La morte non ha più potere poiché siamo di Cristo
Qualche tempo fa mi arrivò questa bella testimonianza di fede. Ringrazio sempre Dio quando mi arrivano queste testimonianze perché sono frutto dell’opera misericordiosa di Dio. Leggetela, ne vale davvero la pena. Annalisa
L’8 maggio del 2011 il mio ex fidanzato morì in un brutto incidente con la moto. Nonostante ci fossimo lasciati io lo amavo ancora tanto. Quella morte mi sconvolse e, per arginare il dolore, presi vie non buone ma solo un mese dopo, esattamente il 25 giugno 2011, ebbi anche io un bruttissimo incidente. Ripresa per i capelli finii in rianimazione ma a causa delle varie emorragie interne, i medici comunicarono ai miei genitori che non avrei superato la notte. Invece Dio aveva predisposto diversamente e dopo 22 giorni di coma farmacologico ero ancora viva e pian piano stavo ritornando alla vita. Un giorno venne a trovarmi un sacerdote, amico di famiglia, che era appena tornato da Medjugorje. MI raccontò del “suo” viaggio e che insieme a lui vi era anche la mia ex suocera, andata a pregare per l’anima del figlio morto. Il don mi raccontò anche che Giulia, così si chiama la mia ex suocera, appena seppe del mio incidente disse: “Ecco perché ora mi trovo qui a Medjugorje. Mio figlio mi ha ispirato di venire in questo posto per pregare soprattutto per Simona.
La cosa meravigliosa è che era il 30° anniversario delle apparizioni, e io sono nata nel 1981, l’anno dell’inizio delle apparizioni di Medjugorje.
La Madonna mi stava chiamando ed infatti, nei tre mesi che trascorsi in ortopedia, capii che la preghiera era la parte più importante della vita. Pregavo e leggevo il Vangelo ma non mi bastava dovevo leggere il libro delle apparizioni di Medjugorje, i messaggi della Gospa. Chiesi ed ottenni da mia zia questo regalo e, leggendo, iniziai a comprendere che davvero la Madonna, attraverso il mio dolore, mi conduceva diritta a Lei.
Dopo varie peripezie ospedaliere, finalmente il 12 settembre tornai a casa. La Madonna aveva preso pieno posto nel mio cuore e, con Lei, sopportai pazientemente tutte gli interventi non riusciti. Dopo quattro anni dall’incidente, finalmente, riuscii a partire per Medjugorje ma… con le stampelle. Diciamo che le stampelle non mi furono di ostacolo. Salii, senza nessuno aiuto se non le mie fedeli stampelle, i due monti.
Durante la discesa, alla terza stazione, vidi un signore che stava disegnandola Gospa. Gli chiesi che offerta volesse per donarmi quel ritratto e questa fu la sua risposta: “Sei fortunata perché ora il ritratto della Gospa è quasi pronto. In tanti me lo avevano chiesto ma, probabilmente, la Madonna voleva donarlo a te”. Presi il ritratto e cominciai a scendere come se volassi. Non sentivo più dolore e arrivata in fondo per prima constatai che non sentivo la benché minima stanchezza. Ero finalmente libera dal mio corpo dolorante.
Sono passati dieci anni da quello che per me fu un grande miracolo che ancora oggi si perpetua… la mia guarigione fisica e spirituale. Oggi mi muovo con una sola stampella e vado avanti con la gioia nel cuore.
Simona
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