Il Rosario è un vero colloquio con Maria
Il Rosario è un vero colloquio con Maria, la nostra Mamma celeste. Nel Rosario noi parliamo a Maria affinché Ella interceda per noi presso il suo Figlio Gesù. Così noi parliamo a Dio attraverso Maria.
Abituatevi a recitare il Rosario in questo modo. Non si tratta tanto di ripetere delle formule, perchè come dice la Madonna a Medjugorje, ” non ho bisogno di 50 padre nostro o 200 padre nostro ma che preghiate con amore”.
Quindi ciò sta a significare che la preghiera non è recita di formule magiche ma colloquio con Dio, nel nostro caso, il Rosario è colloquio con Maria nostra Madre.
Ma come avviene questo colloquio se diciamo solo Ave Maria….?
E’ vero, una persona normalmente sentendo la parola colloquio, immagine un susseguirsi di domande, affermazioni, risposte ecc ecc… nel Rosario invece diciamo le stesse parole, Ave Maria piena di grazia….ma non dimentichiamo che stiamo avendo un colloquio con la Regina del cielo. Ciò significa che partecipiamo in 3 modi che uniti avviene questo colloquio d’amore. I tre modi di partecipazione sono: Labbra, mente e cuore.
Labbra
Le nostre labbra durante il Rosario fanno da sottofondo meraviglioso a questo colloquio d’amore con Maria. Ripetono Ave Maria….Piena di grazia…. quelle parole dell’Angelo Gabriele che soavemente pronunciò in quella piccola casa dove scaturì la nostra salvezza.
Mente
Se facciamo partecipare solo alle labbra, il nostro Rosario sarebbe solo una cantilena. Dobbiamo quindi partecipare anche con la mente. Cosa vuol dire? Vuol dire che dobbiamo contemplare e meditare. Mentre le nostre labbra pronunciano parole d’amore a Maria, la nostra mente deve entrare nell’immaginazione del mistero, per poi trarre la meditazione, che vi assicuro non è mai la stessa, perché Gesù ci trasmetterà cose nuove da cose antiche. Molti dicono; ma io non so contemplare? Diciamocela tutta; chi non riesce a immaginare una scena del mistero? Possiamo farlo tutti se vogliamo, l’importante è sforzarsi. Fatto ciò, verrà spontanea la meditazione.
Esempio: immaginando il primo mistero gaudioso, vedo l’Arcangelo che appare a Maria, Lei timorosa… tutto questo mi porta a meditare tante cose, come il si di Maria che se era un no, la nostra sorte sarebbe stata davvero tragica.
Cuore
Il terzo elemento è il cuore. Senza questo sarebbe un Rosario incompleto. Il cuore è ciò che unisce il mistero alla nostra vita. Per esempio: sto contemplando il mistero doloroso dell’agonia di Gesù nell’orto degli ulivi… il cuore mi riporta ad un momento sofferto di paura, di angoscia, di profonda sofferenza. Oppure ci riporta a pensare ad un nostro familiare che sta attraversando un periodo buio. Ecco abbiamo unito il nostro cuore alla vita di Gesù e tutto questo lo trasportiamo al Cuore della Regina del Rosario attraverso le Ave Maria…. Tutto questo diventa colloquio con la Mamma celeste. Mi risaltano in mente le parole della Regina della pace del mese scorso;
Cari figli, pregate, pregate il rosario tutti i giorni, questa corona di fiori che mi lega direttamente, come madre, ai vostri dolori, alle vostre sofferenze, desideri e speranze.
Il Rosario è un colloquio quindi confidenziale con Maria, che ci ascolterà, ci conforterà, ci rinvigorirà. Ecco perchè il Rosario è una preghiera fondamentale.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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