmaus, anche noi molto probabilmente possiamo tornare a casa delusi da situazioni che non si sono svolte come speravamo. Quante volte infatti delusi da Dio, diciamo subito:
Non crederò più in Lui, Dio non esiste!
Bisogna chiedere aiuto a Dio
E da cosa lo deduciamo? Dal fatto che non ci ha dato ciò che abbiamo chiesto? Dal fatto che ci sentiamo disperati? Siamo così lontani da non riuscire a comprendere che Dio ascolta tutte le preghiere, ma ascoltare non significa esaudire. Dio ascolta e provvede, ma provvede nel mondo giusto, divino e non certo umano, secondo i nostri piani che non vedono oltre un minuto.
Dio sa di cosa abbiamo bisogno, e sa come intervenire. Infatti quando preghiamo è questo che dobbiamo chiedere: Signore ti chiedo di intervenire, Signore io cerco il tuo aiuto. Signore io busso alla porta della tua provvidenza”.
Questa dovrebbe essere la preghiera del cristiano quotidiana.
Questa è un’esperienza comune nella nostra vita e nel nostro cammino spirituale, quando dobbiamo affrontare le delusioni, le ambiguità della vita e le nostre stesse debolezze. Ciò accade quando i nostri ideali si scontrano con la dura realtà e i nostri propositi non si avverano a causa delle nostre fragilità.
Nella nostra delusione Dio ci raggiunge
Tuttavia, non dobbiamo fuggire dalla delusione, perché il Vangelo ci insegna che è proprio in queste situazioni di delusione e dolore che il Signore ci raggiunge e cammina con noi. Ci apre gli occhi affinché possiamo riprendere con gioia il nostro cammino.
La strada da percorrere è seguire l’esempio di Gesù. Al centro delle nostre domande, delle difficoltà che portiamo dentro di noi e della nostra vita pastorale, non mettiamo noi stessi e il nostro fallimento, ma mettiamo il Signore Gesù. Poniamo al centro di tutto la sua Parola, che illumina gli eventi e ci permette di vedere l’amore di Dio operante e la possibilità del bene anche nelle situazioni apparentemente senza speranza.
Fare esperienza della presenza di Dio
In conclusione, possiamo dire che la presenza di Dio può essere percepita in diversi modi:
- Attraverso la preghiera e la meditazione.
- Durante momenti di riflessione e meditazione.
- Mediante esperienze di gratitudine, ispirazione.
- La presenza di Dio l’avvertiamo nell’Eucaristia, che è Dio vero, Dio fatto carne.
La presenza di Dio può essere sperimentata anche attraverso gli altri. Infatti ogni cristiano diventa strumendo di Dio e spesso, può capitare che ci parli attraverso un credente. Dio infine, si manifesta nell’amore, nella gentilezza e nella compassione degli esseri umani. Nell’interazione con gli altri, possiamo scoprire la presenza di Dio che si esprime attraverso gesti di generosità, solidarietà e perdono.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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