Il miracolo del sole esiste e io l’ho visto
Il miracolo del sole a Medjugorje
Il miracolo del sole esiste e per questo desidero condividere con voi questa esperienza particolare che una ragazza ha avuto in un pellegrinaggio a Medjugorje.
Come dico sempre, quando la Madonna vuole dare un segno, lo dà senza cercarlo. Il segno è per la persona che lo riceve, per la sua vita spirituale. Non esaltazione, non ricerca, ma neanche sarcasmo di fronte a tali eventi.
La Madonna sa cosa è meglio per l’anima e un segno può cambiare la vita spirituale in meglio. Per questo voglio ringraziare di vero cuore la Vergine per aver permesso che questa ragazza entrasse in un mistero più profondo grazie ad un segno dal cielo, il miracolo del sole.
In pellegrinaggio a Medjugorje
Cari Annalisa e Stefano,
son passati sei mesi da quando son venuta con voi a Medjugorje, ma mi sembra un’eternità, per quante cose sono cambiate dentro e fuori di me…
È strano che prima di allora credessi di non essere lontana dal Signore; invece avevo gli occhi chiusi, e Lui me li ha aperti.
In quel pellegrinaggio ho ricevuto una grazia, un segno… Ecco che cosa è accaduto…
Era il 2 luglio e la mattina presto siamo partiti con il gruppo per la Croce blu, luogo in cui Mirjana ha l’apparizione ogni due del mese.
Appena arrivati, a causa della folla, il gruppo si disperse. Rimasi sola con la mia amica. Lei era tranquilla, mentre io ero preoccupatissima poiché avevo perso di vista la bandiera dell’Esercito di Maria.
L’unica cosa che riuscivo a pensare era: “Come faremo poi a tornare in albergo?”.
Io e la mia amica abbiamo comprato due seggioline e ci siamo posizionate davanti ad un negozietto da cui potevamo vedere, in linea d’aria, il luogo dell’apparizione.
Cosa sono venuta a fare?
Nella mia mente intanto vagavano pensieri non proprio spirituali: “Ma che cavolo ci siamo venute a fare, in mezzo a tanta gente! Ad aspettare una veggente che poi pretenderà di parlare con la Madonna, mentre noi comunque non vedremo niente? Come fanno tutti a crederci? Uffa! Siamo bloccate qui!”.
L’attesa è stata lunghissima e io non ne potevo più.
Ad un tratto una libellula, che mi sembrava gigante, ha girato e rigirato sopra le nostre teste, poi per fortuna almeno quella ci ha lasciato in pace, volando via.
Sono riuscita a innervosirmi ancora di più: accanto a noi delle signore anziane parlavano della bellezza del “sole che sfarfalla: guardate!”. Naturalmente io non vedevo niente! Nemmeno questo fenomeno, che vedono quasi tutti! (E ancora oggi non ho idea di che cosa sia questo sole che guizza e sfarfalla).
Ho guardato qualche altro secondo il sole, poi ho deciso: “Ora basta. Io mi siedo. Aspettiamo che finisca lo show”.
Ad un certo punto, il gran chiacchiericcio generale si placò tutto d’un colpo per l’arrivo di Mirjana. Quelli che erano a sedere si alzarono, e anch’io mi alzai per vederla. Rimasi in piedi. Il sole mi dava molta noia, mentre Mirjana saliva fino al posto stabilito. Mi feci scudo col braccio per vedere meglio.
Durante l’apparizione tutti stavano fermi e zitti. Anche io ammutolii, ma per motivi diversi dai loro. Ci mancò poco che mi prendesse un colpo.
Il miracolo del sole
Il sole, infatti, inspiegabilmente cominciò ad allungarsi in corrispondenza dei quattro punti cardinali. Non so se velocemente o lentamente, ma per me dopo pochissimo non c’era più una sfera tonda… c’era un sole a forma di croce.
Suppongo di essere rimasta a bocca aperta, ero come ipnotizzata. Non potevo smettere di guardare.
Un sole rosso con contorni scuri e a forma di croce… bellissimo…
Dopo quella che mi è sembrata un’eternità, ho abbassato gli occhi per guardare gli altri: chissà se loro avevano visto? Dovevano vederlo anche loro! Era là davanti a tutti noi… Ma nessuno diceva niente. Perché? Non lo vedevano allora?
A quel punto ho sentito la mia voce che diceva all’ amica: “Guarda il sole! E’ bellissimo!”.
Lentamente le quattro punte si son riavvicinate al centro di quella che tornava ad essere una naturale sfera infuocata. Poi ne è rimasto solo il contorno. Contorno arancio, rosa e giallo, che turbinava, molto marcato ma sottile… e da dentro spiccava l’azzurro del cielo.
Cos’era? Un passaggio? Una porta? Non lo sapevo e non lo so.
Ogni tanto staccavo gli occhi da lassù, dicevo alla mia amica di guardare, poi guardavo la gente… e riguardavo quel meraviglioso hula-hoop, estasiata.
Infine, quando Mirjana è ridiscesa dalla collina, la porta si era richiusa.
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