Invece vorrei giocare un libro di Laura Cairoli
Laura Cairoli e il suo inno alla vita
L’aborto è una delle piaghe più devastanti del pianeta Terra. Laura Cairoli ha voluto esprimere quest’azione devastante attraverso la poesia. Il suo libro è un inno alla vita. Tra poesie e racconti, l’autrice interpella il mondo dell’aborto, un mondo fatto di paure ed ansie spesso generato dal fidanzato o dai genitori. Racconta una ragazza: “Se ho avvisato il mio ex ragazzo del fatto che fossi incinta? Certo. Ha provato la stessa eccitazione di un bambino viziato che scarta un regalo”. Già, perché anche se il ragazzo accetta il bambino poi non è detto che lo segua come farebbe un vero padre.
Il titolo del libro è tratto dalla poesia principale di Laura Cairoli ed è il verso più significativo. IVG sta, solitamente per Interruzione Volontaria di Gravidanza. Laura Cairoli l’ha trasormato in Invece Vorrei Giocare.
Solo il titolo è una poesia che crea l’immagine della gioia del gioco. Del bambino immerso fra i suoi balocchi. Della vita che vive e non viene uccisa, massacrata, spezzata, dilaniata.
La vita donata, amata, coccolata. La vita che ogni persona dovrebbe desiderare per il proprio figlio. Ed invece per molte persone i versi dell’autrice calzano a pennello:
Irresponsabilmente vengo generato,
invece volontariamente gettato:
io, vittima ghermita.
La vittima che non ha chiesto di essere generato viene adesso accusato di essere di troppo. Ecco allora che occorre disfarsi di questo bambino chiamato “grumo di cellule”.
Un grazie particolare a Laura Cairoli per questo libro coraggioso. Un chiaro e netto NO all’aborto. Alla fine della di una vita nascente. Grazie davvero di cuore perché, con i tuoi versi, hai risvegliato il nostro cuore alla vita, all’accettazione di ogni vita.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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