Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
L’Immacolata Concezione
vista dalla Valtorta
Carissimi tutti, oggi solennità dell’Immacolata Concezione vi invito a leggere la prima pagina dell’Evangelo come mi è stato rivelato, di Maria Valtorta. Inizia proprio con la spiegazione del valore della purezza.
“La purezza ha un valore tale che un seno di creatura poté contenere l’Incontenibile, perché possedeva la massima purezza che potesse avere una creatura di Dio.”
E’ stata proprio questa purezza antevista da DIO nell’anima e nel corpo della Sua Madre SS. a far sì che tutta la Trinità creasse per Lei l’anima più bella fra tutti i creati. Un’anima che non potesse essere poi bruttata dal Peccato Originale; perché da Maria avrebbe dovuto nascere il Re dei Re!
Quell’umano concepimento, nel quale di regola avrebbe dovuto essere infusa un’anima ormai macchiata dal P.O., rimase invece Immacolato, grazie proprio alla“perfezione data e saputa conservare” da Colei che ben può essere chiamata la “secondogenita” del Padre!
1. Pensiero d’introduzione.
Dio volle un seno senza macchia.
“Dio mi possedette all’inizio delle sue opere” (Salomone – Proverbi cap. 8, 22)
Dice Gesù: «Oggi scrivi questo solo. La purezza ha un valore tale, che un seno di creatura poté contenere l’Incontenibile; perché possedeva la massima purezza che potesse avere una creatura di Dio. La Santissima Trinità scese con le sue perfezioni. Abitò con le sue Tre Persone. Chiuse il suo Infinito in piccolo spazio – nè si diminuì per questo, perché l’amore della Vergine e il volere di Dio dilatarono questo spazio sino a renderlo un Cielo – si manifestò con le sue caratteristiche: il Padre, essendo Creatore nuovamente della Creatura come al sesto giorno; ed avendo una “figlia ” vera, degna, a sua perfetta somiglianza.
L’impronta di Dio era stampata in Maria così netta che solo nel Primogenito del Padre le era superiore. Maria può essere chiamata la “Secondogenita ” del Padre perché, per perfezione data e saputa conservare, e per dignità di Sposa e Madre di Dio e di Regina del Cielo, viene seconda dopo il Figlio del Padre e seconda nel suo eterno Pensiero, che ab aeterno in Lei si compiacque; il Figlio, essendo anche per Lei “il Figlio” e insegnandole, per mistero di grazia, la sua Verità e Sapienza quando ancora non era che un Germe che le cresceva in seno;
lo Spirito Santo, apparendo fra gli uomini per una anticipata [Pentecoste, per una] prolungata Pentecoste: Amore in “Colei che amò”, Consolazione agli uomini per il frutto del suo seno, Santificazione per la maternità del Santo.
Dio, per manifestarsi agli uomini nella forma nuova e completa che inizia l’èra della Redenzione, non scelse a suo trono un astro del cielo, non la reggia di un potente. Non volle neppure le ali degli angeli per base al suo piede. Volle un seno senza macchia.
Anche Eva era stata creata senza macchia. Ma spontaneamente volle corrompersi. Maria, vissuta in un mondo corrotto – Eva era invece in un mondo puro – non volle ledere il suo candore neppure con un pensiero volto al peccato. Conobbe che il peccato esiste. Ne vide i volti diversi e orribili. Tutti li vide. Anche il più orrendo: il deicidio. Ma li conobbe per espiarli e per essere, in eterno, Colei che ha pietà dei peccatori; e prega per la loro redenzione. Questo pensiero sarà introduzione ad altre sante cose che darò per conforto tuo e di molti ». (Da L’Evangelo come mi è stato rIvelato – vol. I – cap. I – ed. CEV)
Buona festa dell’Immacolata Concezione.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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