Incontro con un posseduto prima parte
Dialogo con un posseduto: Un giorno, venne a trovarmi un uomo. Così mi parlò: Sono stato indirizzato a lei dalle Suore di San Paolo della città. Sono molto sofferente. Sono stato in giro tanto tempo per avere sollievo; ma ormai sono stanco. Mi aiuti lei!
– Di che cosa si tratta?
– Ho disturbi diabolici. Prego, prego, prego sempre. L’unica mia forza è la preghiera.
– Che lavoro compie?
– Prima ero impiegato nell’Amministrazione Provinciale della mia città. A causa dei miei continui e forti disturbi, dovetti lasciare il lavoro.
– Vediamo se i suoi disturbi sono proprio diabolici, poichè potrebbero provenire dal sistema nervoso indebolito. Di salute come sta?
– Fisicamente sto bene. Sono stato da specialisti, ho avuto visite, mi hanno esaminato con i « Raggi X », mi hanno fatto analisi di tante specie ed è risultato sempre un organismo perfettamente sano ».
– Quanti anni tiene?
– Trentaquattro.
– Ora dica: Come sono cominciati i suoi disturbi?
– Circa sette anni addietro all’improvviso cominciai a sentirmi male, in tutto il corpo, come oppresso da un peso. E poi … dolore di viscere, dolore alle ossa, la gola serrata … Credevo di morire. Dopo qualche tempo mi apparivano cose strane, ad esempio, un grosso serpente che mi attorcigliava e mi mordeva. Tremante pregavo…
Spesso, di notte e di giorno, mi apparivano esseri mostruosi, in forma di demoni, e questo mi terrorizzava.
A letto talvolta sentivo tirarmi le coperte; nella mia camera apparivano luci e fiamme.
Per due anni non sapevo a chi confidare le mie pene. Pregavo e solo così avvertivo qualche sollievo. Quando mi decidevo a fare la Comunione, provavo un senso di disgusto; ma mi comunicavo lo stesso.
Siccome pregavo molto, durante la preghiera udivo vicino a me uno che bestemmiava contro Gesù Cristo e contro i Santi. Subito guardavo attorno e non vedevo nessuno.
Mi piacevano le letture di libri di devozione e storie e autobiografie di anime sante. Comprai la Bibbia ed altri libri religiosi; ma il demonio, assalendomi, me li faceva strappare.
Poichè i disturbi non cessavano, ed anzi aumentavano, decisi farmi esorcizzare per cacciare il demonio. Compresi di essere posseduto.
Andai in diverse città d’Italia, anche in Francia, a Chalon ed a Lione, per farmi liberare da Sacerdoti capaci. Ma niente; il mio stato rimaneva quello di un posseduto.
Spesso i demoni, in grandi schiere, mi circondano e mi fanno soffrire. Avrei tante altre cose da dire, ma ne faccio a meno.
Il vescovo rimase sconvolto
Mentre avveniva il primo incontro di quest’uomo posseduto, nel mio ufficio entrò un Vescovo. Approfittai dell’occasione dicendo:
– Eccellenza, quest’uomo è posseduto. Vorrebbe essere liberato; prega molto e spera.
– Ma è proprio indemoniato? – soggiunse il Vescovo.
– Eccellenza, ecco una prova! L’indemoniato davanti ad un oggetto sacro reagisce subito e questo è uno dei tanti segni dell’ossessione. Voglia osservare! – Appena l’uomo vide il Crocifisso che io tenevo in mano, il demonio si manifestò. L’ossesso indietreggiò, alterò la voce, il suo volto si fece strano e iniziò a bestemmiare contro Dio e la Madonna. Poi inveì contro il Vescovo con parole e con gesti triviali.
Impallidì il Vescovo e disse:
Tu, o demonio, sarai vinto dalla Madonna. Ti mostri forte con noi, ma la Madonna è più forte di te.
Dopo questa battuta il Vescovo disse a me e ad altri tre presenti: Veramente qui c’è il demonio!
Allora tracciai un segno di Croce sulla fronte dell’ossesso ed all’istante fu lasciato libero; infatti ritornò normale, risollevato, baciò il Crocifisso con devozione.
Vista la situazione, dissi all’uomo: Lei ha bisogno degli Esorcismi solenni. Per riuscire nell’impresa, che non è facile, occorre tempo. Date le mie occupazioni, non intendo mettermi a fare gli Esorcismi. Si rivolga ad altro Sacerdote, che possa mettersi a sua disposizione.
L’indemoniato andò via lasciando anche la città… (leggi la seconda parte).
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