Il sole a forma di croce con una porta aperta in cielo
Mi chiamo Angela e desidero raccontarvi l’esperienza meravigliosa che feci a Medjugorje qualche anno fa.
Ricordo bene la prima incavolatura nel momento in cui persi di vista, sulla collina della apparizioni, Alberto e la bandiera dell’Esercito di Maria. Dissi alla mia amica Bianca: «Come faremo a tornare in albergo? Non conosciamo la strada».
Il sole a forma di croce….
Ero frastornata da tanta gente intorno a me, era il 2 del mese e Mirijana a breve avrebbe avuto l’apparizione ma io avevo pensieri tutt’altro che spirituali. «Ma che cavolo ci siamo venute a fare, in mezzo a tanta gente! Ad aspettare una veggente che poi pretenderà di parlare con la Madonna, mentre noi comunque non vedremo niente? Come fanno tutti a crederci? Uffa! Siamo bloccate quiii!» pensavo tra me e me.
Il sole a forma di croce….
Ero stufa, stufa di tutta quella gente, stufa dell’attesa lunghissima, stufa dell’esaltazione delle persone. Inoltre una libellula, che mi sembrava gigante, girava e rigirava sopra le nostre teste, poi per fortuna almeno quella ci lasciò in pace, volando via.
Il sole a forma di croce….
A un certo punto riuscii a innervosirmi ancora di più: accanto a noi delle signore anziane parlavano della bellezza del «sole che sfarfalla: guardate!». Naturalmente io non vedevo niente! Nemmeno questo fenomeno. Guardai qualche altro secondo il sole, poi decisi: «Ora basta. Mi siedo. Aspettiamo che finisca lo show».
Il sole a forma di croce….
Il gran chiacchiericcio generale si placò tutto d’un colpo: arrivava Mirjiana. Quelli che erano a sedere si alzarono, e anch’io, per vederla. Rimasi in piedi. Il sole mi dava molta noia, mentre Mirijana saliva fino al posto stabilito. Mi feci scudo col braccio.
Tutti stavano fermi e zitti… anch’io, ma per motivi diversi dai loro.
Ad un tratto mi prese un colpo: mi sentii toccare il braccio che mi parava dal sole! Subito me lo sono guardato: la libellula di prima mi era «atterrata» addosso… emisi un gemito e abbassai la mano. L’insetto rivolò via. E poi rividi il sole che, inspiegabilmente, cominciò ad allungarsi in corrispondenza dei quattro punti cardinali… non so se velocemente o lentamente, ma per me dopo pochissimo non c’era più una sfera tonda… c’era un sole a forma di croce.
Suppongo di essere rimasta a bocca aperta, ero come ipnotizzata. Non potevo smettere di guardare.
Un sole rosso con contorni scuri e a forma di croce… bellissimo…
Dopo quella che mi sembrò un’eternità, abbassai gli occhi per guardare gli altri: chissà se loro avevano visto? Dovevano vederlo anche loro! Era là davanti a tutti noi… Ma nessuno diceva niente. Perché? Non lo vedevano allora?
Mi son sentita parlare: «Bianca, guarda il sole! É bellissimo!».
Le quattro punte si riavvicinarono al centro di quella che tornava ad essere una naturale sfera infuocata. E poi… ne rimase solo il contorno. Contorno arancio, rosa e giallo, che turbinava, molto marcato ma sottile… e da dentro spiccava l’azzurro del cielo.
Cos’era? Un passaggio? Una porta? Non lo sapevo e non lo so.
Ogni tanto staccavo gli occhi da lassù, dicevo a Bianca di guardare, guardavo la gente… e riguardavo quel meraviglioso hula-hoop, estasiata.
Poi Mirjana ridiscese dalla collina. La porta del cielo si richiuse e io tornai a casa completamente innamorata di Dio.
Angela
Scopri di più da Annalisa Colzi
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.