Il maligno può diventare la nostra causa di redenzione
Nei diversi incontri di preghiera seminari, nei viaggi con i pellegrini conosci tante anime che hanno sete di raccontarsi di aprire il loro cuore alle volte per svuotarsi da un peso ingombrante altre per trovare dentro se stesse una risposta una carezza un motivo del loro stato di malessere e risanarlo se non altro per ristabilire la loro vita ritrovando la speranza e un po’ di pace. Molte cause di certi problemi sono i problemi Spirituali.
Negli ultimi viaggi ho conosciuto tante persone con grandi problemi spirituali, in linea di massima dovuti a legami medianici ( da genitori ,quindi un DNA spirituale da risanare profondamente, medicina dell’occhio, riti magici tarocchi etc ). Altre per via di una vita sregolata dal peccato ( sesso principalmente ) fuori dalla grazia e naturalmente anche dai sacramenti o partecipando a delle pratiche esoteriche per gioco per curiosità, altre ancora loro malgrado per aver ricevuto un maleficio detto volgarmente fattura.
Pagando un pegno grande che alle volte non basta una vita per uscirne fuori nonostante le benedizioni e una vita pulita con i sacramenti; spesso per volontà di Dio queste anime scontano come capro espiatorio per tante altre portandole a una condizione spirituale liberatoria. Ma dietro c’è tanta sofferenza e offerta.
Una donna di circa 46 anni durante un seminario si dimenava, non era possibile controllarla per quanto fosse disturbata spiritualmente.. aveva una forza pari a due uomini messi assieme; questa donna soffriva tanto, per lavoro cominciò a fare dei lunghi viaggi che duravano mesi sulle navi da crociera.
Quando una sera dopo aver cenato con colleghi iniziò a sentirsi stranissima e fortemente nervosa, capii subito che le accadeva qualche cosa di improprio.
Morale della favola: ricevette un maleficio dentro il bicchiere e da lì la sua vita cambiò totalmente; tante benedizioni, tanta preghiera ma questa donna per via del male che le procurarono non si è mai realizzata nè affettivamente nè lavorativamente.
Don Gabriele Amorth diceva che per permissione divina può accadere !
Una mattina di primavera Stella, una giovane ragazza di circa 25 anni andò a fare un’escursione su di una montagna dove con una scuola si teneva una piccola manifestazione di bimbi, che ballavano, cantavano e raccontavano delle storie per intrattenimento.
Arrivata in cima a questa montagna si trovava una grotta millenaria scavata nella roccia, domus de jana dove spesso molti adepti di sette facevano le loro incursioni riunendosi. Quella montagna era una montagna ( detta Domus de Jana – casa delle streghe) Le domus de jana sono delle strutture sepolcrali preistoriche costituite da tombe scavate nella roccia tipiche della Sardegna prenuragica. Si trovano sia isolate che in grandi concentrazioni costituite anche da più di 40 tombe. A partire dal Neolitico recente fino all’Età del Bronzo antico, queste strutture caratterizzarono tutte le zone dell’isola. Ne sono state scoperte più di 2.400, circa una ogni chilometro quadrato, e molte rimangono ancora da scavare;
Era già nota alla zona in quanto secoli prima era un raduno per chi si occupava di stregoneria di riti magici di sacrifici per bambini .
Un posto raccapricciante. (Stella non sapeva la storia di quel posto lo scopri’ dopo mesi).
Come tutti i visitatori e per chi voleva assistere alla manifestazione decise come gli altri di entrare nella grotta, per entrare doveva passare da una piccola fessura che andava a picco sul basso.. fece per entrare e si sentì sbattere fuori con grande violenza.
Sappiamo per vie razionali che la forza di gravità porta sempre verso il basso, lei invece veniva scaraventata fuori risalendo sopra all’istante..( Stella “da notare” era una ragazza che si nutriva ogni giorno dell’eucarestia e faceva un cammino serio); il maligno non poteva accoglierla nella sua casa aveva troppa luce!! Decise così di scendere la montagna da sola per raggiungere la macchina ma mentre scendeva si sentì presa a botte su tutto il corpo, stava malissimo era spaventata…
Dopo qualche mese le raccontarono la storia di quel luogo
Durante un seminario di guarigione Stella raccontava l’accaduto di quella strana storia a chi dirigeva la catechesi facendo sentire a tutta l’assemblea la storia inquietante.
Dietro di lei ad un tratto si sentivano schiamazzi urla e colpi di sedie. Era una ragazza che le urlava di stare zitta di non raccontare a nessuno cosa avesse visto o sentito su quel monte e di tapparsi la bocca incredula non comprendeva ma quella ragazza che urlava era una ragazza posseduta e aveva la madre originaria del luogo dove erano accadute quei fatti strani su quella montagna.
C’erano dei legami medianici tra la madre e quella ragazza e al maligno non faceva piacere che si rivelasse la storia a tutti, così si mise a disturbare. Oltre questo bisogna sapere che gli spiriti si odiano tra di loro ma si chiamano; questa ragazza posseduta aveva quella condizione spirituale dove durante ad una festa bevve all’interno di un calice consacrato a satana, da allora la sua vita è un vero calvario ma anche una vita di santità nella grazia di Dio.
Dio alle volte ci permette la croce per una redenzione autentica.
Una delle cause spesso di malessere è la medianità cioè avere degli spiriti guida che accompagnano la persona facendole percepire certi episodi prima che accadano pensare a certe persone e incontrarle subito dopo, facendo dei sogni premonitori.
La medianità si contrae da rapporti sessuali fuori dal matrimonio, da pratiche esoteriche, e crea non pochi problemi perché comunque il maligno tenderà sempre a produrre danni a chi soffre di questa condizione e gli individui stessi avendo dei più disparati problemi sia fisici che spirituali alle volte arrivando a fare cose inconsulte per via di questa guida nefasta.
Sarebbe buona cosa affrontare e sopratutto far conoscere certe verità alle quali si affacciano tante persone per via di ignoranza per via di poca conoscenza sia perché nessuno ne parla sia perché si escludono a priori certe verità che invece sono fondamentali da conoscere sopratutto per un Cristiano che vuole fare un cammino pulito nella guarigione .
Per uscirne serve un SI profondo e deciso ed iniziare un serio cammino con i sacramenti quotidiani tanta preghiera e benedizioni.
San Paolo ci dice che la nostra lotta è contro ( il maligno ) le potestà e i principati dell’altro mondo ma ci dona anche la chiave per combatterli e quindi anche per uscirne fuori da questi situazioni che nascondono tanta sofferenza e allontanamento da Dio, queste anime sono un’offerta viva ogni giorno per tanta espiazione.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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