La Bellezza del Natale
“Nessuna religione ha espresso tanta bellezza come la nostra”.
“Dobbiamo essere contenti di tanta bellezza, noi e i musulmani; dobbiamo essere contenti che ci sia qualcuno che può rappresentare Dio”.
Sono alcune delle frasi pronunciate da Vittorio Sgarbi nel corso della trasmissione. “Virus – il contagio delle idee” andata in onda giovedì 3 dicembre. Che piaccia o meno Vittorio Sgarbi, che si condividano o meno le cose che dice o il modo di esporle, nell’ascoltare il suo monologo ho spalancato i polmoni e ho respirato una ventata di aria fresca.
E’ vero – mi sono detto- tutto parla di Lui: l’arte, la musica, la letteratura, la poesia, le chiese, i monumenti, gli affreschi, tutto parla di Gesù, di un Dio fatto uomo per la nostra salvezza. Mi sono ritrovato immerso nel mistero del Natale, lasciando fuori le mille sfacettature e i mille contorni che hanno fatto perdere il senso del suo significato primario: “Natale è la natività di una persona….”. Proprio così! Da migliaia di anni l’uomo viveva quaggiù sulla terra e cercava Dio, l’uomo viveva quaggiù sulla terra e aspirava ad una comunione con Dio, con la Verità, con la Bellezza. E camminava a tentoni, come avvolto nella nebbia.
Poi la notte santa, a Betlemme! Ecco, ora Dio si fa uomo; e l’uomo si incontra con Lui per la prima volta in tutta la storia dell’universo. Dio è un bambino. L’onnipotenza divina si rivela nell’estrema debolezza di un bimbo giacente in una mangiatoia. I pastori lo vedono e credono perché hanno visto un bambino, non hanno visto un Dio diverso da loro; hanno potuto avvicinarsi, hanno potuto guardarlo. Niente di eclatante, era un bambino. Così a noi si rivela il Signore. Entriamo allora almeno per un attimo in quella mangiatoia che pulsa come un cuore che batte, senza timore (che timore può dare un bimbo appena nato?), entriamo e avviciniamoci come hanno fatto i pastori, entriamo e immergiamoci nel mistero della Bellezza incarnata. Contempliamo la Bellezza di Dio, l’Onnipotenza di Dio in un bambino che vagisce e che cambia la storia del mondo.
Immagine da: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/cd/Guido_Reni_003.jpg/240px-Guido_Reni_003.jpg
NATALE: ASSESSORE DONAZZAN A DIRETTRICE UFFICIO SCOLASTICO, “DIFENDIAMO BELLEZZA E VALORE DELLA FESTA”
Comunicato stampa N° 1644 del 01/12/2015
AVN) Venezia, 1 dicembre 2015
“Il Natale, nella memoria di ciascun di noi, richiama sentimenti di gioia, di partecipazione dell’intera famiglia, che abbiamo vissuto quando, proprio all’interno delle nostre scuole, si creavano momenti di condivisione di un progetto educativo con la classe docente, con la famiglia, con la comunità di un territorio nel segno della nostra cultura, sia religiosa che popolare”. Esordisce così l’assessore all’Istruzione della Regione del Veneto, Elena Donazzan, nella lettera inviata Daniela Beltrame, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto. Una lettera scritta per “condividere una riflessione – scrive l’assessore – con tutto il mondo della scuola”.
“Abbiamo una grande responsabilità – prosegue Donazzan – in particolare dopo i fatti di Parigi, in qualità di rappresentanti delle istituzioni del mondo della scuola: doniamo a tutti la bellezza e la dolcezza del messaggio cristiano del Natale, capace di essere antidoto alla follia omicida del terrorismo islamico. Il progetto educativo della scuola assume oggi un valore quanto mai significativo per raggiungere obiettivi di integrazione, rispetto del luogo, delle sue consuetudini, delle regole di civile convivenza per quanti, provenienti da ogni parte del mondo, abbiano deciso di venire a vivere in Italia.”.
“Siamo in Veneto, in Italia, in Europa, che da questa natività hanno preso la civiltà del vivere; la bellezza dell’arte e del pensiero; la identità spirituale; culturale sia religiosa che laica. Che si cantino i motivi della musica tradizionale cristiana, che si facciano i presepi, che si imparino a memoria le poesie di Natale…. hanno fatto male a qualcuno? C’è veramente qualcuno in grado di dire, senza furore ideologico, che offendono qualcuno?”, si interroga Donazzan.
“La prego, mi aiuti a far tornare la bellezza del Natale – conclude l’assessore – di un Dio fattosi uomo per l’intera umanità, di una cristianità che è fondamento di tutto ciò che ci circonda. Non priviamo i nostri studenti della bellezza di questo dono; la responsabilità di chi nega la verità è troppo grave per essere ignorata”.
http://www.regione.veneto.it/web/guest/comunicati-stampa/dettaglio-comunicati?_spp_detailId=2968187
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