La forza della preghiera opera miracoli
La forza della preghiera opera miracoli, più forte è la nostra preghiera e più i miracoli ci vengono concessi. La forza sta proprio in due cose fondamentali: La fede e la perseveranza.
Un esempio lampante, che mette in rilievo la forza della preghiera, è proprio quell’episodio del Vangelo Mc 4,35-41, dove la barcae sono i discepoli e Gesù, è in balia delle onde. Gli apostoli spaventati e preoccupati, si agitano e iniziano a supplicare Gesù che dorme serenamente. In quel momento gridano chiamando Gesù affinché li liberi dalla tempesta, perché temevano per la propria vita.
Questo grido diventa una preghiera, una supplica e lo fanno con tutta la loro fede. Si rivolgono a Gesù perché sanno che Lui può salvarli. Però Gesù dorme, resta in silenzio, ma i discepoli non si arrendono, continuano a gridare, mettondo in atto il secondo ingrediente fondamentale: la perseveranza.
Quante volte anche noi pur avendo pregato incessantemente, abbiamo sperimentato il silenzio di Dio. Quante volte ci siamo ritrovati in quella barca in mezzo alla tempesta dei problemi e delle sofferenze. Abbiamo pregato il Signore di liberarci ma niente; Gesù dorme.
Cosa fare? Dobbiamo mettere in atto la PERSEVERANZA, proprio come fecero i discepoli, che darà forza alla nostra preghiera, scuoterà Gesù che svegliandosi placherà le tempeste della nostra vita. Gesù va in aiuto proprio a chi ha fede, a chi non si stanca di chiedere e supplicare.
Spesse volte, la paura, lo sconforto e l’agitazione non ci fanno avere la mente lucida e ci portano a disperare più che sperare e pregare Dio. Usando le parole di Papa Francesco che fece riferimento proprio al passo del Vangelo, quando Gesù era sulla barca e la tempesta stava diventando sempre più impetuosa:
“Gesù c’è, proprio come sulla barca, anche se dorme, Egli è presente”.
Papa Francesco
Questo significa che Gesù è nella nostra vita, non al di fuori, Lui sta con noi. Questo episodio non è successo per caso, ma sta proprio a farci riflettere che Gesù è il Dio con noi. Quindi di cosa temiamo? Quali sono le nostre paure? Esse dipendono prettamente dalla nostra fede. Se abbiamo fede, comprenderemo che il Cristo è nella nostra barca, non siamo soli e se sentiamo silenzio è solo perché dorme.
Dobbiamo dunque risvegliarlo perché Lui aspetta che siamo noi a coinvolgerlo nei nostri problemi, a invocarlo per avere aiuto, a metterlo al centro della nostra vita quotidiana. E se non si sveglia, allora gridiamo più forte, con tutta la voce della nostra fede e con tutta la tenacia della nostra perseveranza. Gesù prima o poi si sveglierà e dirà al vento delle nostre sofferenze di fermarsi, così sperimenteremo la forza della preghiera.
Non concentriamoci sui nostri problemi e sulla croce che si presenta, ma gridiamo subito a Gesù di aiutarci. Con fede e con perseveranza. Egli può operare in noi meraviglie.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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