Grazie a Dio compresi l’inganno delle medicine alternative
Carissima Annalisa,
Volevo ringraziarti per il video in cui hai parlato delle medicine alternative a cui, come ben sai, mi ero interessata molto. Stavo rischiando di allontanarmi sempre più dalla fede ma, grazie a Dio, ho capito l’inganno.
Seguendo il tuo suggerimento, mi sono recata presso un sacerdote esorcista, per avere un consiglio riguardo alla pratica delle medicine alternative e ricevere una benedizione speciale.
Mi ha detto con semplicità una frase che mi ha molto colpita “Tutto ciò che non ti avvicina a Dio, ti allontana” e questo è profondamente vero. Da quel momento mi sono sentita leggera, in pace e finalmente libera.
Ora devo un po’ reinventarmi professionalmente…ho costruito la mia pratica su queste discipline e mi risulta automatico, di fronte ad una patologia, pensare ad un rimedio omeopatico, ad un fiore di Bach… sono rimedi che hanno sempre suscitato in me un grande fascino, ma, con la consapevolezza di oggi, sapendo cosa si nasconde dietro a tutto questo, non riesco più a testare nessuno.
Mi piacerebbe tornare ad insegnare, come facevo in Università (dove mi occupavo di nutrizione animale e allevamento biologico), magari in una scuola secondaria superiore: mi appagava molto trasmettere le mie conoscenze ai ragazzi!
Una riflessione volevo condividerla con te. La maggior parte dei maestri che insegnano “medicine alternative” partono col proposito di aiutare profondamente e sinceramente le persone e si immergono profondamente e con fiducia nello studio e nella pratica di queste discipline assimilando anche i fondamenti filosofico-religiosi-culturali che sorreggono queste pratiche. In questo modo, la loro visione del mondo e il senso di tutto ciò che accade viene letto attraverso gli occhi della medicina cinese, dell’antroposofia piuttosto che della medicina ayurvedica…Ricordo perfettamente uno dei miei insegnanti alla scuola di Agopuntura, ottimo medico e stimato docente, che si professava taoista o alcuni compagni del corso che, nel tempo, avevano abbracciato il buddismo o lo zen…si impara a credere con tale affidamento che la pratica di questa o quell’altra disciplina porti salute, equilibrio e benessere che la si fa diventare la propria “religione” e il proprio stile di vita.
In sé, il principio con cui operano è corretto: riconoscere che alla base di ogni malessere fisico vi sia una problematica emozionale-mentale-spirituale che ne ha dato origine e lo alimenta è un dato ormai scientificamente dimostrato anche dalla scienza medica moderna. Il problema sorge quando, invece che cercare la risposta del proprio malessere spirituale in Gesù, la si cerca nei “rimedi” pensando che questi possano dare quella pace, quell’appagamento e quella completezza che solo in Dio si trova.
Alla base di tutte queste discipline vi è sempre il concetto dell’autoguarigione, dello stare bene con il proprio impegno e con i propri mezzi, del raggiungere l’equilibrio, del bastare a se stessi per essere felici…tutte illusioni! In ogni libreria c’è sempre un settore fornitissimo di libri e libretti che promettono la felicità col metodo giapponese, buddista, scandinavo…ognuno ha la sua ricetta di benessere…nessuno ti dice che per essere felice devo occuparti della tua anima!
Il messaggio che si vuole trasmettere è che le medicine alternative siano medicine per l’anima…quando invece l’anima trova pace solo nell’abbraccio di Gesù.
Grazie ancora per il tuo impegno e per tutto il tuo lavoro!
Un abbraccio con tanto affetto
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