La perla preziosa di Laura Antonelli
Nei giorni scorsi è venuta a mancare la famosa attrice Laura Antonelli. Se n’é andata (stroncata da un infarto) mentre si trovava sola nella sua casa di Ladispoli. In un biglietto l’attrice ha chiesto che, in caso di morte, venissero chiamati solo gli ultimi amici della sua vita: don Claudio, uno dei parroci di Ladispoli, l’attore Lino Banfi e l’ex attrice Claudia Koll.
Ma chi era Laura Antonelli? Forse i più giovani non conoscono questa attrice che è stata una delle icone del cinema erotico italiano degli anni Settanta e Ottanta; regina di film d’autore e della commedia sexy all’italiana. Nata a Pola, in Istria, oggi Croazia; profuga istriana dopo la guerra; aveva vissuto con i genitori a Napoli sino ai vent’anni, diplomandosi tra l’altro all’Isef, l’istituto che prepara i professori di educazione fisica. Dopo gli studi si trasferì a Roma con i genitori, dove insegnò ginnastica. Girando al tempo stesso alcune pubblicità e diventando modella di fotoromanzi.
Grazie alla sua bellezza, in breve tempo Laura Antonelli finì sul grande schermo. Il suo fu un grande successo, e la sua vita trascorse fra notorietà, mondanità, feste, amori. Ricevette persino due premi come migliore attrice, ma forse la sua vita non fu poi così felice come si è portati a credere.
Per lei, nel 1991 il mondo del cinema si allontanò improvvisamente. Nella sua villa di Cerveteri venne ritrovato, infatti, un quantitativo di 36 grammi di cocaina. Fu arrestata, dopo qualche giorno di domiciliari. Antonelli venne condannata in primo grado a tre anni e sei mesi di carcere per spaccio di stupefacenti. Sarà poi assolta nel 2000 dalla Corte d’appello di Roma, con il proscioglimento di ogni accusa. E ottenendo un risarcimento di oltre 100mila euro per l’iniqua durata del procedimento. Poco dopo interpretò di nuovo la sexy cameriera in «Malizia 2000» nel seguito del 1991, ma il film non ottenne lo stesso successo del precedente e l’attrice decise di dire addio al mondo dello spettacolo.
Da quel momento la sua vita cambiò completamente. Niente più luci della ribalta, niente feste, niente mondanità, niente amici. Fu vittima, a partire dal 2000 (anche dopo un lifting andato male che l’aveva sostanzialmente sfigurata) di un’incredibile serie di truffe e raggiri consecutivi che l’avevano spinta a un passo dall’indigenza.
«Dopo le disavventure giudiziarie che tutti conoscono, Laura aveva scelto una dimensione più privata, meno esposta e più lontana dal quel mondo del cinema da cui si sentiva tradita – è il ricordo del sindaco che passava spesso a trovarla nella sua casa al primo piano di un palazzo poco lontano dal mare -. È per questo che aveva scelto Ladispoli, quella che per lei era una piccola città dove sentirsi più sicura e protetta (…)».
Uno dei legali dell’attrice, Lorenzo Contrada, racconta: «L’ultima volta che l’ho sentita è stato alcuni mesi fa. Era serena, anche se molto provata da questi ultimi anni di giudizi, accuse, condanne e assoluzioni».
Da dove poteva nascere questa serenità in una donna che aveva vissuto la bellezza e che ora si trovava sfigurata; la ricchezza e che ormai era quasi nell’indigenza; la notorietà mentre ora viveva nella solitudine e nell’abbandono di quelli che l’avevano “tanto amata e osannata”?
La risposta ce la da lo stesso legale Contrada.
Ormai Laura era una persona distante dall’icona sexy che era stata negli anni ‘70 e ‘80; che si era avvicinata alla fede e dedicava il proprio tempo alla preghiera.«Ripeteva spesso che non le interessava la vita terrena» dice il legale, «e che era certa che sarebbe stata premiata “dopo”. Non si sentiva adatta a fare alcuni tipi di film e credeva che la sua vita fosse quella di questi ultimi anni: vivere in un bilocale con poco e con la dignità di una persona che sta a casa, va a fare la spesa, va in chiesa e non frequenta nessuno. Voleva vivere nella preghiera».
Ecco allora cosa permetteva a una donna così provata, illusa e disillusa dalla vita, di andare avanti e di vivere con serenità questi ultimi vent’anni, così faticosi, della sua vita: LA FEDE. La fede nell’amore di Colui che tutti accoglie e tutti abbraccia senza bisogno di avere un nome stampato sui manifesti. Di Colui che mai allontana da Sé chi nella vita può aver sbagliato strada. Ma che, come un figlio prodigo, torna a Lui con il cuore ferito.
Era tornata all’essenza della vita, alle cose che veramente contano: il rapporto con Dio e la preghiera. Ecco perché tra i pochissimi amici che Laura Antonelli ha chiesto di avere accanto nel momento della sua morte, troviamo l’attrice Claudia Koll. Anche lei infatti ha vissuto un percorso di vita simile a quello di Laura. Prima alcuni film sexy; e poi la conversione, che trasforma la vita e ridà senso ad ogni cosa.
Al funerale di Laura Antonelli, poche persone famose, ormai quel mondo non faceva più parte della sua vita da tanti anni. Ma la chiesa di Santa Maria del Rosario a Ladispoli era piena. Gente arrivata da tutta Italia: mille, forse 2 mila persone, gente comune, che commossa affollava la navata. Gente che l’aveva conosciuta così: un minuto al bar, una chiacchiera per strada. Due parole alla cassa del supermarket. Gente che l’aveva vista tante volte al cinema. Gente che aveva imparato ad apprezzarla per la sua semplicità e desiderava salutarla per l’ultima volta.
Allora quella che, apparentemente, sembrava la storia di una vita fallita, si rivela invece come la bella parabola di colui che trova la perla preziosa e non ha più bisogno di altro per essere felice. E’ per questo motivo che la sua morte non ci deve intristire; Laura aveva trovato la sua perla preziosa e non l’ha più lasciata.
Arrivederci in Paradiso, carissima Laura!
Sabina Cantoni Tognetti
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